Ho telefonato al vecchio e gli ho chiesto: “Ma quella cosa della scomunica a Fidel Castro era solo una voce che girava o davvero…?”. Lo interrogo sempre più raramente su faccende di questo genere, perché ormai ha 85 anni e a quell’età la memoria, si sa, smette d’essere fedele. Qui mio padre m’è sembrato non aver dubbi: “Ma quale voce? Ne parlarono tutti i giornali. Roncalli disse che Fidel sarebbe andato all’inferno”.
A quei tempi, nel 1962, era ancora nel Pci (sarebbe stato espulso qualche anno più tardi, per aver detto che a Praga s’era consumata una porcata) e da bravo militante si teneva aggiornatissimo sull’interno e sull’estero. Rammentavo una discussione piuttosto accesa tra i suoi amici, al tavolino di un bar – avrò avuto sette o otto anni, quindi sarà stato nel 1964 o nel 1965, certamente d’estate – e avevo nitido il ricordo di un tale che, obiettando alla vulgata del “papa buono”, proprio in relazione alla scomunica di Castro, diceva: “Giovanni XXIII e Pio XII, stessa merda!”.
Volevo una conferma a quanto mi era noto da più fonti e su cui non avevo avuto dubbi fino alla lettura di Rosso Malpelo: “Palla gigantesca!” (Avvenire, 2.2.2012). Gianni Gennari smentisce che papa Roncalli abbia mai scomunicato Fidel Castro. Passi che sia riportato da Wikipedia e da Raistoria, ma mio padre può essere in errore?
In realtà, non c’era neanche bisogno che Giovanni XXIII scomunicasse Fidel Castro: nel 1962 era ancora vigente il decreto del 1949 col quale Pio XII scomunicava i comunisti, tutti. Non sarebbe mai stato revocato formalmente, decadendo implicitamente – secondo non unanime interpretazione – solo nel 1983, col nuovo Codice di Diritto Canonico. Tuttavia innumerevoli fonti riportano la notizia di questa scomunica, e con concordanza di data (3 gennaio 1962). Qualcuna fa cenno pure alla promessa della pena eterna, che ho pensato fosse un di più aggiunto da mio padre, e che probabilmente non sarà stata fatta da Roncalli in persona, ma da qualche zelante al seguito. E allora – chi ha ragione?
Qualche anno fa, ci avrei perso del tempo.
è la prima volta che ti segnalo il mio link nei commenti, in genere non mi piace autosegnalarmi. nelle note c'è la conferma del tuo dubbio ma anche, credo, la soluzione. naturalmente il tutto manca del tuo brillante stile e soprattutto della tua impareggiabile ironia
RispondiEliminahttp://diciottobrumaio.blogspot.com/2012/02/quel-bischero-gesuita-di-fidel.html
Penso che la questione sia alquanto chiarita da questa notizia apparsa su Relazioni Internazionali 26, n. 1 (1962), p. 43:
RispondiEliminaCittà del Vaticano - Il primo ministro cubano Fidel Castro deve essere considerato scomunicato dalla Chiesa cattolica; tale è la dichiarazione fatta il 3 gennaio dall'arcivescovo D. Staffa, della Segreteria di Stato vaticana. L'arcivescovo ha messo in rilievo che la legge canonica commina automaticamente la scomunica a chiunque espella un vescovo e che ciò è quanto Castro ha fatto. Poichè normalmente la scomunica è proclamata dal pontefice, qualche osservatore è dell'avviso che Giovanni XXIII abbia finora evitato di fare tale annuncio per scongiurare un peggioramento dei rapporti tra la Chiesa cubana e il Governo di Castro. Peraltro il 2 gennaio è stato reso noto che il Governo dell'Avana ha nominato Luis Amado Bianco nuovo ambasciatore presso la Santa Sede, dopo una lunga vacanza.
Una conferma, con qualche dettaglio in più, viene da Hispanic American Report 15 (1962), p. 31:
Castro Excommunicated. The Right Reverend Monsignor Dino Staffa, a leading expert on canon law in the Vatican Secretariat, said that Castro and all Cuban officials who had impeded and imprisoned Roman Catholic bishops had incurred automatic excommunication. The Associated Press (AP) reported that Msgr. Staffa had made the announcement "in answer to questions." No formal statement had ever been made either by the Vatican or by Pope John XXIII on the subject of excommunication, although the Pope had publicly condemned the expulsion from Cuba in September 1961 of Auxiliary Bishop Eduardo Boza Masvidal and 135 priests (HAR, XIV: 790). The Vatican representative said that normally in such circumstances the Pope would make the announcement. Vatican sources considered that his reason for not doing so was probably that he wished to avoid any further strain in relations with Cuba. A spokesman for the Archdiocese of New York confirmed that excommunication could be incurred in two ways, either by Vatican announcement of formal action or automatically by violation of canon law. As the AP report did not say by whom Msgr. Staffa had been questioned, there appeared to be grounds for believing that the matter had been raised in an attempt to discredit the Cuban leader with both US and Latin American Catholics prior to the Eighth Meeting of Consultation of Foreign Ministers of the Organization of American States (OAS) at Punta del Este, Uruguay. Notwithstanding the excommunication, the Pope exchanged New Year's greetings with President Osvaldo Dorticós, and the Vatican accepted Cuba's new envoy, Luis Amado Blanco y Fernandez. This was the first time since 1960 that Cuba had had an envoy at the Vatican.
appunto, un nulla di fatto
RispondiEliminacuba espulse circa 600 preti e religiosi
resta da capire a quale titolo Dino Staffa, arcivescovo a quel tempo di Cesarea, avesse fatto, se le ha fatte, quelle diachiarazioni. Mi sono fatta l'idea che si tratti di una delle tante montature propagandistiche ordite in quegli anni e che il vaticano non aveva alcun interesse né a smentire né a precisare
Prime Minister Fidel Castro was excommunicated from the Roman Catholic Church today, along with other Cuban officials in Castro's Communist regime. "The punishment was automatic after the Cuban dictator launched his drive against the Catholic Church which he saw as one of the important obstacles in the way of his Communist-type program. Vatican canonists, who are reluctant to be quoted directly, point out that Premier-Castro has violated a long series of provisions of the Roman Catholic Code of Canon Law, any one of which have been sufficient to bar him from membership in the Catholic Church," explained The Chronicle Telegram on January 3, 1962.
Anche La Stampa del 4 gennaio 1962 riporta la dichiarazione "ufficiale" di Dino Staffa, definito membro "della Segreteria di Stato", circa la scomunica ipso facto.
RispondiEliminaQui c'è il link:
http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0009/articleid,0084_01_1962_0003_0009_16931485/
Volpi Questione importante è che il partito di governo di Cuba prese il nome di partido comunista de Cuba il 3 ottobre 1965, mentre prima si definiva socialista.Quindi fino a questa data non c'è stata scomunica automatica per comunismo per Castro e gli aderenti del suo partito.
RispondiEliminaVolpi Volevo segnalare il caso di Jessica Ahlquist, ragazza sedicenne che nel Rhodes island ha avuto il coraggio di fare causa , mettendosi contro buona parte della comunità cittadina, per far togliere una preghiera dal muro della sua scuola.Ha difeso le sue idee con un coraggio che manca alla grandissima maggioranza degli adulti
RispondiElimina