sabato 24 novembre 2012

Chiamate un’ambulanza


Volevo commentare un articolo che è apparso l’altrieri sul giornale della Cei (Il teologo sale sul disco volanteAvvenire, 22.11.2012) e nel quale le questioni teologiche poste dall’eventualità di una vita intelligente extraterrestre erano in gran parte eluse e per il resto affrontate con strabiliante superficialità. L’intenzione era quella di segnalare il penoso stato in cui versa la teologia cattolica, da tempo ridotta a mero esercizio di sofistica, ormai incapace di piegare la ragione alle mirabili tautologie dei suoi tempi d’oro, ma volevo tenermi sul leggero, così ho deciso di aprire il post con un cenno all’ufo avvistato da Roberto Formigoni nel cielo di Parigi: «Un mistico avrebbe ipotizzato altro…».
Lì, però, m’è venuto in mente che avevo già trattato l’argomento (Funes – Malvino, 12.11.2009) e così ho lasciato perdere. Avrei cestinato le due righe su Roberto Formigoni, se non fosse che tutto ciò che avevo letto a commento del suo tweet aveva – a buon motivo, ovviamente – il piglio ironico o quello sarcastico: nessuno che spendesse mezza parolina sul fatto che la prima ipotesi venuta ad un ciellino dinanzi a quell’evento fosse quella del disco volante, non dell’arcangelo Gabriele con la sua spada fiammeggiante in pugno. 
Poi è capitato che con una email Luca Massaro mi segnalasse il post nel quale Roberto Formigoni faceva il «bilancio» delle reazioni alla sua «iniziativa» che ha rivelato avesse «carattere volutamente ironico»: «La risposta della rete – ha scritto – è stata straordinaria: oltre 5000 tweets, con tantissimi retweets per oltre 1,6 milioni di visualizzazioni. La rete ha capito subito l’ironia e moltissime sono state le risposte di fantasia e simpatia. C’è stata la solita cinquantina di twittatori critici o sarcastici, ma la stessa ripresa della notizia da parte delle 20 principali testate giornalistiche online, per non dire della ripresa da parte di tantissime altre testate, meno note ma non per questo meno attente e interessanti, ha evidenziato la “novità” dell’iniziativa: il fatto che un cittadino posti un’immagine su Twitter non è una novità, nuovo invece è il fatto che un politico posti un’immagine curiosa scattata con un cellulare o con una macchina fotografica. Nuovo, cioè, è il fatto che un politico non stia sul piedistallo ma utilizzi i nuovi media con ironia e sguardo critico postando foto curiose»
Be’, devo confessare che questo mi ha scosso profondamente. Nel commiserare il ciellino orribilmente sfigurato dalla rogna del secolarismo pensavo di aver visto troppo, e invece avevo visto troppo poco: quello che fotte Roberto Formigoni non è la mondanizzazione, ma una grave patologia. L’uomo è malato, ma davvero tanto. Non siamo di fronte ad un disturbo del carattere, siamo di fronte a un quadro clinico che configura con estrema nitidezza un caso di psicosi, e bella grossa.
Non ho mai dedicato troppa attenzione a Roberto Formigoni. L’eco delle sue bizzarrie mi raggiungeva dalla stampa e dal web lasciandomi perplesso, ma incapace di lasciarmi andare a una battuta: mi sembrava fosse troppo facile, come sparare sulla Croce Rossa. Meno male non l’ho fatto, sennò adesso sarei afflitto dal rimorso di aver preso per il culo un povero matto. Al quale è dovuto tutto il rispetto che si deve a un malato, ma che ovviamente è bisognoso di cure. Urgenti, direi, sennò arriviamo al punto che una di queste volte ce lo ritroviamo accoccolato a cagare in Piazza del Duomo e a pretendere, il giorno dopo, gli applausi degli storici dellarte.
Ecco, con questo post intendo lanciare un appello: smettete di sfottere il Celeste, mostrate senso civico, chiamate un’ambulanza. 

4 commenti:

  1. Tutto più che giusto, ma rimane il fatto che questo vergine tanghero ha fatto per anni il bello ed il cattivo tempo come presidente della regione Lombardia, allora l'ambulanza bisogna chiamarla per i lombardi, ma direi anche per tutti quegli italiani che si fanno fottere il cervello da parolai, da mangiatori di ostie, da amici del vescovo o del cardinale di turno, e se andiamo a livello nazionale da chi si è sentito unto dal signore, per il momento un po' meno unto, ma sempre viscido.

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  2. per caso nella sala d'aspetto di un poliambulatorio oltre a una inverosimile copia di CHI c'era un vecchio Espresso dedicato a questo qui con i particolari del suo mega studio con mega palazzo regione e tutte le altre mega sparse per il mondo. La meraviglia era che la LEGA abbia condiviso e sopportato sia LUI che l'alro, quello capo del PdL e del Governo, proprio per il fasto e simili idiozie. Poi mi son detto forse no, forse son gli italiani a volerla gente così come loro capo e gli anomali son quelli che passan di qui, quelli che, tanto per parlare d'altro, non avrebbero mai immaginato un ZICHICHI IDONEO a governare la cultura.

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  3. gloria patri et ETlunedì, 03 dicembre, 2012

    oggetto: ancora materia bollentissima (ravasi)

    http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201212/121202ravasi.pdf

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