Capisce
di aver sbagliato, ma figuriamoci se può permettersi di ammetterlo,
e allora cerca di cambiare le carte in tavola: «Personalizzare
lo scontro non è il mio obiettivo, ma quello del fronte del No» (*).
Con la faccia di culo che si ritrova, vedrete, non avrà alcuna
difficoltà a fare anche di più: se i sondaggi metteranno male, finirà col dire che, per evitare
che il referendum di ottobre si trasformi in un plebiscito sulla
sua persona, è disposto a fare un sacrificio, a tornare indietro sui
suoi passi: se la sua riforma costituzionale sarà bocciata, non
lascerà Palazzo Chigi, non lascerà la segreteria del Pd, non
lascerà la politica. Pressappoco dirà: «Avevo detto che ci mettevo
la faccia e che in caso di sconfitta ne avrei tratto le dovute
conseguenze, me ne sarei andato a casa, ma con amarezza sono
costretto a prendere atto che un’assunzione
di responsabilità è
stata volgarmente strumentalizzata dai miei avversari, dunque,
comunque vada, resto. Però sono sicuro di stravincere, anzi, pardon,
sono sicuro che stravincerà l’Italia
che vuol cambiare». E allora il referendum lo vincerà davvero.
Povia sarà un mentecatto, ma ha ragione: era meglio Berlusconi.
Non c'è alcun dubbio: era meglio Berlusconi.
RispondiEliminaIn verità vi dico: dopo di lui ne arriveranno altri che vi faranno rimpiangere anche Renzi, l'è tutta una ruota che gira.
RispondiEliminaPerò lo ammetta: a lei, in tema di previsioni, piace vincere facile. Berlusconi fece rimpiangere il CAF, Renzi fa rimpiangere Berlusconi. Poi cosa o chi ci attente? Forse la "bestia di colore scarlatto, piena di nomi di bestemmia, e che aveva sette teste e dieci corna"?
EliminaMa no, è che il passato ci sembra sempre piú innocuo alla luce del presente
EliminaAllora lei ci conforta. Non dovremo rimpiangere davvero anche Renzi. E' che non ci accontentiamo mai, ma proprio mai ....
Eliminasi scherza, vero?
RispondiEliminaIn effetti pare proprio che alla fine di un lungo travaglio finisca per trionfare la filosofia dei Mentecatti .
RispondiEliminaMi chiedo a cosa siano mai serviti migliaia di pagine di carta scritta, il lavorio incessante di "intellettuali" menti brillanti , se il risultato poi, in ultima analisi, debba essere questo .
Bah ?!
caino
Se non altro c'era più figa.
RispondiElimina@Stefano:
Eliminanon sono d'accordo: costava solo di più.
Stia bene.
Ghino La Ganga
"... un’assunzione di responsabilità è stata volgarmente strumentalizzata dai miei avversari".
RispondiEliminaCi ha pensato Bersani a de-strumentalizzarla:
"E' un passo avanti e gradirei poter votare sì al referendum: basta che non mi cambino le carte in tavola. Sento dire 'la madre di tutte le battaglie' tra sì e no, come se fosse tra arcangeli e gufi. A me su una strada di un plebiscito a due passi dal delirio non mi portano, si devono fermare prima".
E così si sono definitivamente perse le tracce del Cetriolo Mascherato che ha messo in giro la chiacchiera che si tratta de "'la madre di tutte le battaglie' tra sì e no, come se fosse tra arcangeli e gufi".
In effetti, ha semplicemente ragione Formamentis. E' per questo che da tanto, vivaddio, mi sono liberato dell'illusione del meno peggio. In Italia c'è colo il più peggio. Siccome siamo in democrazia, tiriamo le somme...
RispondiEliminaHo un brutto presentimento, perderà il No. Personalizzare lo scontro è una carta vincente, l'ha tirata fuori in più di un'occasione e ha funzionato,in dirittura d'arrivo ritratta non perchè ha paura di perdere ma per lasciare gli avversari che si è inventato col cerino in mano, loro i veri fomentatori di odio. Così è stato per Emiliano ed i referendum, poi è toccato a Da Vigo. Del resto stanno ancora a raccontarci che il ventennio berlusconiano l'ha alimentato l'antiberlusconismo. Ed è pure vero. Perchè in questo paese di persone ignoranti, che non si informano, e che sono male informate dai vari media è più facile parteggiare per il personaggio che non ragionare sui fatti e le idee. Berlusconi ha narrato la storia dell'uomo di successo "sceso in campo" per trasmettere il suo ottimismo e la sua determinazione di uomo del fare a tutta l'Italia, ostacolato dalla "giustizia ad orologeria", dalle "toghe rosse", di tanto in tanto dai "comunisti" riesumati, in ultimo dagli invidiosi. Ha personalizzato il confronto politico, il dibattito su giustizia ed economia, a questo punto molti smettono di ragionare semplicemente "parteggiano", parteggiano perchè in fondo è simpatico, perché tutti gli danno contro, perchè c'è per forza un complotto. E lo stesso dicasi per la narrazione renziana. Cosa ha da perdere Renzi nel personalizzare lo scontro? Berlusconi ha forse perso qualcosa?
RispondiEliminaAlberto Garbato
D'accordo su tutto, anche sul presentimento.
EliminaAnch'io. E' come quando sta per arrivarti una colica.
EliminaE' vero, si stava meglio quando c'era Lui.
RispondiElimina