francamente malvino, mi aspettavo un'analisi del m5s un po' meno appiattita sul confronto con il fascismo degli inizi. sopratutto dopo 5 anni di sostanziale silenzio su un movimento che cresceva e sul quale, probabilmente, non ti sei mai soffermato prima di un paio di mesi fa.
Che mi consigli? Smetto di interessarmene perché non me ne sono interessato per tempo? Faccio un'analisi bislacca purché tu non mi dica che è scontata?
Preziosa ricerca (e conseguente offerta) di fonti, a prescindere. Io la definirei così. E' vero che oggi i paralleli con il fascismo riempiono pagine e ore, ma è anche vero che ciò accade non (o non necessariamente) come espressione di un improvviso e sospetto interesse verso un movimento prima ignorato, ma in concomitanza con l'alterettanto improvvisa offerta, da parte del M5S, di elementi analizzabili. E' "il resto del mondo" che oggi corre a cucire addosso all'M5S similitudini con la fase nascente del fascismo, o è l'M5S che non avendo fino a oggi mai toccato le maniglie del palazzo non aveva ancora avuto modo di trovarsi nelle condizioni di esprimere così nettamente i propri contorni? A giudicare dall'attualità, prendo ad esempio la corsa a studiare in conclave i meccanismi parlamentari e a reclutare velocemente assistenti competenti, verrebbe da dire che la novità sia stata tsunami per gli uni come per gli altri. Leggere diversamente il bando di reclutamento attivato ieri per l'arruolamento di professionisti competenti disponibili ad accompagnare e predisporre la vita parlamentare, sarebbe possibile solo considerandoli consapevoli ma stolti e superficiali. Ma ci si dice che anche questo sarebbe un errore di lettura e quindi resta l'altro: i numeri conseguiti hanno travolto e trovati impreparati anche loro, a partire dai due vertici le cui dichiarazioni all'indomani del voto tradiscono quotidianamente timore di non aver predisposto una proporzionale macchina organizzativa, gestionale e soprattutto contenitiva. Allora così come il popolo M5S sta correndo a destra e sinistra per mettere in piedi in pochi giorni una "cosa" che funzioni, così anche lo sguardo critico intorno si trova oggi a dover costruire una critica che sappia essere adeguata e improvvisa nello stesso momento. I documenti che sono offerti da Malvino ogni giorno da giorni non sono una tesi, sono uno strumento per permettere che questa critica prediliga l'adeguatezza e non scivoli preda dell'improvviso. A ciascuno la libertà di farne ciò che vuole, fin'anche utilizzarli per mostrarli parte di un'enorme minestra critica il più delle volte grezza e amatoriale, al fine di replicare semplicemente "E dov'eravate ieri?" Sterile controcritica neutralizzabile con un'altrettanto sterile "Dov'eravate voi" In quello spazio della memoria dove si pensava impossibile, dove ci si credeva protetti dalla storia e quindi autorizzati al lusso della sottovalutazione. La rivelazione, lo tsunami, è che così non è. E allora si fa urgente la riapertura di quegli archivi, la rilettura di quelle pagine e la costruzione di una critica che non sia ritardataria per la seconda volta nella storia. Perché oggi il vantaggio è proprio che quegli archivi sono consultabili, nel 1929 questo vantaggio non ci fu. A ciascuno la libertà di approcciarli come meglio crede, in base alle proprie urgenze ai propri strumenti e naturalmente alle proprie necessità e speranze. Ai propri progetti di futuro, per sintetizzarle tutte.
Chiedo scusa a Malvino per la lunghezza. (non so se l'account con cui pubblico è sufficiente per risolvere il problema dell'anonimato, ma se così non fosse da oggi mi firmerò direttamente qui dentro il campo commenti. Bozza Bruno)
Non avrebbe potuto, era il 1919. Per quello va considerata fonte e non tesi. L'associazione successiva è, corretto, quella costruzione di una critica a cui mi riferivo e che, lapalissiano, non può che essere personale. A lei infatti ogni libertà di associare, di cogliere in quei due scritti analisi più o meno chirurgiche dell'M5S di cent'anni dopo.
