venerdì 18 aprile 2014

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14 commenti:

  1. Però lo fa pubblicamente.

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  2. Può capitare di scambiare un pensiero banale per una battuta geniale. L'errore esiziale a quel punto è scriverlo. Su twitter poi...
    Marco Antognozzi

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    1. Stavo per darti una risposta, sai?

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    2. Beh insomma, non è che poi devi mandargli un selfie con la tua scheda elettorale dal seggio...

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  3. Secondo questa logica e considerando che ogni anno c'è almeno una qualche elezione se non più di una, qualunque governante che riducesse le tasse in una qualunque maniera si starebbe solo comprando voti.
    Non mi pare che regga granché.

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    1. Renzi non sta riducendo le tasse, sta regalando un pacco di pasta e una scatola di pelati prima delle elezioni, come faceva il comandante Achille Lauro.

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    2. Differentemente da altri però il pacco di pasta è permanente e soprattutto coperto con qualcosa di diverso da 'tagli agli sprechi' e 'lotta all'evasione'.

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    3. Concordo. E' proprio questo che non riesco a capire: come fa la gente - dopo il suo amplesso con Berlusconi, dopo il loro italicum padulum, dopo il nulla e il marcio della sua compagine governativa, dopo la sua scombicchierata proposta di riforma costituzionale, dopo la sua finta abolizione di province e Senato, dopo la sua legge sul voto di scambio, dopo le sue nomine, dopo .... - a non accorgersi ancora che il preteso rottamatore Renzi è più vecchio restauratore del più vecchio vecchiume della vecchia politichetta italiana?
      Certo, lui e ciò che lui rappresenta non si limitano alle distribuzioni di pacchi pre-elettorali (magari lo facessero!), ma direi comunque che sì, qua si rischia davvero una regressione della politica agli infimi, antichi ed abusati livelli lauro-covellici, mentre i più - ripeto, chissà dove, chissà per quale cazzo di motivo - continuano a vedere il nuovo che avanza.

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    4. Se non sbaglio, Achille Lauro regalava una scarpa, se destra o sinistra non ha importanza, promettendo l'altra a vittoria ottenuta. O, forse, quello delle scarpe era Getulio Vargas e io mi confondo.

      LB

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    5. Infatti: è coperto con delle una tantum e soprattutto con tasse aumentate da altre parti (risparmio). Quindi no, non sta riducendo le tasse: le sta spostando. Facile, e inutile

      MrY

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    6. Quello delle scarpe era Achille Lauro - http://www.agenziaradicale.com/index.php/editoriale-e-commenti/1183-le-scarpe-spaiate-di-achille-lauro
      Ne ha parlato anche Grillo poco tempo fa: http://www.beppegrillo.it/m/2014/03/le_scarpe_di_achille_lauro_e_le_balle_di_renzie.html

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  4. Probabilmente la differenza sta nel fatto che i 20 euro di differenza tra quelli che paga Renzi e quelli della Camorra, sono la quota che va a saziare la coscienza di chi nel secondo caso avrebbe venduto il voto a dei tizi che nella migliore delle ipotesi ti minacciano di morte, nella peggiore te la provocano.

    Quel tweet lì l'avrebbe potuto scrivere un Giarrusso, un Adinolfi o un Di Pietro qualsiasi e invece l'ha scritto Malvino.
    Ha ragione Grillo a dire che l'Armageddon è prossimo.

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  5. @Stefano:
    "Differentemente da altri però il pacco di pasta è permanente e soprattutto coperto con qualcosa di diverso da 'tagli agli sprechi' e 'lotta all'evasione'".
    Ne siamo sicuri?
    A leggere quanto oggi pubblica il blog di Grillo non si direbbe.
    Per esempio, si legge che il comma 2 dell’art. 1 del decreto, recita: “Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano per il solo periodo d’imposta 2014. A decorrere dal 1°gennaio 2015, si applicano le disposizioni dell’art.13 del testo unico dell’imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, nel testo vigente anteriormente alle modifiche di cui al comma 1 del presente articolo.”
    Capito? Non è Grillo che lo dice, è il comma 2, e al comma 2 bisogna credere!

    Ma non basta: oggi sul blog di Grillo c'è un altro comma che 'parla', e dice qualcosa di decisamente allarmante: Si tratta del comma 430 della legge 147/2013. Eccolo: “Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare entro il 15 gennaio 2015, […] sono disposte variazioni delle aliquote di imposta e riduzioni della misura delle agevolazioni e delle detrazioni vigenti tali da assicurare maggiori entrate pari a 3.000 milioni di euro per l'anno 2015, 7.000 milioni di euro per l'anno 2016 e 10.000 milioni di euro a decorrere dal 2017."
    Una specie di 'clausola di salvaguardia', già predisposta contro di noi, che scatterà nel 2015.
    E non lo dice Grillo, lo dice il comma 430 della legge 147/ 2013, e noi al comma 430 dobbiamo credere!
    Così come dobbiamo credere alla 'preoccupazione' espressa dalla Corte dei Conti nella sua relazione.
    http://www.beppegrillo.it/2014/04/renzie_figlioditroika.html
    Peggio che compravendita di voti.
    Dopo il 25 maggio sarà un bagno di sangue.

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  6. Non sono renziano, né grillino e né tantomeno berlusconiano, anzi non sono proprio niente e sto bene così.
    Tuttavia conosco a sufficienza quel mondo, per sapere che le cose di cui parla Annamaria spesso succedono a causa dell'assoluta ignoranza e impreparazione dei politici sulle materie che affrontano e che dovrebbero ben conoscere prima di metterci il naso, nonché conseguentemente per il loro essere totalmente succubi degli alti burocrati di Stato (nello specifico, leggi Befera).
    Con ciò, non voglio assolutamente giustificare nessuno e tanto meno sovvertire il noto brocardo per cui "ignorantia non excusat", in generale.

    LB

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