mercoledì 9 aprile 2014

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È la prima pagina de Il Foglio di martedì 14 giugno 2005, quella che festeggiava il mancato raggiungimento del quorum ai referendum sulla legge 40. Dopo 3221 giorni di stagionatura, e alcune sentenze della Corte Costituzionale, ha finalmente raggiunto la giusta morbidezza per pulircisi il culo.   


10 commenti:

  1. ci sarebbe da festeggiare, se non fosse per il fatto che ci è voluta l'enormità di 3200 giorni di sofferenze e umiliazioni.

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  2. L'Italia è una repubblica fondata sulla magistratura. Bene o male.

    A proposito, secondo il titolo in prima pagina su "Il Tirreno", il tribunale di Grosseto avrebbe imposto la registrazione di un matrimonio gay avvenuto a New York; forse, dallo stesso editore, troverà altri succedanei della carta igienica?

    Saluti

    Francesco Martucci

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  3. Beh, resta comunque una popolazione sciagurata che non si mosse per il referendum del 2005. Ed egoista, dacchè i colpi a quell'assurda legge sono arrivati solo per iniziative giudiziarie dei pochi che han preferito spender soldi in cause, anziché recarsi direttamente all'estero.
    Stia bene.
    Ghino La Ganga

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  4. ricordo il 2005. Ero presidente di seggio in un piccolo paese della Brianza. Dopo la santa messa domenicale, il prete si piazzò davanti alla sede elettorale, la scuola elementare, per controllare i fedeli o presunti tali che avrebbero osato sfidare l'anatema della CEI.
    Sentitamente ringrazio il mio segretario di allora, che mi risparmiò almeno vent'anni per omicidio volontario, dissuadendomi dall'uscire con un badile in mano.

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  5. Le persone semplici possono forse domandarsi come mai la stessa Corte dichiarò inammissibile il quesito referendario che voleva abrogare l'intera legge.

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    1. Osservazione pertinente, anche se il post voleva dare del galantuomo più al Tempo che alla Corte, che d'altronde, anche in questa occasione, si è espressa a maggioranza e non all'unanimità. In quanto al punto sollevato, da due decenni è prevalente l'indirizzo a rigettare quesiti referendari che propongano l'abrogazione di una legge in toto: sulle ragioni di questo indirizzo è lecito avanzare ogni sospetto, compresi quelli maliziosi, ma la tesi ufficiale è l'horror vacui, come se una pessima legge fosse meglio che nessuna legge. D'altra parte, un rilievo di incostituzionalità coglie meglio un singolo articolo che una legge in toto.

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    2. Inutile sottolineare come la Costituzione preveda espressamente l'abrogazione totale di una legge, e come l'imperativo di evitare il "vuoto legislativo" non si trovi in nessun articolo della legge fondamentale, anche perché il vuoto non esiste. D'altra parte, quando si rigetta con la stessa motivazione un referendum per il ritorno al sistema elettorale preesistente, preferendo operare di taglia e cuci per costruire una nuova legge elettorale, il sospetto che la Corte voglia sostituirsi al legislatore è forte.

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    3. Ripeto: "lecito avanzare ogni sospetto, compresi quelli maliziosi". Legittimo, dunque, quello "che la Corte voglia sostituirsi al legislatore". Tentativo favorito dal legislatore, aggiungerei nel caso della legge 40/2004, perché è difficile trovare una legge scritta peggio. In quanto all'obiezione sollevata nel primo commento, che nel secondo viene argomentata sulla lettera della Carta, direi che siamo all'ennesimo paradosso delle aree in cui si sovrappongono poteri che dovrebbero mantenersi distinti: la Corte smantella pezzo dopo pezzo una legge che forse poteva essere abrogata da un referendum che l'avesse potuta mettere in discussione in toto. Ma ripeto: non penso di aver scritto "Viva la Corte Costituzionale!".

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    4. mah. Abrogare una legge in toto, a meno che non sia di una riga e del tipo "i negri vanno messi al rogo" è alquanto difficile, sotto il profilo costituzionale. Più facile prendersela con i singoli articoli.
      Detto questo, sarebbe il caso di scegliere meglio i nostri legislatori. Se per certificare una delinquente è necessaria una condanna in cassazione, al netto di un sacco di comportamenti inqualificabili, se per decretare che il legislatore tizio è un imbecille perchè fa leggi incostituzionali, se per chiudere una fabbrica che avvelena tutti è necessario un pm, non lamentiamoci che i magistrati siano in ogni dove e in ogni perchè. Quando si crea un vuoto di potere, questo vuoto viene riempito.

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  6. E' proprio vero Malvino, la vendetta è un piatto che si gusta freddo. :-)

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