«Che
diciamo?», chiede Il Foglio. Diciamo, con Massimo
Gandolfini, che «il sesso non è il
piacere sessuale, ma la procreazione»:
lo pensano i cattolici, perché non lasciarlo pensare pure ai
musulmani? Certo, l’infibulazione
è soluzione barbara, ma sarà che la
repressione basata sull’instillazione del senso di colpa non
convince l’islam.
Come dargli torto? A lasciare il clitoride dov’è,
limitandosi a spalancare le porte dell’inferno
a chi gode per godere, s’è
visto a cosa s’è
ridotto l’occidente
giudaico-cristiano, o no? Si prenda «il
declino demografico italiano [che
sullo stesso numero de Il
Foglio (pagg.
II e III) è]
spiegato in 12 slide»:
avessimo adottato l’infibulazione
per tempo, le curve di quei grafici avrebbero tutt’altro
andamento. Il
Foglio
mangia Machiavelli a colazione, a pranzo e a cena, e poi dobbiamo
spiegargli noi come dev’essere trattato il vulgo perché obbedisca
ai voleri del Principe? «Che
diciamo?».
Diciamo che la violenza fisica dà risultati più affidabili di
quanto ne dia quella psicologica, e che l’amputazione
è sempre più sicura dell’inibizione.
Diciamo, soprattutto, che non si può vantare alcun primato
antropologico su chi pratica l’infibulazione,
avendo in eguale considerazione il piacere sessuale.
A breve un nuovo bestseller di Costanza Miriano 'Suvvia, fatti toccare il culo', la storia di quelle bagasce che a Colonia hanno provocato i maschi. Però ambientata nel pavese, puoi palpeggiare solo se battezzato.
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