lunedì 16 maggio 2016

Era meglio Berlusconi (cit.)

Capisce di aver sbagliato, ma figuriamoci se può permettersi di ammetterlo, e allora cerca di cambiare le carte in tavola: «Personalizzare lo scontro non è il mio obiettivo, ma quello del fronte del No» (*). Con la faccia di culo che si ritrova, vedrete, non avrà alcuna difficoltà a fare anche di più: se i sondaggi metteranno male, finirà col dire che, per evitare che il referendum di ottobre si trasformi in un plebiscito sulla sua persona, è disposto a fare un sacrificio, a tornare indietro sui suoi passi: se la sua riforma costituzionale sarà bocciata, non lascerà Palazzo Chigi, non lascerà la segreteria del Pd, non lascerà la politica. Pressappoco dirà: «Avevo detto che ci mettevo la faccia e che in caso di sconfitta ne avrei tratto le dovute conseguenze, me ne sarei andato a casa, ma con amarezza sono costretto a prendere atto che unassunzione di responsabilità è stata volgarmente strumentalizzata dai miei avversari, dunque, comunque vada, resto. Però sono sicuro di stravincere, anzi, pardon, sono sicuro che stravincerà lItalia che vuol cambiare». E allora il referendum lo vincerà davvero. Povia sarà un mentecatto, ma ha ragione: era meglio Berlusconi. 

15 commenti:

  1. Non c'è alcun dubbio: era meglio Berlusconi.

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  2. In verità vi dico: dopo di lui ne arriveranno altri che vi faranno rimpiangere anche Renzi, l'è tutta una ruota che gira.

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    1. Però lo ammetta: a lei, in tema di previsioni, piace vincere facile. Berlusconi fece rimpiangere il CAF, Renzi fa rimpiangere Berlusconi. Poi cosa o chi ci attente? Forse la "bestia di colore scarlatto, piena di nomi di bestemmia, e che aveva sette teste e dieci corna"?

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    2. Ma no, è che il passato ci sembra sempre piú innocuo alla luce del presente

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    3. Allora lei ci conforta. Non dovremo rimpiangere davvero anche Renzi. E' che non ci accontentiamo mai, ma proprio mai ....

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  3. In effetti pare proprio che alla fine di un lungo travaglio finisca per trionfare la filosofia dei Mentecatti .
    Mi chiedo a cosa siano mai serviti migliaia di pagine di carta scritta, il lavorio incessante di "intellettuali" menti brillanti , se il risultato poi, in ultima analisi, debba essere questo .
    Bah ?!

    caino

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    1. @Stefano:
      non sono d'accordo: costava solo di più.
      Stia bene.
      Ghino La Ganga

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  5. "... un’assunzione di responsabilità è stata volgarmente strumentalizzata dai miei avversari".

    Ci ha pensato Bersani a de-strumentalizzarla:

    "E' un passo avanti e gradirei poter votare sì al referendum: basta che non mi cambino le carte in tavola. Sento dire 'la madre di tutte le battaglie' tra sì e no, come se fosse tra arcangeli e gufi. A me su una strada di un plebiscito a due passi dal delirio non mi portano, si devono fermare prima".

    E così si sono definitivamente perse le tracce del Cetriolo Mascherato che ha messo in giro la chiacchiera che si tratta de "'la madre di tutte le battaglie' tra sì e no, come se fosse tra arcangeli e gufi".

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  6. In effetti, ha semplicemente ragione Formamentis. E' per questo che da tanto, vivaddio, mi sono liberato dell'illusione del meno peggio. In Italia c'è colo il più peggio. Siccome siamo in democrazia, tiriamo le somme...

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  7. Ho un brutto presentimento, perderà il No. Personalizzare lo scontro è una carta vincente, l'ha tirata fuori in più di un'occasione e ha funzionato,in dirittura d'arrivo ritratta non perchè ha paura di perdere ma per lasciare gli avversari che si è inventato col cerino in mano, loro i veri fomentatori di odio. Così è stato per Emiliano ed i referendum, poi è toccato a Da Vigo. Del resto stanno ancora a raccontarci che il ventennio berlusconiano l'ha alimentato l'antiberlusconismo. Ed è pure vero. Perchè in questo paese di persone ignoranti, che non si informano, e che sono male informate dai vari media è più facile parteggiare per il personaggio che non ragionare sui fatti e le idee. Berlusconi ha narrato la storia dell'uomo di successo "sceso in campo" per trasmettere il suo ottimismo e la sua determinazione di uomo del fare a tutta l'Italia, ostacolato dalla "giustizia ad orologeria", dalle "toghe rosse", di tanto in tanto dai "comunisti" riesumati, in ultimo dagli invidiosi. Ha personalizzato il confronto politico, il dibattito su giustizia ed economia, a questo punto molti smettono di ragionare semplicemente "parteggiano", parteggiano perchè in fondo è simpatico, perché tutti gli danno contro, perchè c'è per forza un complotto. E lo stesso dicasi per la narrazione renziana. Cosa ha da perdere Renzi nel personalizzare lo scontro? Berlusconi ha forse perso qualcosa?
    Alberto Garbato

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    1. D'accordo su tutto, anche sul presentimento.

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    2. Anch'io. E' come quando sta per arrivarti una colica.

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  8. E' vero, si stava meglio quando c'era Lui.

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