Il
giovedì pomeriggio – non di regola come una volta, ma abbastanza spesso – mi
capita di bighellonare per le librerie di Port’Alba,
che un tempo assai di più – oggi, ahimè, quasi per niente –
erano pozzi senza fondo di volumi altrimenti introvabili, per giunta
venduti a prezzi davvero irrisori, prime edizioni, annate di riviste
ormai chiuse da decenni, intere librerie svendute in blocco da eredi
allergici alla polvere. Insomma, non è più come una volta che con due
soldi a casa ti portavi mezzo scaffale di delizie mai più
ristampate, ma intanto l’abitudine
m’è
restata, e oggi avrei in programma la solita capatina.
Fatt’è che oggi pomeriggio, a meno di cento metri in linea d’area da Port’Alba, in uno dei caffè letterari di Piazza Bellini, il mitico Pippo Civati presenta l’ultimo suo libro. La tentazione di allungarmi per andare a stringergli la mano c’è, ma mi conosco, so che farei fatica a trattenermi, comincerei a dargli consigli non richiesti sul lessico e sul look, tra il serioso e la presa per culo, insomma, risulterei sgradevole, anche se a muovermi sarebbe solo – giuro – l’enorme tenerezza che il Pippo mi scatena, la stessa tenerezza di quando su Youtube incappo in un video di gattini. E quindi eviterò di allungarmi, per evitare di allargarmi, ma poi, si sa, la tentazione è tentazione, anche perché mi prude una domanda: quando col tipaccio ci facevi le Leopolde, neanche il sospetto ti ha sfiorato di quanto fosse uomo di merda? E so che mi direbbe no, e allora sarà il caso, nel caso, che oggi nella borsa metta dei croccantini.
Fatt’è che oggi pomeriggio, a meno di cento metri in linea d’area da Port’Alba, in uno dei caffè letterari di Piazza Bellini, il mitico Pippo Civati presenta l’ultimo suo libro. La tentazione di allungarmi per andare a stringergli la mano c’è, ma mi conosco, so che farei fatica a trattenermi, comincerei a dargli consigli non richiesti sul lessico e sul look, tra il serioso e la presa per culo, insomma, risulterei sgradevole, anche se a muovermi sarebbe solo – giuro – l’enorme tenerezza che il Pippo mi scatena, la stessa tenerezza di quando su Youtube incappo in un video di gattini. E quindi eviterò di allungarmi, per evitare di allargarmi, ma poi, si sa, la tentazione è tentazione, anche perché mi prude una domanda: quando col tipaccio ci facevi le Leopolde, neanche il sospetto ti ha sfiorato di quanto fosse uomo di merda? E so che mi direbbe no, e allora sarà il caso, nel caso, che oggi nella borsa metta dei croccantini.
Come un uomo pensa in cuor suo, cosí egli è
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