mercoledì 21 novembre 2012

In difesa di don Alberto Barin


Il cappellano del carcere di San Vittore è accusato di violenza sessuale e concussione. Pare che le prove raccolte dagli inquirenti siano schiaccianti, ma è meglio aspettare il processo e la sentenza. Fosse assolto, d’altronde, non ci stupiremmo. È arcinoto, infatti, che il clero cattolico è sempre più frequentemente fatto oggetto di aggressione da potenti lobby anticristiane, abilissime nel confezionare calunnie per screditare nel singolo sacerdote l’intera istituzione ecclesiastica, infiltrando negli oratori bambine ninfomani o ragazzini estremamente provocanti che lo farebbero venir duro pure a un santo. Non ci stupiremmo neppure se don Alberto Barin fosse condannato, però. La convinzione di stare un palmo sopra al laico, da pastore cui è affidato un gregge, è instillata nel chierico fin dal seminario. Si tratta di un retaggio che un tempo valeva per tutti i chierici su tutti i laici, ma che oggi il prete può sfogare solo sui i minori, i minorati e i deboli in generale, non esclusi i carcerati. Che facciamo, vogliamo chiudere i seminari?
La questione, a ben vedere, è di contesto e potrebbe essere posta in questi termini: che cazzo ci stanno a fare i preti in carcere? Assistono spiritualmente il detenuto, si dice. Anche quando il detenuto è musulmano o ateo, pare. Sul piano logico la cosa è un poco traballante, ma va avanti così da un pezzo, perché cambiare? Lasciamo perdere. Non è tutto, però, perché forniscono anche assistenza materiale, pare. Vestiti, saponette, carta igienica, dentifricio, cose così. D’altra parte, è su questo genere di carità a basso costo ed alto ricavato che il cattolicesimo ha costruito la sua fortuna. Ma forse qui sono ingeneroso. Diciamo che l’ha costruita sul dentifricio ai carcerati e la minestra ai barboni, ma anche sulla bellezza della Cappella Sistina.
Mica è tutto, però. Il cappellano carcerario fa parte della commissione che redige il regolamento interno dell’istituto di pena e concorre alla formazione del giudizio che il magistrato di sorveglianza dà del detenuto al fine di decidere dei benefici, dei permessi, ecc. D’altronde, l’art. 15 del regolamento penitenziario nazionale recita che «il trattamento del condannato e dell’internato è svolto avvalendosi principalmente dell’istruzione, del lavoro, della religione, delle attività culturali, ricreative e sportive…». Visto? C’è pure la religione. Lo Stato è laico, ma la contempla tra i trattamenti. E allora – dite – perché non chiudere un occhio su don Alberto Barin? Può darsi – dico: può darsi – abbia abusato un pochino, ma è l’occasione che fa l’uomo ladro, e poi la carne è debole… Insomma, considerate le attenuanti.
Prima di tutto, però, garantismo. In mano agli inquirenti ci sono i video in cui il cappellano di San Vittore riscuote favori sessuali in cambio di un rotolo di carta igienica, di un tubetto di dentifricio, della promessa di mettere una parola buona con il direttore del carcere o con il magistrato di sorveglianza, ma fino a quando non ci sarà il processo, ed eventualmente la condanna, gli sia dovuto il massimo rispetto, si eviti la gogna mediatica, qualcuno ne prenda le difese.
I radicali, per esempio, non foss’altro perché don Alberto Barin si è sempre espresso in favore di un’amnistia. Ecco, questo getta un dubbio sulle accuse, l’intellettuale collettivo di Via di Torre Argentina non dovrebbe faticare a trovarvi il punto debole: con l’amnistia non ci sarebbe andato a perdere? Sentitelo nell’intervista che diede l’anno scorso a Radio Radicale: «La settimana scorsa un ragazzo è venuto a messa non solo per pregare, ma per chiedere un rotolo di carta igienica» (*). Uno che probabilmente con l’amnistia sarebbe fuori e potrebbe fare a meno della messa, cioè della carta igienica, insomma, una scopata persa, e tuttavia... Vuoi vedere che si tratta di un altro caso Tortora?  

