Occorre
essere giusti con Giuliano Ferrara, riconoscere che ciò che scrive sarà sgradevole,
maleodorante e sudicio quanto si voglia, ma che nell’economia della retorica,
seppur dovendo sottoporre i suoi pezzi a svariati stadi di lavorazione, non se
ne può buttar via niente, e tutto torna utile, fresco o stagionato. Insegnassi
logica formale all’università, userei i suoi editoriali del lunedì, che sono macinato
di prima scelta, per tagliarne fettine sottili da offrire ai miei studenti, per
poi chiedere: «Chi sa dirmi qual è il tipo di porcata che avete testé
assaggiato?», e al primo a dirmi quale, distinguendo tra fallacia e fallacia: «Bravo,
lo terrò presente al momento dell’esame». Sì, riconosco, sarei un docente di quelli d’altri tempi...
Il
pezzo di questo lunedì (C’è un nemico
insidioso della libertà: la suggestione – Il Foglio, 15.12.2014) è il tipico insaccato in legatura a spago,
sgrassato e disossato, compattato da una sfoglia di cotenna. Porcata di pregio,
perché «la suggestione è regina
dell’informazione» e «un certo grado
di manipolazione della notizia, a partire dalla scelta delle cose da raccontare
e analizzare e dall’importanza che si conferisce loro, è inevitabile», e
Giuliano Ferrara non fa alcuna fatica ad ammettere che manipoli, si serva della
suggestione, ma – questo è ciò che rende sopraffino il volgare suino – «faccio un’operazione intellettuale non dico
virtuosa e non dico onesta, ma comprensibile e falsificabile, ragiono come parte,
come soggetto, non pretendo universalità di premesse e conclusioni».
Gli
altri, invece? Chi non la pensa come lui? La risposta è già nel titolo: sono
nemici della libertà, e per giunta lo sono in modo insidioso, salumi adulterati
con sostanze dannose alla salute. Si tratta di quelli che la pensano diversamente
da lui su «femminicidio, guerra, mafia
romana, torture della Cia, pubblica moralità, casta, matrimonio omosessuale,
aborto come diritto, povertà e capitalismo, lavoro e sviluppo economico, e tante
altre cose importanti»: su questi temi lui ricorre ad una «manipolazione razionale», gli altri
alla «suggestione irrazionale». Per
esempio? «Tutti piangono per i bambini uccisi
ma non per quelli abortiti in nome di un diritto. E tutti, salvo eccezioni e
campagne di verità che di tanto in tanto bucano lo schermo suggestivo
universale, si acconciano alle premesse e alle conclusioni di un ceto il cui
unico riferimento è l’inganno irrazionale del pubblico realizzato attraverso l’identificazione
con il pubblico». Equiparare bambini e embrioni sarà «manipolazione razionale», e il diritto di decidere del proprio
corpo e della propria capacità riproduttiva sarà «suggestione irrazionale», come aver dubbi? Porco di qualità
suprema.
Quello pare proprio un culatello.
RispondiEliminaIl re dei salumi.
Se il parametro sono " gli altri tempi " come per gli insaccati doc anche per la retorica dobbiamo accontentarci. Didattica di base a quiz prof.Castaldi.
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