Il
corsivo di Pierluigi Battista sul Corriere
della Sera di lunedì 29 settembre (Della
Valle faccia solo l’imprenditore) chiude in questo modo: «Robert Musil ha narrato nell’Uomo senza
qualità le velleità politiche del magnate dell’industria Arnheim nella
costruzione di una maestosa “Azione Parallela”. Finì male: facile profezia».
Tre perplessità. La prima è relativa al fatto che Arnheim comincia a frequentare
le riunioni in casa Tuzzi, dove si discute dell’organizzazione dell’“Azione
Parallela”, solo perché è invaghito di Diotima: quello che cerca di sfruttare l’impresa,
di cui peraltro è il promotore, per assecondare le sue velleità politiche è il
conte Leinsdorf. La seconda è relativa a quel «finì male»: in realtà Robert Musil morì prima di portare a termine
L’uomo senza qualità e al punto in
cui lasciò la narrazione degli eventi non c’è traccia di alcun fallimento,
né del progetto dell’“Azione Parallela”, né dei disegni personali del conte
Lainsdorf. Ma la perplessità più forte è relativa a quel «© RIPRODUZIONE RISERVATA» in calce al corsivo: chi si sognerebbe mai di appropriarsi delle
cazzate scritte da Pierluigi Battista?
"Corriere della Sera, Juventus, Saul Bellow, Rione Monti"
RispondiEliminaLa Sua chiusa mi ha - come si usa dire - fatto far giornata. Grazie e complimenti!
RispondiEliminaRiproduzione riservata, non vietata.
RispondiEliminaVero, grazie.
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