lunedì 24 febbraio 2014

Si fidino, siore e siori, si fidino!



13 commenti:

  1. Mi perdoni, ma questo post è un po' sottotono. Più adatto al mio blog scanzonato che al suo.
    Lei di solito è assai più ricercato nel sedurre il lettore con insolite chiavi di lettura, simili per composizione al menù d'un grande chef, dove l'apoteosi del piacere deriva maggiormente dall'inaspettata scoperta dell'ingrediente esotico o dall'abbinamento inusuale piuttosto che dal cibo in sé.
    Capisco l'impeto d'uno sfogo estemporaneo, ma non si faccia coinvolgere, costringendosi a scendere al loro livello.
    LB

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    1. Peraltro neanche originale, il riferimento ad "Amici miei" l'ha escogitato Scanzi. Detto ciò, mi pare assolutamente centrato, siamo davvero alla supercazzola.

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    2. Anche io non ho mai mandato giù Paolo e Francesca messi dov'erano.
      (P.S.: si vede anche che conosce/i Malvino da molto poco)

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  2. @-->Paolo De Gregorio

    Intendevo dire che il dott. Castaldi ci ha abituati a stoccate alla Edmond Rostand, di quelle che tolgono il fiato, come un diretto allo sterno, lasciando la vittima senza possibilità di replica; altre volte, le sue uscite sono del tutto "politically incorrect" (ricordo ancora la foto "zoofila" che gli provocò le ire funeste e gli strali di mezzo popolo dei blog) . La vignetta qui sopra è un po' troppo scontata per il suo livello. Quasi da Bagaglino. Soprattutto il titolo del post.
    Ciò non significa che non ne condivida appieno il senso e, soprattutto, che ciascuno a casa sua faccia quello che più gli pare e piace.

    LB

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    1. Ironizzavo sul fatto che un lettore tentasse di indicare a Malvino ciò che fosse più "consono" al suo blog. Se già in generale è pretesa ardita, figuriamoci per Malvino che più e più volte ha chiarito il concetto che questa è casa sua e che l'ultima cosa che gli interessa è scrivere in funzione del lettore. Inoltre di queste sortite "vignettistiche" ne ha fatte tantissime in passato, da cui il mio "si vede che non lo segue da tanto". Ciò non toglie che si sia liberi di dire "non mi piace", ma io mi ero soffermato solo sulla pretesa di associare al giudizio un consiglio di indirizzo.

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    2. @-->Paolo De Gregorio

      Tutti mi chiamano 'Joe Temerario'.

      LB

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  3. In realtà m'è piaciuto molto quando ha parlato di accountability e ha promesso che la faccia è la sua.
    Dopo decenni di colpe ai magistrati comunisti, agli alleati riottosi, agli elettori che non capiscono un tubo, mi pare un passo avanti.
    Poi se tra sei mesi cambierà registro e incolperà Topo Gigio o la Madonna come fanno tutti, vabbè, è con scappellamento a destra.

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    1. Il punto è che dichiarare che in caso di sconfitta la colpa sarà tua contiene due falle di base.
      La prima è che se ti lanci in un programma così ambizioso, come motore (se si esclude la stupidità) puoi solo avere la certezza di disporre di contesto+modalità necessarie per alzare così tanto le aspettative.
      Hai il diritto di non svelarli, di tenerti gli assi nella manica, di giocare con l'attesa, quello che vuoi, ma tu devi sapere di disporre di ciò che serve per alzare così tanto l'asticella abbassando contemporaneamente così tanto il tempo che ti dai per.
      E allora se è così tu devi essere l'unico certo di realizzarle e quindi l'unico privo della base di dubbio che agli altri al contrario è concessa.
      E allora perché metti le mani avanti circa l'eventuale insuccesso?
      Cautela?
      Quando annunci un programma così la cautela non sai nemmeno dove stia di casa.
      E qui entra la seconda falla: se l'esporsi alla colpa è scelta dettata dal margine di dubbio, è perché si è consapevoli che ci sia margine di errore.
      Ma allora perché non tenere l'asticella più bassa e puntare alla possibilità di promettere con voce e sguardo di chi è certo di farcela, unico esito possibile per rendere realistico il progetto successivo?

      Insomma, annunci come quelli che ha fatto sono collocati direttamente nel mondo della fantasia o dell'abilità fuori dal comune e sia nel primo che nel secondo caso ci si trova in un'area della fiducia, verso sé stessi prima di tutto, e della consapevolezza nella quale il dubbio che la realtà abbia il sopravvento non ha dimora.