20 commenti:

  1. poi mi spieghi il concetto delle bambine ninfomani!!! Prima di parlare.. si deve riflettere... ma prima di scrivere, bisogna valutare l'impatto degli aggettivi che si usano..

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    1. Rilegga cercando di cogliere il registro, fessacchiotto.

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  2. Devo confessare che, leggendo il titolo, un brivido di raccapriccio ha percorso la regione che, a partie dal coccige, giunge sino alle vertebre cervicali.

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  3. l'hapalochlaena lunulata è molto meno velenoso. Complimenti :D

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  4. Uno passa di qui, e capisce di aver sempre da imparare. Questo post è notevole. Complimenti,maestro.
    Stia bene.
    Ghino La Ganga

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  5. Non si farebbe prima a distribuire la carta igienica anche in chiesa?

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  6. La vera domanda è che cazzo ci stanno a fare i preti in generale.
    Fosse vera la storia dell'oratorio! Risparmierei un sacco di soldi tra cialis e viagra, ci andrei tutti i giorni.

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  7. potresti essere assunto in vaticano come ghost del prefetto per la congregazione della dottrina della fede. anche alla cei faresti comodo. :D

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  8. Volpi C'è il vecchio problema dell'otto per mille che mi viene in mente. è bene assegnarlo allo stato se poi questo lo assegnerà in parte alla costruzione di chiese? è sensato darlo quindi ai Valdesi che non userannno i miei soldi per fare proseliti?

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  9. Volpi Poi in Italia non solo non c'è uno stato laico ma secondo gli articolo 7 e 8 della costituzione lo stato non è nemmeno tenuto a trattare egualmente le varie religioni.

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  10. Vorrei porre un quesito.
    -Intendo che il "capellano" é parte integrante della direzione del carcere.
    -Intendo che esistono filmati del capellano "usando" dei carcerati.
    Mi chiedo: ma questo sacerdote, a causa dei suoi stessi compiti, non era a conoscenza delle videocamere di sorveglianza?
    Se sí, si é comportato stupidamente; se no, non stava svolgendo appieno i suoi compiti.
    In ogni caso sarebbe da esonerare; almeno per stupiditá.
    Augusto

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    1. ho letto che le telecamere le hanno messe apposta, dopo una denuncia di un detenuto, per incastrare il cappellano.

      ... ah! ecco la prova che è un complotto laicistacomunistaplutogiudomassonico!

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  11. Un dato è certo, se la gente non riesce neanche a leggere quello che ha davanti agli occhi (vedi i commenti dei due anonimi all'inizio) è impensabile che riesca a capire il danno che la chiesa cattolica e i suoi scagnozzi fanno a questo paese.

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  12. Un'obiezione che mi è venuta in mente dopo: capisco la concussione, ma perché 'violenza sessuale'?
    Sarà una considerazione antipatica, ma mi pare difficile che dei maschi adulti, in buona parte giovani e non disdegnanti l'esercizio della forza fisica, potessero essere sopraffatti da un pretino di mezza età: mi sembra più plausibile che si siano prostituiti. In condizioni di disagio e non libera scelta? Probabile, ma con lo stesso metro perché non si processano per stupro tutti i clienti delle prostitute, o almeno di quelle sfruttate da papponi, questi sì, maneschi e violenti?

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    1. l'osservazione di Shylock non mi sembra per niente peregrina

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  13. cmq sia: Milano, 30 novembre 2012 - Don Alberto Barin, il cappellano in carcere con l’accusa di violenza sessuale, ha confessato confermando di aver abusato di alcuni giovani rinchiusi a San Vittore. http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/2012/11/30/809949-Don-Alberto-Barin-Parrocchiano-San-Vittore-Confessa-Abusi.shtml

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    1. E oggi è stato condannato in appello:
      http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/07/21/news/abusi_sessuali_a_san_vittore_i_giudici_dell_appello_intollerabile_il_comportamento_di_don_barin_-119544400/

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