domenica 26 febbraio 2017

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Da un moto appena percettibile del capo, in cui vera tuttavia già un franco annuire di piena approvazione, la riflessione di Luca Sofri sullobiezione di coscienza (Coscienze a gratisWittgenstein, 24.2.2017) è arrivata a strapparmi un «bravo!» a metà del post, un «bravissimo!» a tre quarti e al penultimo periodo un «dopo averne detto peste e corna tante volte, stavolta mi è dobbligo complimentarmi pubblicamente». Al penultimo periodo, per lappunto, perché lultimo, peraltro fatalmente superfluo (immaginate lultimo colpetto di scalpello sotto il quale a Michelangelo va in frantumi la Pietà), era il seguente: «Le coscienze gratis, son coscienze vuote» (soggetto-virgola-verbo, che di Luca Sofri è praticamente la firma). Impossibile darvi altrimenti, qui, lesatta espressione del mio sconcerto:


7 commenti:

  1. Macché non capisco un c....

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  2. Ma secondo lei, Malvino, è un vezzo stilistico oppure è colpa dell'insegnante di italiano delle medie?
    Io, non so cosa pensare.

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  3. e^ cche cca^ zzo

    prova anche con un MI SOL FA LA assecondando il ritmo degli accenti. Con una tirata ascendente lo appiattisci.. cribio

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  4. E' per caso la trascrizione di questa scala ?
    https://www.youtube.com/watch?v=sC75aU47GRk

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