domenica 15 maggio 2016

«Invertire la tendenza»


Sul rapporto tra sviluppo economico e crescita demografica si è detto di tutto e il contrario di tutto, ma è fuor di dubbio che da almeno un secolo a questa parte continuino a nascere più bambini proprio dove più si muore di fame; fuor di dubbio è che nei paesi a più alto reddito pro capite siano proprio le famiglie più povere ad avere il maggior numero di figli; fuor di dubbio è che il calo della natalità sia un dato costante in tutti i paesi economicamente emergenti, che da sommersi figliavano assai più.
Troppo poco per affermare che lo sviluppo economico deprima la crescita demografica, troppo poco perfino per mettere definitivamente a tacere chi vorrebbe sia indiscutibile che invece la stimoli, ma pensare che un bonus di 160 euro per il primo figlio, e di 240 per il secondo, possa «invertire la tendenza» del calo della natalità, costante ormai da decenni qui in Italia, non è follia? Cifre che a stento coprono la spesa per quattro mesi di pannolini, ma Beatrice Lorenzin è convinta che «rappresentino un sostegno serio» a scongiurare quella che definisce «unapocalisse» (la Repubblica, 15.5.2016).
Degna rappresentante di questo governo, non a caso 160 e 240 sono multipli di 80, il numero magico col quale Matteo Renzi è solito ipnotizzare i polli.


Aggiornamento Pare non se ne faccia nulla, non c’è copertura finanziaria per scongiurare lapocalisse.

12 commenti:

  1. In effetti l'intervento è un palliativo inutile, così come mediamente mi sembra stiano diventando inutili gli italioti.

    caino

    RispondiElimina
  2. "sostegno serio" finanziato anche con soldi di chi non approva per niente questo tipo di politiche, come accade sempre del resto.

    RispondiElimina
  3. Ma fossero anche 1600, 16000 o 160000, c'è davvero bisogno di essere in tanti? Fino alla metà del secolo scorso forse sì, in genere le guerre le vincevano gli eserciti più grossi. Adesso direi proprio di no, fossimo in venti milioni in Italia si starebbe da dio.
    E' il tabù più forte ancora radicato nell'umanità, i genetisti post evoluzionisti possono anche spiegarci il perché in maniera esaustiva ma cazzo, abbiamo un cervello evoluto. Forse.

    RispondiElimina
  4. Dici che il numero 80 nasconde significati esoterici? Magari legati alla massoneria... l'infinito rovesciato (sulla questione demografica dico che ci deve essere da qualche parte un limite critico per cui, superato un tot, aggiungere popolazione è deleterio, ma è un'ipotesi).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma no, è che si tratta di un numero che illude. Faccio un esempio. Metti che nel portafogli tu abbia solo 80 euro e io ti chieda: "Quanta grana hai?". Tu mi rispondi: "Ne ho 80". E io capisco: "Ne ho tanta".

      Elimina
    2. Ne ho tanta. Castaldi, capisce perché ci mancava?

      Elimina
    3. Se così fosse, il trucco funzionerebbe solo nel Centro-Sud, a causa del raddoppiamento fono-sintattico che fa dire (e sentire) "ne ho ttanta".

      Elimina
    4. E la cogeminazione?

      Elimina
  5. (forse non tutti sanno che...) Qui in Irlanda e' di 140 euro al mese a figlio, per i primi 16 anni, 18 se va ancora a scuola, senza limiti di reddito. Poi, certo, i nido costano tra gli 800 e i 1000 euro al mese e non esiste materna (quindi paghi fino a che non vanno a scuola, che pero' inizia a 4 anni).

    RispondiElimina
  6. Una politica seria per incrementare la natalità, al di là di condividerne le finalità o meno, non può di sicuro passare da un regalino una tantum.
    Bisognerebbe ragionare sui servizi di base, come gli asili nido, indispensabili visto che adesso e in futuro ci saranno sempre più nonni non pensionati, sulla riduzione dell'IRPEF (non sono aggiornato ma mi risulta che in Francia qualche anno fa subiva una forte riduzione per il primo figlio e una ulteriore quasi totale per il secondo), sui costi delle varie fasi della crescita dei figli (i libri di testo per un ragazzo che inizia le medie costano più di 300 euro - scuola dell'obbligo!).
    D'altronde sono cose che tutte le forze politiche che si definiscono "cattoliche" e paladine della famiglia tradizionale chiedono da anni, riempiendo le piazze e con estenuanti battaglie parlamentari, o sbaglio?

    RispondiElimina
  7. Meno siamo,meglio stiamo. Poca popolazione sul un territorio relativamente piccolo come l'Italia garantisce una migliore distribuzione delle risorse e sicuramente lavoro per tutti quanti.
    Sta' smania di far prole a tutti i costi è tipica dei popoli arretrati culturalmente ed economicamente. Non capiscono i trogloditi dei paesi arabi o dell'India o delle Filippine o della Cina o dell'Africa che più fanno figli più pongono i presupposti di fame e guerre. Abbiamo notato che trombano come ricci anche negli accampamenti dei rifugiati o sotto le bombe nei teatri di guerra. Non vedo perchè noi Italiani ed europei in genere dobbiamo imitare questi sconsiderati privi di una visione d'insieme dei problemi del Pianeta Terra che ha risorse limitate. Il bonus bebè rappresenta l'ennesima stronzata di un ministro incompetente che vuole farsi un nome o passare alla storia per una cagata. Eppoi si tratta sempre di pubblicità per un governo che fa acqua da tutte le parti : non sanno più come fare per reperire voti dato che alle prossime elezioni saranno tutti trombati !
    max

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma perchè il potere vuole che il mondo figli molto. Tanti poveri stronzi, soprattutto poveri, anzi, forse soprattutto stronzi, a fare a gara a ribasso alla conquista di quel tozzo di pane che i padroni ti concedono. Sterminati eserciti di soldati, di operai, di fedeli, di consumatori, di schiavi. Gratis.

      Elimina