S’apre
la stagione che lascia vuoti molti spazi nell’informazione,
occasione imperdibile per chi è affamato di visibilità. A
settembre, sa bene, tutto ridiventerà più difficile, occorre ne
approfitti, e che si affretti, perché la concorrenza è spietata.
Con un minimo di esperienza, che di solito non manca mai a questi
coatti, la cosa si fa più facile, perché d’estate,
sarà per l’afa, i riflessi
dell’opinione pubblica diventano
ancora più meccanici di quanto non lo siano di solito, e
provocazioni che meriterebbero solo un velo di riprovazione sotto un
macigno di indifferenza riescono ad ottenere l’attenzione
cercata. In realtà è così tutto l’anno,
d’estate accade solo che tutto diventi
più evidente per l’acuirsi del fenomeno, e poco importa se si
tratti di Pannella che litiga con Bonino o di Razzi che balla con
Luxuria, perché in fondo non fa molta differenza: degni di nota sono
solo i tratti disperati che assume la contesa per occupare gli spazi
lasciati vuoti nell’informazione da quanto manchi del minimo per
dirsi notizia, e il fatto che l’attenzione sia estremamente mobile
e mostri la voracità del nugolo di mosche che sta sempre sulla merda
più fresca. Il punto, tuttavia, è un altro: la merda è merda, non
si discute, ma le mosche? Non sono loro, in fondo, ad essere il vero
problema? Intendo dire: passi per chi, pur di dar segno che esiste,
ha bisogno di cagare in piazza, ma un po’ di segatura sopra, e via,
no? Chi è più malato: chi caga in piazza o chi d’attorno gli fa capannello?
Fossero solo queste le merde pubblicizzate. In genere la stampa italiana, sia di carta che digitale, è tutta (o pressoché tutta) un merdaio.
RispondiElimina6iorgio
sì, infatti è quello:
RispondiEliminaperché dar rilievo a certe merdate?
anch'io vedo la colonnina destra di repubblica (quella dove c'era la notiziona di razzi che ballava con luxuris...), basta non cliccarci su
poi basta bannare tutti gli "amici" di facebook che mettono like alle foto di certe tizie, ai video dei ragazzini strazianti o che si cappottano, ai gattini, ecc.
che poi sono tutte quelle cose che si trovano nelle varie "colonne di destra" dei giornali on line
io, quando vado dal medico, quelle riviste non le sfiorno neanche, perché dovrei leggere le stesse cose sui quotidiani online?
comunque:
- c'è chi caga in piazza
- chi gli fa capannello
- chi guarda le foto scattate da chi fa capannello a quello che caga in piazza
- chi lascia commenti stizziti dopo aver guardato le foto scattate da chi fa capannello a quello che caga in piazza
con qualche click in meno la vita e i quotidiani online sarebbero migliori
Noto una contraddizione.
Eliminacon qualche click in meno i quotidiani online sarebbe morti. Ormai il numero degli utenti disposti a pagare per avere informazione decente è quasi zero. I gattini e le cacate in piazza pagano anche il giornalismo d'inchiesta e di analisi, attività più costose di una semplice opinione o una cronaca scopiazzata dall'ansa e wikipedia.
RispondiEliminanon sarei così negativo. Che male c'è tra una lettura di Simone Weil e un bagno a San Vito Lo Capo ad occuparsi per mezz'ora di Pannella o di Razzi ?. Mi dispiace, anzi, essermi perso quest'ultimo. Che esista qualcosa che si chiami "Informazione" e che sia ottenibile senza un faticoso percorso di ricerca personale è una delle tante illusioni della modernità. Figuriamoci, poi, se è ottenibile pagando...
RispondiEliminama Bonino e Pannella sono due big, stanno insieme da 40 anni, hanno cambiato l'Italia, sono fra i pochissimi politici intelligenti e onesti, e da 15 anni molti si domandavano come facesse la prima a sopportare il secondo.
RispondiEliminaQuindi ho letto avidamente ogni riga.
Sublime comunque il commento di Malvino, come sempre