      Prometti di trovare 100 miliardi in sei mesi e chiudi dicendo "Se non ci riesco sarà colpa mia"?
      E grazie al ca**o, di chi dovrebbe essere?
      Ma la colpa non sarà di non averli trovati bensì di averli annunciati.
      E perché quella responsabilità abbia il suo volto non serve il suo permesso, non è necessario che si autoimmoli autorizzandoci a dare il suo nome all'eventuale fallimento.
      Perché anche se sembra un'espressioni di umiltà, in realtà quel passaggio è uno dei segnali più potenti di quel paternalismo pastorale del quale quella scuola lì è impregnata.
      Vi dico cosa dovete fare, vi autorizzo a dare il mio nome all'errore nel caso lo commettessi.
      in entrambi i casi ti si posiziona sopra dandoti un indirizzo.
      Beh non serve indirizzo né permesso, se non trova 100 miliardi in sei mesi è l'intelligenza che "ci" porterà ad attribuirglielo, non il suo permesso.
      Esattamente la stessa intelligenza che quando berlusconi non riuscì a sconfiggere il cancro in tre anni "ci" portò a non attriburine la responsabilità ai magistrati.
      Perché, ed è qui che Renzi mostra la sua matrice berlusconiana, così come non pensiamo che il non realizzato berlusconiano sia colpa dei magistrati e dei comunisti, non abbiamo bisogno che Renzi ci dica che la colpa sarà sua in caso di non realizzato.
      Lo sappiamo già, lo sapevamo con quello prima e lo sappiamo ugualmente con lui e se lui ci parla come se non lo sapessimo dimostra di considerarci dotati di matrice mentale berlusconiana o di rivolgersi a loro.
      Che quello prima annunciasse miracoli promettendo il successo e questo annunci miracoli esponendosi all'eventuale insuccesso non sposta il punto, che è la richiesta della fiducia incondizionata sulla base di una fede nell'uomo del "fate fare a me".
      Solo che lui è pure peggio, perché almeno quello di prima quando prometteva i miracoli la fiducia te la chiedeva garantendoti che ce l'avrebbe fatta, che è il minimo che ci si aspetta da uno che annuncia di trasformare il ferro in oro quando nessuno glie l'aveva chiesto.
      Sono le proverbiali due facce della stessa medaglia.

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    2. In realtà, il passaggio sulla colpa è forse l'unico passaggio apprezzabile. Il governo Berlusconi-Bossi ha portato il paese al tracollo economico, ricordo che stavamo per finire in default, ovvero lo Stato non avrebbe pagato più stipendi e pensioni, ha aumentato a dismisura la spesa, ha fatto schizzare il rapporto debito/pil, non ha avuto una politica industriale e via via la corte costituzionale sta bocciando le leggi che ha emanato (ultima la Fini-Giovanardi) ma ci sarebbe da parlare a lungo della Bossi-Fini, dei lodi ecc. Insomma, con la più grande maggioranza mai vista quel governo ha sfasciato il paese. Eppure a sentirli, non si assumono nessuna responabilità.
      Io non ho molta stima di Renzi, ho votato Bersani e Cuperlo, ma da quello che si intuisce Renzi ha intenzione di abbassare le tasse sul lavoro, il che darebbe ossigeno alle aziende e quindi ai salari, in più il ministro dell'economia e quello della giustizia sono di nomina dalemiana e bersaniana. Stiamo a vedere. Sicuramente non si tratta di un governo rose e fiori, ormai è chiarissima la democristianizzazione del Pd ma è una scelta degli elettori che hanno rigettato il più a sinistra di tutti, Bersani, preferendo i populismi di destra (Berlusconi) ed estrema destra (Grillo).
      Se finalmente qualcuno si prende le sue responsabilità può essere solo un bene. Il fatto è che ci credo poco...

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    3. Io sono pronto a scommettere che se non riuscirà in uno qualsiasi degli obiettivi si rimangerà pure questa assunzione preventiva di colpa.
      D'altronde si è già smentito da solo ancora prima di andare al governo, anzi, è andato al governo smentendo le sue parole di dieci giorni prima, cosa vuole che sia trovare un capro espiatorio al primo mezzo fallimento?

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    4. "Beh non serve indirizzo né permesso, se non trova 100 miliardi in sei mesi è l'intelligenza che "ci" porterà ad attribuirglielo, non il suo permesso.
      Esattamente la stessa intelligenza che quando berlusconi non riuscì a sconfiggere il cancro in tre anni "ci" portò a non attriburine la responsabilità ai magistrati.
      Perché, ed è qui che Renzi mostra la sua matrice berlusconiana, così come non pensiamo che il non realizzato berlusconiano sia colpa dei magistrati e dei comunisti, non abbiamo bisogno che Renzi ci dica che la colpa sarà sua in caso di non realizzato."

      lo sappiamo io, lei e qualcun altro. Le assicuro che qualche milioncino di Italiani da' la colpa ai magistrati cattivi che non l'han fatto lavorare.

      Poi non le sembra di esagerare? L'assunzione di responsabilità è come lo 'scusi'. Quando un tizio mi schiaccia un piede per strada e mi dice 'scusi, non l'ho fatto apposta' è una forma di assunzione di responsabilità , non ho mai pensato che il soggetto in questione vada in giro per le vie pestando piedi ai passanti volontariamente. Però mi fa piacere che si scusi e ribadisca la colposità del gesto.

      Qui MR s'è assunto certe responsabilità. Ha tenuto l'assicella troppo alta? Lo penso pure io. Ma non essendo grillino manicheo, sarò felice se ne troverà 50 di quei 100 miliardi, pensando che ha fatto più lui che tutti gli altri prima.
      Ok, personalmente credo che non combinerà un tubo, però è altro discorso.

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  4. esaustiva, perfetta, erudita e acuta quanto merita tenuto conto di Matteo 7, 6.

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  5. Se nel caso l'eugenetica abbia un senso, più che il Cavaliere i boyscouts e Ciriaco hanno la responsabilità di una qual formazione del soggetto (dal 'siate pronti ' in pantaloni corti a Lidia Menapace). Del primo ha assimilato la furbizia catodica di cui
    sa valutarne i risultati più che certi: l'asticella può stare comunque alta, è la mangiatoia che si deve abbassare.
    Sono però dettagli che non interessano a molti e soprattutto non comprensibili da chi non abbia mai assistito alle Tribune di Jader Jacobelli. Più che alle fiabe d'entropia interne, sarà interessante vederlo all'opera con la sig.ra Merkel e i filantropi di Blackrock.

    leo

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