giovedì 18 giugno 2015

Una grande Chiesa che passa da Che Guevara e arriva fino a Madre Teresa / 1

Non una virgola fa la differenza tra il testo dellenciclica Laudato si che oggi è stata ufficialmente presentata in Vaticano e quello che qualche giorno fa lEspresso ha divulgato come «bozza» (*), dunque possiamo rompere ogni indugio e dar corpo alle impressioni che avevamo trattenuto per doverosa riserva: si tratta di un azzardo che potrebbe costare assai caro alla Santa Sede, perché una cosa è il necessario riposizionamento geopolitico in un mondo che da decenni non regge più sugli equilibri di un tempo, ma unaltra è dargli un manifesto che in buona sostanza, come vedremo, si assume i rischi di dichiarare incontrovertibile la rottura dell’intesa che, pur tra occasionali momenti di tensione, fin era sempre stata solida tra Capitale e Chiesa, anche quando l’incalzare delle istanze che si levavano dai meno abbienti costringevano la Santa Sede a pretendere che più abbienti mostrassero un volto compassionevole.
Si potrà a lungo discettare su quanto questa mossa potesse considerarsi obbligata a fronte del collasso demografico e della ingravescente secolarizzazione che affliggono il mondo occidentale, rendendo il cattolicesimo sempre più debole dove prima era fortissimo, per fargli trovare qualche vigore in Africa, in Asia e in Sudamerica, ma sta di fatto che essa è estremamente impegnativa per i pontificati a venire, soprattutto per il taglio che si è deciso di dare alla denuncia di un sistema che fin qui ha dimostrato di sapersi perpetuare di ristrutturazione in ristrutturazione, perpetuando – certo – le sue ingiustizie strutturali, ma riuscendo comunque a sventare la profezia di una sua ineluttabile implosione. Perciò potremmo dire che la denuncia che Bergoglio scaglia contro il mondo così com’è pecca dell’ingenuità e della retorica che Marx rimproverava agli utopisti. E non è tutto, perché sugli strumenti che dovrebbero trasformarlo in come dovrebb’essere non riesce a spiaccicare nulla che non sia l’ormai datata esortazione di Leone XIII, da un lato a temperare l’egoismo, dall’altro a rifuggire da soluzioni violente.
Nulla di più cretino che definire socialista questa enciclica: non lo è nel metodo dell’analisi, né nel merito del progetto che sarebbe alternativo. Sono i toni che rendono Laudato si’ un’enciclica inaudita, ma la ricetta non si discosta da quella della Centesimus annus. In più, gronda di ammicchi, di tic, di luoghi comuni, di vulgate fortunate ma che non hanno mai trovato saldo fondamento, addirittura di qualche franca bestialità.

[segue]

(*) In realtà, qualche differenza c’è, ma attiene esclusivamente a dettagli formali.

8 commenti:

  1. scusi, Malvino, lo so che è off topic ma è un po' di tempo che volevo chiederle cosa ne pensa di Simone Weil e del suo "Manifesto per l' abolizione dei partiti politici". Grazie.

    RispondiElimina
  2. La trovo insopportabile. Quel manifesto, poi, è tra le cose più cretine mai scritte nel Novecento.

    RispondiElimina
  3. Gaspare, non sfottere

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non stavo sfottendo. Io mi riconosco totalmente in quel testo. Si deve pur fare uno sforzo per capire concettualmente l' apparente follia in cui è immersa da sempre la politica, individuare una o più cause prime di questa follia. Non capisco che senso abbia ripetere all' infinito che fa schifo.

      Elimina
  4. Ma come, m'hai rubato il titolo rubato a Jovanotti. Comunque scontato sto papa.

    RispondiElimina
  5. Non avendo letto l'enciclica parlo per sentito dire e probabilmente scrivero' una cazzata.
    Non mi stupisce che questo papa indirizzi il suo messaggio alla caotica galassia alteromondialista con le sue propaggini ecologiste, pauperiste, luddiste e anticapitaliste. Con la chiesa hanno tanto in comune: la bontà delle intenzioni, almeno quelle manifeste, l'inconsistenza delle soluzioni e la propensione al fanatismo.
    Insomma anche la piralide é una creatura divina e ha diritto di vivere, quindi tenetevi i figli con la spina bifida é dio che l'ha voluto oppure dovevate mangiare più yogurt bio.

    RispondiElimina
  6. Alla fine dell'enciclica c'è una preghiera per chi crede genericamente "in un Dio creatore onnipotente", e una per i cristiani. Ma da quanto in qua le CC ha preghiere generiche?

    RispondiElimina