martedì 10 giugno 2014

Fiumi di parole

Dopodomani fanno tre mesi esatti dalla conferenza stampa nella quale Matteo Renzi annunciò cosa avrebbe fatto il suo governo nei primi tre mesi e poi entro la fine di giugno e quella di luglio. Presto ancora, per chi gli ha creduto, cagarsi in mano e prendersi a schiaffi, però io comincerei a prepararmi: mancano ancora due giorni, infatti, perché il Parlamento vari la nuova legge elettorale, due giorni perché passi la riforma del Senato e del Titolo V della Costituzione, una ventina di giorni per avere un altro fisco, un’altra giustizia e un’altra pubblica amministrazione, sei o sette settimane ancora perché lo Stato paghi i 68 miliardi di euro che deve ai suoi creditori, perché altri 10 vengano messi a disposizione per l’accesso al credito delle aziende in difficoltà e altri 3,5 stanziati per il piano di edilizia scolastica. Il già fatto? L’abolizione del Cnel, le 100 auto blu messe all’asta, gli 80 euro che gli sono valsi il 40,8% alle Europee. L’annunciato taglio dell’Irap? Doveva essere del 10%, è stato rimodulato al 5%. Cos’altro? 


8 commenti:

  1. Beh, ma per quale motivo astruso un politico dovrebbe preoccuparsi di mantenere le promesse?
    Da quando l'elettorato italiano si preoccupa di verificare se le stesse sono state mantenute?
    Non mi faccia il disfattista!

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    1. La memoria dell'elettore italiano medio dura quattro o cinque giorni, al massimo.
      Se non ci sono partite di calcio in mezzo.

      Saluti,
      massimo

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    2. Non si preoccupa da quando non succede nulla dopo che non sono state mantenute. Dopo l'eterno masochismo e il parlarsi addosso tutti al bar.

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  2. Ma sei sicuro che il CNEL è stato abolito? Come farà Della Vedova senza stipendio?

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  3. E comunque siete tutti rosiconi.

    Saluti,
    massimo

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  4. Non mi risulta che il CNEL sia stato abolito.

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  5. Ma è più credibile Renzi o la Spinelli? Zagreo

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  6. Non c'erano anche le civil partnership come in Inghilterra ma di tipo tedesco (spazio per battute sulla Seconda Guerra Mondiale) per i gay, con possibilità di adottare i figli del compagno se ci sono ma certo non gli diamo i bambini veri in adozione?

    Ah, no, non sono 40 bambini neri che fanno tanto colore per le belle famiglie italiane di buon cuore.

    E ricordiamo Bersani: "qualcosa per i gay che i figli li hanno già, ma adozione e procreazione assistita no." Traduzione, un molto di sinistra "se hai i soldi per la Svizzera, chiudiamo un occhio; se no, cazzi tuoi."

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