giovedì 24 dicembre 2020

Lettera aperta

 

[Difficilmente su queste pagine parlo da medico, ma oggi vorrei fare uneccezione per dire quanto segue al dottor Luca Lorini, primario di non so cosa in quel di Bergamo, in forma di lettera aperta.]


Gentile collega, nel corso di una puntata di Che tempo che fa (Raitre) lho sentita affermare testualmente: «Non vuoi vaccinarti? Ok. Ma se ho un posto libero in reparto, lo do a chi crede nel vaccino». Ora, sorvolando sul fatto che i posti in reparto non sono di sua proprietà, e che dunque lei non può disporne a suo piacimento, non le sembra di merda la logica che informa la sua affermazione? In un reparto di oncologia polmonare dovrebbero essere ricoverati solo i non fumatori? Se al momento dellincidente il motociclista non indossava i casco e lautomobilista non aveva la cintura allacciata, dovremmo negar loro un posto in terapia intensiva? Dovremmo dare assistenza solo ai diabetici che non sgarrano con la dieta? Provi a darmi una valutazione deontologica del diabetologo che al paziente con un piede in gangrena dica: «Eh, sì, andrebbe amputato, ma non se ne fa nulla: sappiamo che lei mangia cioccolatini». Bene, io non so chi labbia messa a dirigere il reparto di cui è primario, ma la prego di inoltrargli metà del disprezzo che qui riservo a lei, patetico e ridicolo ancorché efferato moralistucolo dei miei stivali.


8 commenti:

  1. Tralasciando il fatto che in teoria chi crede nel vaccino conseguentemente lo fa, e si suppone che non dovrebbe ammalarsi di covid...

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  2. ma che razza di discriminazioni, al limite, se tutto dovesse crollare, si escludino i vecchi, ma sempre in base alla loro disponibilità economica, perchè, grazie a dio ancora c'è chi può arrivare alla sua suite ospedaliera in eliambulanza.
    Anche noi metalmeccanici stavamo molto meglio al tempo delle casse mutue, anche se la nostra, inam, era la più poverella, però poi LORO ce ne privarono

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  3. Per quello che conta, condivido totalmente. In particolare le ultime cinque parole.

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  4. In questi ultimi mesi ho trovato spesso le posizioni di Malvino poco comprensibili, ma qui sono dovuti 92 minuti di applausi. E imbarazzo palpabile per i fenomeni alla Tosa che rilanciano certe spacconate in rete.
    GF

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  5. Quella di Lorini è stata sicuramente una provocazione.
    Per coerenza, però, il No vax di turno dovrebbe restare a casa e curarsi con una spremuta di limone, amuchina e zenzero.

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    1. Sia benedetto il sacro furgoncino frigorifero col sacro vaccino.
      Alla cittadinanza si fa dovere di seguirne adorante il sacro peregrinare dal Brennero allo Spallanzani, trasmesso a reti unificate.
      D'ora innanzi, al fine di poter uscire di casa, oltre all'autocertificazione si richiederà il superamento di un esame da parte delle forze dell'ordine; syllabus: colore, marca, modello, numero di targa, aree di servizio dove abbia sostato.

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    2. Ah, ma perchè, sempre per coerenza, non facciamo pure, chessò, che chiunque si sia espresso a favore dell'intervento in Libia ora fa a cambio di posto con un libico a caso?, avrei anche una mezza idea sul ristoro da destinare a chi ha detto che i poveri in realtà sono solo degli sfaticati (perchè nella vita basta impegnarsi e si può raggiungere qualsiasi obiettivo, e variazioni sul tema).

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  6. Se avesse detto che chi non vuole fare la vaccinazione gratuita verrà sicuramente curato ma dovrà pagarsi le spese, sarebbe stato accettabile.

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