«In
attesa che la montagna partorisca il topolino,
c’è
un po’ di gente che accorre alle sue pendici…
Date
ascolto a chi conosce un pochino
quell’inutile
ingombro di pietra e di ghiaccio:
non
ci sarà eruzione, né terremoto,
non
ci sarà valanga, né slavina...»
Malvino,
6.10.2014
Avevate
qualche dubbio? Dare l’eucaristia a chi si ostina nel peccato mortale di
adulterio, per esempio, perché quest’è risposarsi dopo un divorzio, anche se a
volerlo è stato solo l’altro coniuge: gli si dovrebbe rimaner fedele, comunque,
e se non lo si fa – poco importa se ci si risposa o meno – si commette crimine
contro il sesto comandamento, ed è crimine aggravato dal suo esser continuato,
crimine che si estingue solo interrompendo la nuova relazione, con sincero
pentimento per l’averle dato inizio, sicché divorziare la seconda volta può
essere considerato il primo passo per rientrare nella grazia di Dio, a patto di
non ricascarci. Sembra un paradosso, ma non lo è, tanto più che il secondo
matrimonio giocoforza si è potuto celebrare solo con rito civile, quindi non
era sacramento, in pratica era un contratto di concubinato. Non ricordate la
lezioncina di monsignor Fisichella? «Il
presidente Berlusconi essendosi separato dalla seconda moglie, la signora Veronica,
con la quale era sposato civilmente, è tornato ad una situazione, diciamo così,
ex ante. Il primo matrimonio era un matrimonio religioso. È il secondo
matrimonio, da un punto di vista canonico, che creava problemi. È solo al
fedele separato e risposato che è vietato comunicarsi, poiché sussiste uno
stato di permanenza nel peccato. Ma se l’ostacolo viene rimosso, nulla osta»
(Il Gazzettino, 21.4.2010), insomma, gli
si poteva dare l’ostia. È gente che ragiona a questo modo, e in cima a secoli di ragionamenti della stessa specie, tutti embricati l’uno nell’altro a far lastre e colonne, in un edificio inabitabile se non per aver voglia di partirne via per la vita eterna, come sola possibile liberazione.
Pensavate che un
Sinodo potesse stracciare Catechismo e Codice Canonico? No, dico, ci avete
creduto davvero? Che l’abbiate sperato o l’abbiate temuto, consentite, eravate
ugualmente cretini, tanto più cretini quanto più speranza o timore fossero
sentiti. Consolatevi, ci sono cascati pure Scalfari e Ferrara, o almeno hanno
fatto finta di cascarci per dare a speranza e timore il pathos necessario a
farvi stare col cuore in gola. E coi gay? Dico: avete creduto pure al fatto che
la Chiesa potesse rivedere il suo giudizio sul fatto che l’omosessualità sia roba
«intrinsecamente disordinata», «contraria alla legge naturale», mai «frutto di una vera complementarità
affettiva e sessuale» e «in nessun
caso può essere approvata»? Pensavate che di punto in bianco ci si
chiudesse un occhio sopra? Sì? Due volte cretini, allora, e perciò utili a
creare quell’aria frizzantina di quando sembra che stia per accadere l’inaudito,
che infatti s’ode, e poi non più, e l’aria resta ancora frizzantina, e in essa
tutto resta uguale a prima, però dando la sensazione che c’è stato cambiamento,
probabilmente non grande quanto sperato o temuto, ma c’è stato.
Ottima sintesi,
quella del cardinal Ravasi: la Chiesa guarda, sente, cerca di comprendere i
cambiamenti della società, ma non può rinunciare a tracciare una linea tra
quello che ritiene buono, bello e giusto per ognuno e quello che non lo è per
alcuno, e dentro a pieno titolo c’è chi le obbedisce, per gli altri porte
aperte, ma per entrare a testa china, coscienti d’esser peccatori. Entrate,
adulteri e omosessuali, ma non dimenticate di portare un bel senso di colpa da
mostrare a chi è fedele ed eterosessuale, per confortarlo del fatto che ad
essere obbedienti alla Chiesa c’è un anticipo di salvezza eterna, nella specie
di una cialda di frumento deliziosa anche quando si attacca fastidiosamente al
palato. Non parlare, taci, usa la lingua per staccarla via, e ingoia.
L'ingoio è sempre apprezzato da quelli lì, soprattutto se a ingoiare è un bel "altar boy".
RispondiEliminaLB
Dal mio spicchio di visuale : "queste questioni tutte accogliere" questo però non vuol dire "riconoscere" Un po' come l'accoglienza degli immigrati senza riconoscimento automatico di cittadinanza ?
RispondiEliminaL'ingoio permette di non disperdere il seme.
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