martedì 9 giugno 2015

Errata corrige

Nella perifrasi del «despotuccio per due quinti scilinguagnolo, e per il resto spocchia, villania e somaraggine», cui ricorrevo nel post qui sotto, non mi capacito come possa essermi sfuggita una componente che è basilare in Matteo Renzi: la faccia di culo. Mi sono accorto della grave lacuna quando nel corso della relazione con la quale ha aperto la Direzione del Pd di ieri sera ha riservato un duro inciso a chi muove obiezioni via Twitter alle iniziative del suo governo che di regola proprio via Twitter vengono preannunciate, via Twitter magnificate in corso di realizzazione, via Twitter celebrate una volta realizzate, e proprio da lui. In sostanza, lamenta ci sia chi gli fa mancare il «bene, bravo, bis» che gli spetterebbe di diritto ogni volta che si affaccia al balcone. Errata corrige: per tre ottavi faccia di culo, per due ottavi scilinguagnolo, e per il resto spocchia, villania e somaraggine.

3 commenti:

  1. Il problema ( come facevo notare in un precedente post non pubblicato ) è sempre quello della rappresentanza. Se un governo si arroga il diritto di rappresentare il popolo, se un sindaco si arroga il diritto di rappresentare i suoi concittadini, perchè un segretario di partito non dovrebbe pretendere di rapppresentare gli iscritti al suo partito ? Non a caso Renzi si lamenta dei twitter dei suoi non dei twetter dei suoi avversari. Il nodo si scioglie in questo modo: un governo non rappresenta il popolo ma lo stato, un sindaco non rappresenta i suoi concittadini ma l' ente amministrativo comune, un segretario non rappresenta gli iscritti al suo partito ma il suo partito. La sovranità risiede rispettivamente nel popolo, negli abitanti di un comune, negli iscritti ad un partito. Ogni elemento di uno di questi tre insiemi, in quanto detentore di una porzione di sovranità, ha quindi pieno diritto di criticare ( anche via twitter :) ) lo stato ovvero il governo suo (dello stato ) rappresentante, il comune ovvero il suo ( del comune ) rappresentante il sindaco, il partito ovvero il suo ( del partito ) rappresentante il segretario.

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  2. Comunque che è una faccia da culo era sottinteso, ciò che è grave è che gli si dà retta!

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