Quando Renzi ripete che andrà a casa in caso di sconfitta al referendum che si terrà ad ottobre, è chiara la consegna ai suoi: ogni mezzuccio è lecito per incassare il risultato, sennò tutti si torna ad essere insignificanti merdine, proprio come si era prima. Comprensibile che a dare il meglio debba essere la Maria Elena, che a toglierle la poltrona di sotto tornerebbe buona solo per qualche comparsata in discoteca, come spetta di diritto a chi ha partecipato a una edizione del Grande Fratello. E allora eccola: «Chi
voterà no alla riforma costituzionale si metterà sullo stesso piano
di Casapound». Frase da appuntare, per quando ci sarà da pagare il conto.
Appunterei anche il seguito (risposta a Cuperlo, durante la Direzione PD):
RispondiElimina"Ho sentito più volte equiparare chi vota sì al referendum a chi vota con Verdini. Io ho solo detto che chi vota no, vota no come Casa Pound. È una constatazione, un dato di fatto banale".
Manuela
Giusto, è una semplice constatazione. Ma certe constatazioni si chiamano anche "sillogismi cretini".
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