Non
basta capire, occorre sapersi spiegare, argomentare in modo
ineccepibile, possibilmente persuasivo, in forza del solo buonsenso,
chessò, tanto per dire, cominciando con l’evitare
il ricorso ad autorità che sono indiscutibili solo nel proprio
hortus conclusus: tanto per dire, evitare Tucidide in esergo. Ma poi
nemmeno questo basta, perché senza una genuina premura per il bene
comune diventa vano ogni acume, peggio ancora poi pensando sia
legittimo trarne un pur minimo vantaggio personale: aver ben chiaro
che l’amore per la polis è
tutto a perdere, anzi è pericoloso, ineluttabilmente nefasto. E
allora rinunciarci: innaffiare le piantine di basilico e di menta,
darsi allo zen stirando una camicia...
È
stata una bellissima settimana: volume delle news a zero, i volti
noti scorrevano in tv come pesci in un acquario, nessuna voglia di
sapere che avessero da dire. Poi devo dire che mi è tornata la mania
per Cranach e ho rimesso mano al materiale che tempo fa avevo messo
da parte per uno studiolo sulla sua Flagellazione. Insomma, il blog
ne ha sofferto. Pazienza, via, ché ora vediamo di riaccendere ’sta
passione civile addormentatasi a bocc’aperta davanti all’ennesima
rissa tra opposte bande. Senza dimenticare, naturalmente che ό τε
γάρ γνούς καί μή σαφώς διδάξας έν ίςω
καί... Ah, ’sta polis!
Ma no che la polis è un po' mignotta, lasciala perdere, vivi sereno
RispondiEliminaPrendiamo atto che lei ha frequentato il classico a pieni voti ed è di famiglia con Canfora, ma abbia pietà per gli esseri umani, specie il lunedì mattina. Grazie.
RispondiEliminaEccola lì, la polis!
EliminaNessuna pietà.
Elimina«A man possessing that knowledge [i.e. of the proper policy] without that faculty of exposition might as well have no idea at alla on the matter: if he had both these gifts, but no love for his country, he would be but a cold advocate for her interest; while were his patriotism not proof against bribery, everything would go for a price». Da un discorso di Pericle agli Ateniesi secondo Tucidide, Guerra del Peloponneso II 60, 6. Poi ci sarebbero da sistemare un paio di spiriti e accenti, ma fa niente.
EliminaNon diciamo sciocchezze, accenti e spiriti sono quelli della editio princeps.
EliminaStuart Jones e Powell, curatori della edizione Oxford, segnano: accento acuto d'enclisi sul primo articolo (ho); spirito aspro, non dolce, sempre per enclisi, sul secondo articolo (ho) dopo il punto in alto. Inoltre leggono prosóntos, mentre prosèióntos con iota sottoscritto e doppio accento sembra insostenibile, sia per il doppio accento, sia per la forma verbale in sé, tanto che in apparato non è affatto segnalata alternativa. Cordialmente
EliminaEcco, appunto, lei ha per riferimento l'edizione Oxford, che è del 1958, io quella di Fischer del 1913.
EliminaEditio princeps del 1913? Anvedi l'Aldus quanto è longevo!
EliminaNon Aldus, ma Friedrich Fischer (Thucydidis reliquiae in Papyris et Membranis Aegyptiacis servatae). Saluti.
EliminaL'ignoranza, in senso lato, non merita pietà, vedere in che stato è ridotta la scuola in questo paese sciamannato. Buon ritorno oi barbaroi salutano.
RispondiEliminaEgregio, le sarei riconoscente se mi potesse svelare il significato della frase “ό τε γάρ γνούς καί μή σαφώς διδάξας έν ίςω καί “ perché purtroppo Google Translator si è rivelato uno strumento gravemente insufficiente alla bisogna.
RispondiEliminaSe la frase contenesse informazioni che devono rimanere segrete al volgo, può tradurlo nel linguaggio farfallino, che conoscono in pochissimi (ed è un peccato perché, al di là della sua evidente utilità pratica, permette a chi lo studia di formarsi una preziosa forma mentis).
Grafazifiefe!
Chifi safa giufudificafarefe, mafa nonfo efesprifimefe chiafarafanìmenfetefe lefe sufuefe ifidefeefe, èfe cofomefe sefe nonfo lefe afavesfesefe mafaifi confocefepifitefe...
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