Siamo
alle solite, Ferrara crede di potere aver la meglio sugli altrui
argomenti distorcendoli a suo piacimento. Vi risulta che fra quanti
sono contrari a un preside che possa scegliersi i docenti che vuole
(e va’ a capire dovendone dar
ragione a chi) ce ne sia uno solo che sollevi l’obiezione
che quello possa essere un coglione? No, eh? E infatti. L’obiezione
è che di questo potere un preside possa facilmente abusare, creando
odiose situazioni in cui capriccio o peculato possano dar vita a
discriminazione o a mobbing. E dunque quale funzione assume il
controargomentare che coglioni possono essere pure gli studenti, i
loro genitori, gli insegnanti, i rappresentanti sindacali della
scuola, eccetera? Ma è di piana evidenza: stornare l’attenzione
dal vero nodo della questione, per ridicolizzare chi la solleva.
Certo, chiunque può essere un coglione, di fatto lo è soltanto chi
si fa infinocchiare da mistificazioni tanto dozzinali, mentre la
differenza che c’è tra una
gestione monocratica ed una collegiale, soprattutto su punto tanto
delicato come il criterio della selezione del corpo docente, resta
immutata. Ma coglione di gran lunga più grosso è chi si beva quel
«crocianesimo di Togliatti», che non
merita nemmeno un commento, ma solo una smorfia che compendi disgusto
e compassione.
Mi permetto di copiare due citazioni del suo blog. Ho la vaga idea che uno dei due ci racconti delle balle. Chi sarà secondo lei?
RispondiElimina"... sono stato istruito ... da un partito che evocava lo studio come fatica e duro tirocinio, non come fessa creatività spontaneista". (Giuliano Ferrara)
«Tu facevi la terza liceo, io ero ai primi anni di insegnamento... Tutto per te era occasione di disturbo, ti piaceva creare confusione," - fessa creatività spontaneista? - "paralizzare l’attività didattica... Non hai mai studiato, per tutto l’anno... Caro Giuliano, eri così...» (Maurizio Lichter – il manifesto, 29.1.2008)
RispondiEliminaLa scuola è stata una cartina di tornasole. Chi la vuole far diventare azienda, ha ucciso il cuore della democrazia dei diritti e dell'eguaglianza. Fa nascere un senso comune per cui il neoliberismo è l’unico orizzonte cognitivo. Fa della scuola un dispositiovo di soggettivazione dell’ Io-Spa.
Il resto sono veramente sciocchezze.