Scelta di grande interesse musicologico e anche storico. E' testimonianza di un tentativo di musica seriale effettuato da Ligeti senza avere avuto a disposizione spartiti o il manuale di Schoenberg. Si dice -ossia lui lo dice- che aveva solo letto il Doctor Faustus, e ci volle provare. Le 12 note entrano progressivamente negli 11 micromovimenti, arrivando a essere utilizzate tutte nell'ultimo (questo è il terzo, che ne contiene 4). Naturalmente, il "fai da te" implica che persiste un palpabile ricorso alla tonalità, specie nei primi. Domando scusa per la pedanteria. So che non interessa a molti.
Non voglio che lei perda tempo per mia colpa. Arnold Schoenberg, che oltre che compositore è stato un grande teorico e didatta della musica, scrisse vari trattati e articoli, nonché cicli di lezioni. Il manuale a cui mi riferisco è Il trattato di armonia del 1911, ma nella seconda edizione (1922)che già comprendeva elementi di dodecafonia. Sebbene Ligeti sia del 1923 e abbia composto la Musica Ricercata all'inizio degli anni '50, è verosimile non trovasse a Budapest il Trattato, visto che prima i nazisti e poi i sovietici non apprezzavano Schoenberg per almeno due motivi (ebreo e compositore di musica degenerata). Per dirla tutta, il vero manuale che avrebbe dovuto utilizzare è quello di Rufer "Teoria della composizione dodecafonica", uscito nel 1952 con il forte patronaggio di Schoenberg. Questo è molto più sistematico, ma certamente a Budapest non c'era.
Scelta di grande interesse musicologico e anche storico. E' testimonianza di un tentativo di musica seriale effettuato da Ligeti senza avere avuto a disposizione spartiti o il manuale di Schoenberg. Si dice -ossia lui lo dice- che aveva solo letto il Doctor Faustus, e ci volle provare. Le 12 note entrano progressivamente negli 11 micromovimenti, arrivando a essere utilizzate tutte nell'ultimo (questo è il terzo, che ne contiene 4). Naturalmente, il "fai da te" implica che persiste un palpabile ricorso alla tonalità, specie nei primi.
RispondiEliminaDomando scusa per la pedanteria. So che non interessa a molti.
In effetti non è che mi interessi molto, ma come inguaribile curioso ora cercherò di capire cosa è il manuale di Schoenberg. Scuse più che accettate.
RispondiEliminaNon voglio che lei perda tempo per mia colpa. Arnold Schoenberg, che oltre che compositore è stato un grande teorico e didatta della musica, scrisse vari trattati e articoli, nonché cicli di lezioni. Il manuale a cui mi riferisco è Il trattato di armonia del 1911, ma nella seconda edizione (1922)che già comprendeva elementi di dodecafonia. Sebbene Ligeti sia del 1923 e abbia composto la Musica Ricercata all'inizio degli anni '50, è verosimile non trovasse a Budapest il Trattato, visto che prima i nazisti e poi i sovietici non apprezzavano Schoenberg per almeno due motivi (ebreo e compositore di musica degenerata). Per dirla tutta, il vero manuale che avrebbe dovuto utilizzare è quello di Rufer "Teoria della composizione dodecafonica", uscito nel 1952 con il forte patronaggio di Schoenberg. Questo è molto più sistematico, ma certamente a Budapest non c'era.
EliminaGrazie per il chiarimento. Ma non si senta in colpa, da quando sono in pensione il tempo non mi manca per curiosare qua e là.
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