martedì 26 agosto 2014

Zitti, state zitti!

Quando gli torna utile, il Vaticano è capace perfino di non mentire. Il massimo della perversione, diciamo. Momenti indimenticabili, non foss’altro per lo sgomento che allora semina fra quanti non sanno coglierne il motivo e restano spiazzati. Che cazzo, pensavano stessero dando una mano, poi arriva il Segretario di Stato e no, «non è uno scontro tra islam e cristianesimo», vederla a questo modo è «una semplificazione» (La Stampa, 25.8.2014). Robe che ai Socci, ai Galli della Loggia, ai Ferrara, agli Allam e agli Amicone non resta che l’imbarazzo della scelta tra un giramento di coglioni e una crisi di nervi, anche perché ’sto stronzone d’un Parolin mica sè limitato a romper loro le bolle di sapone, lo scontro di civiltà, la guerra di religione, il Logos contro la Spada, ma gli ha pure mandato a dire di starsene buonini, ché «non occorre sempre gridare per risolvere i problemi». Tradotto dal curiale: mettetevi la lingua in culo e fateci lavorare!
«Problemi», mica massacri. «Problemi» che a pomparli di retorica cè il rischio di trasformarli in guai davvero seri. Ok, quando sarà il momento li beatificheremo tutti, ’sti cristiani che stanno a mori’ in Iraq, ma oggi a farsi prendere dall’entusiasmo di dichiararli vittime di un jihad selettivamente cristianofobico o, peggio, pensare di organizzare una crociata per salvarli sarebbe un errore madornale. Con un cattolicesimo che è sempre più asiatico e africano, ci mancherebbe solo il far del papa il cappellano di un occidente neocolonialista. Basta pugnette sulla lectio di Ratisbona, imbecilli, ché ci rovinate la partita. Sapeste «quanti musulmani soffrono per questa situazione e sono solidali con i cristiani». Non sapete che «ci sono allinterno dellislam, e credo siano la maggioranza, persone che rifiutano metodi così brutali e antiumani»? E allora zitti, state zitti, e fateci lavorare!
Tempi duri per gli orfani di Ratzinger. Niente più guerre sante, di principi non negoziabili manco più a parlarne... Poi c’è da stupirsi se uno, che pure è nato allombra d’un campanile, d’un tratto ti diventa salafita?

7 commenti:

  1. E il Cristiano Allam in cosa diamine si converte adesso?

    RispondiElimina
  2. Poveri atei devoti, pensavano di poter condurre dalle loro robuste scrivanie di direttori di giornali e/o di opinionisti embedded la Santa crociata contro il Nemico dell'Occidente. Speravano nell'ascesa di un Urbano II con il suo Deus vult, o un Giulio II papa condottiero (Fuori i barbari!). Ma questi atei devoti mi ricordano tanto quei personaggi che dicono armiamoci e partite, io vi seguo dopo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Invece è tutto a posto, almeno a giudicate dal compiacimento che traspare dal suo commento.

      Elimina
    2. Embè? Perché prova tutto questo grande fastidio? Non mi dica che anche lei fa parte della categoria dei cosiddetti atei devoti?

      Elimina
    3. Trovo fastidiosa la meschinità di chi si compiace della disgrazia altrui, di chi gioisce dell'immobilismo salvo poi battersi il petto, altrove, perché il mondo sta a guardare le ingiustizie perpetrate da Israele.
      Le ho spiegato cos'è Lei, spero vada bene lo stesso.

      Elimina
    4. Amico caro, non mi pare di averla cercata, né mi pare di aver detto qualcosa di particolarmente offensivo nei suoi confronti. Rimango ancora più basito dalla sua scomposta reazione che considero del tutto fuori luogo. La saluto cordialmente, passando sopra alle sue gratuite offese personali, augurandole, se dovessimo incontrarci in futuro nel blog di Malvino di prendere qualche calmante, oppure di ignorarmi del tutto, perché credo che con lei sia impossibile instaurare un dialogo sereno. Si spera che anche lei non sia uno di quei matti provocatori di professione come ne ho conosciuti alcuni all'interno della blogosfera. Perché se così fosse, la compatirei, perché avrei pietà per uno come lei.

      Elimina
  3. [...] ai Socci, ai Galli della Loggia, ai Ferrara, agli Allam e agli Amicone [...]

    Vuoi giocare facile eh ?

    RispondiElimina