Non ho tempo per intrattenermi troppo sulla geremiade che oggi Giuliano Ferrara leva ai cieli per la sentenza della Corte suprema americana sulle nozze gay (Il Foglio, 29.6.2015), tra mezz’ora mi attende il setacciamento di almeno mezzo chilometro di bagnasciuga alla ricerca di quelli che ogni persona insensibile direbbe ciottolini biancastri, azzurrognoli e verdolini, e che invece sono gemme di incalcolabile valore, che poi andranno a far mucchio in quella che ogni persona insensibile direbbe una volgare scatola di latta, e invece è il baule in cui noi pirati ficchiamo il bottino delle nostre razzie sulle coste di Sbarabonda, terra che ogni persona insensibile direbbe immaginaria, e invece esiste, vi assicuro che esiste, tant’è che noi della Malnata, questo è il nome di quello che ogni persona insensibile direbbe un canotto gonfiabile, e che invece è il terrore di Sbarabonda, appunto, lì tra poco sbarcheremo, seminando il panico fra gli indigeni con le nostre sciabole, che ogni persona insensibile direbbe di plastica, e invece sono il meglio che s’è mai visto nella storia della Filibusta, basta guardare il sangue dei felloni incrostato sulle lame: per oggi, insomma, dovrete fare a meno della solita decostruzione del pezzullo di Giuliano Ferrara cui questo blogguccio vi ha abituato, vi accontenterete della svelta letterina che gli avrei spedito, se non fosse che è persona insensibile e non risponderebbe, sicché, vabbè, ci siamo capiti.
Giulia’, fallo pe’ la buonanima de li mejo mortacci tua, mi devi togliere ’na curiosità: tu dici che due gay potranno pure sposarsi, ma che il loro non sarà mai un matrimonio vero, che la loro non sarà mai una vera famiglia, che il cuore c’entra un cazzo, e neanche l’eguaglianza dei diritti, perché «l’eguaglianza dei diritti ha, nel caso del matrimonio, il limite intrinseco, oggettivo, invalicabile, del carattere stesso del matrimonio come unione stabile tra un uomo e una donna aperto alla filiazione», ma davvero davvero davvero pensi che sia più matrimonio il tuo, sia più famiglia la tua, co’ tre cagnette a surroga’ quei tre figli che hai abortito tanti anni fa? So’ quelle che dovrebbero sta’ lì a dimostrare che tu e la Selma ci avete la filiazione aperta?
non gli bastano 7 miliardi e rotti tra i quali certi stronzi ...?
RispondiEliminaa brigante, brigante e mezzo :)
RispondiEliminaCaz... ma i colpi sotto la cintura non erano vietati?
RispondiEliminaStia bene.
Ghino La Ganga
resta una domanda: chi delle due creature sensibili s'è divertito di più? diciamo che la creatura meno innocente non s'è divertita di meno?
RispondiEliminaForse le tre cagnette sono il male minore...
RispondiEliminaPurtroppo ha ragione. Non sarà mai come tra maschio e femmina, questo è innegabile.
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