Ho
passato un intero pomeriggio a rileggere cosa scrivevo quarant’anni fa o giù di
lì, era una vita che non ci ritornavo, e molto l’avevo completamente rimosso.
Assai sgradevole la sensazione di scoprire un quadernetto di poesie dedicate – ho
stentato a crederci – a Julius Evola.
Tutti in gioventù abbiamo fatto cazzate.
RispondiElimina6iorgio
Non mi pare tuttavia Lei stia negando d'averlo scritto: dunque si consoli, Lei tiene botta molto meglio d'altri.
RispondiEliminaStia bene, un caro saluto.
Ghino La Ganga
Ognuno penserà, dirà e scriverà il proprio, per me era assolutamente da leggere. (Le sue poesie non saprei... ). Noto, e la precorro nella nevrosi purtroppo in più giovane età, che in atto un pieno revisionismo storico: da suo padre a Evola. Zagreo
RispondiEliminaMa era buona o cattiva poesia?
RispondiEliminaPer essere di moda adesso dovrebbe pubblicare un post con scritto "Non ho mai scritto di aver dedicato un quadernetto di poesie a Julius Evola."
RispondiElimina"Ahi ahi ahi, quando si comincia a riprendere l'album di famiglia senescenza incipit !
RispondiEliminaSì, ma dopo un pò di tempo passa.
Domanda psicoanalitica: perché ce lo racconta?
RispondiEliminaPerché questo è un diario.
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