Mentana
ci vede una contraddizione, solleva pure un sopracciglio quasi a dire
che gli dispiace doverla segnalare, visto che si tratta del Papa, ma
che l’intelligenza
ha i suoi insopprimibili diritti, e un dovere solo, quello di non
tacere mai. Bergoglio dice che quella in atto non è una guerra di religione –
osserva Mentana – ma poi va in visita
ad Auschwitz, dove tanti ebrei trovarono la morte per la loro fede.
Ragionamento tanto sgangherato che merita la nomination
all’International
Superbullshit Awards 2016.
Ammesso (e soprattutto non concesso) che
ad Auschwitz gli ebrei siano stati eliminati per motivi religiosi e
non razziali, dove sarebbe l’inferenza
che consente di affermare che allora le stragi che da qualche tempo
insanguinano l’Europa
abbiano lo stesso carattere? Dove sarebbe necessitata la relazione di
analogia tra sterminio di ebrei in quanto ebrei (non importa se per
motivi religiosi o razziali) e ammazzamenti di gente a caso, senza
alcuna distinzione per età, sesso, nazionalità, etnia, fede, ecc.?
Involontario umorismo ebraico.
RispondiEliminaMi sovviene un parallelo con un altro giornalista che nel 2003, il secondo giorno dell'attacco USA all'Iraq, dichiarava più o meno: "Stamattina la quotazione del petrolio è scesa, quindi vedete che in questa guerra il petrolio non c'entra?"
RispondiEliminaInsomma, 'a caso': sono entrati in chiesa per ammazzare un prete, o una rosticceria gli andava bene lo stesso?
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