Non
posso dire di aver compreso appieno la faccenda dei cookie – mi muovo meglio in una prospettiva di Escher che in un html – ma mi
fido di Mantellini che la configura come una gran rottura di coglioni
per chi sia titolare di un blog. Poi può darsi che la cosa si
sgonfi, può darsi che un refolo di resipiscenza sfiori la colossale testa di
cazzo che ha partorito l’idea
di questa tassa sulla libera diffusione di opinioni personali (sarà un mio
limite, ma non riesco a leggerla in altro modo), può darsi che blogspot.it provveda gentilmente a togliermi la rogna, qui però parlo dando
per scontato che nulla di questo accada, e comunico di non avere alcuna intenzione di
adeguarmi ad una normativa che ritengo assurda. Perciò avverto il
mio lettore che, al primo blog che saprò raggiunto dalla sanzione che il Garante della Privacy ha previsto per chi rifiuti di piegarsi alla sua richiesta, chiuderò questa pagina
senza ulteriori comunicazioni in proposito, e non sembri scostumatezza.
È che il patto
tacitamente sottoscritto undici anni fa tra me e il mio lettore era
che Malvino
non dovesse costare neanche un centesimo di euro, né a me, né a
lui: è per questa ragione che ho scelto di non acquistare un dominio
personalizzato, ma di utilizzare una piattaforma di blogging ad
accesso gratuito (Il
Cannocchiale,
prima, e Blogger,
poi), e per questa stessa ragione ho deciso che non avrei mai dato
spazio a banner pubblicitari, né avrei mai fatto ricorso alla pratica del chiedere un’offerta al lettore (non mi azzardo a biasimarla, ma personalmente non ne sarei mai capace, neppure se versassi nella più buia indigenza). Insomma, se non può continuare come è stato fin qui, basta, ché in
fondo questa malsana abitudine di pensare ad alta voce è pure durata troppo.
Fortunatamente Blogger (o meglio Google) ha già provveduto. Se apri il tuo blog in una finestra anonima del browser vedrai il banner con la richiesta di consenso, così come la vedrà chiunque capiti per la prima volta su Malvino.
RispondiEliminaMaledizione, pensavo di essermi dato un ottimo pretesto per un'uscita di scena fiera e indignata.
EliminaTal saluberrima abitudine val bene un cookie (in alto a sfondo nero che, in verità, banneggiava già da qualche settimana e io che non capivo il perché - san Google provvede).
EliminaMalvino, non facciamo scherzi, eh. Che qui c'è un forte bisogno di intelligenza.
RispondiEliminaMarco81
ma infatti!
Eliminasam
Mah, io utilizzo Linux, non mi preoccupano più di tanto cookie et similaria. Mi lasciano sempre in pace. Poi se vogliono tracciare, che traccino pure. E chi se ne...
RispondiElimina"La colossale testa di cazzo" è espressione che condivido, pure io ne faccio frequente uso. Fa piacere trovare di queste sintonie, anche rispetto a normative utili solo a quella che Gianni Brera definiva "masturbatio grillorum". Un profeta, tra l'altro.
RispondiEliminaStia bene, sempre utile passar di qua.
Ghino La Ganga
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/06/06/papa-francesco-a-sarajevo-si-rompe-bastone-pastorale-riparato-con-scotch/380776/
RispondiEliminaHo i miei dubbi che una scultura in argento, cadendo, possa rompersi, e poi proprio in quel punto.
Eliminasempre dubbi, mai un atto di fede
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