semplicemente, copia incollare fonti del primo fasciste non aiuta alla comprensione. sul fatto che sia un movimento populista nato e cresciuto in opposizione al sistema partiti in crisi, nulla quaestio. che abbia un capo dispotico e praticamente alcuna democrazia interna, anche qui niente da dire. ma a mio avviso i parallelismi finiscono qua, d opo un secolo di storia mi paiono ben poca cosa. e che il m5s sia un pericolo per la nostra democrazia, lo ritengo avventato. godono di una fiducia a tempo. si squaglieranno, se è vero che non sono niente, tra qualche mese. se credono di poter mietere protesta oltre un ragionevole lasso di tempo, hanno fatto male i conti. nel loro programma non vedo nulla di eversivo, al massimo di inattuabile. laddove amministrano, non vedo spunti di particolare rottura col passato. è quel 25% che ha fatto paura e che ha spinto molti a rispolverare i testi di storia. x anonimo: suvvia
(poi prometto non intervengo più anche perché tendo a occupare molto spazio, ma ho avviato io questa risposta e mi sembra giusto chiudere replicando) "[...]ma a mio avviso i parallelismi finiscono qua" E tanto dovrebbe bastare, visti i parallelismi che riconosci prima di dirli esauriti. Comunque se vuoi te ne suggerisco un altro, a te la valutazione del suo essere l'ennesima associazione forzata: In quale altro periodo della storia chi non aveva la maggioranza ha visto il paese interrogarsi sull'opportunità di concedergli ugualmente ciò che da costituzione viene ottenuto solo a seguito di vittoria elettorale? In quale altro periodo della storia il vox populi venne usato come cuneo per "suggerire" l'opportunità di concedere il governo prescindendo dal risultato elettorale? In quale altro periodo della storia, all'istituzione massima che aveva il compito di legittimare e quindi accettare questa offerta, venne suggerito di scegliere non in base alle regole ma in base alla necessità di contenimento di un potenziale detonante? Napolitano non è il Re e Grillo non è Mussolini, d'accordo. Ma il governo lo prese esattamente come oggi si sta valutando di concederlo a Grillo: in base a null'altro se non il timore dalla possibilità di ciò che la piazza potrebbe fare altrimenti. Il "lasciamoli lavorare" lascia il tempo che trova per questo motivo, perché non ha importanza (né nessuno potrebbe darlo per certo) se domani replicheranno anche "quel" domani. Importa solo che per il momento il percorso è talmente sovrapponibile da rasentare la ricostruzione storica e il livello di contromisure interne è talmente assente da non poter esser letto che come implicita accettazione di ogni possibile proseguimento della ricostruzione. O come ignoranza. Quando riunisci % ragguardevoli di entrambe quelle categorie sotto un'unica bandiera, quella bandiera è il caso sia messa sotto una lente d'ingrandimento grande quanto la luna.
"In quale altro periodo della storia chi non aveva la maggioranza ha visto il paese interrogarsi sull'opportunità di concedergli ugualmente ciò che da costituzione viene ottenuto solo a seguito di vittoria elettorale? In quale altro periodo della storia il vox populi venne usato come cuneo per "suggerire" l'opportunità di concedere il governo prescindendo dal risultato elettorale?" Perfetto, lei ha centrato il punto:il Pd ha vinto le elezioni,il risultato elettorale parla chiarissimo, e allora che problema c'è? Sicuramente a breve Napolitano,come da Costituzione,convocherà Bersani e gli affiderà l'incarico di formare il nuovo governo. Bersani,forte del risultato elettorale conseguito,accetterà di buon grado e non incontrerà difficoltà alcuna,talchè a breve avremo il necessario,nuovo governo che otterrà agevolmente la fiducia in Parlamento. p.s.Per inciso:nei Parlamenti dei Paesi democratici-compreso quello italiano-esistono "anche" forze di opposizione,con funzioni di controllo e stimolo oltremodo importanti:lei pensa che nel nostro Paese sia consentito fare opposizione,ad una forza di opposizione? Se sì-e non ho motivo di dubitarne-non comprendo il perchè del suo argomentare lungo e macchinoso. Bersani faccia il governo,prego,possibilmente senza rompere troppo le scatole,e lasci libere le opposizioni di opporsi. O NO? Anna Maria Bianchi
Ma il problema non è se il m5s sia un pericolo per la democrazia adesso. Ma piuttosto la possibilità che la sua incapacità di gestire il successo provochi lo scatenarsi incontrollato della rabbia che quel movimento ha incoraggiato e amorosamente coltivato.
Bravo Castaldi, i testi parlano da sé. Inutile alzare il ciglio di fronte a paralleli di questo tipo. Se proprio non volete sentir parlare di Mussolini e della panza delle folle, pensate a certi intellò de sinistra: la sbandata che tanti radical-chic stanno prendendo per Grillo - al netto di ogni squallido e ridicolo opportunismo - ricorda un po' quella presa da tanti socialisti per Sorel, un secolo fa. Sapete chi c'era tra quei socialisti, vero?
mah, io ne vedo molto pochi invece. Me ne aspettavo di più, forse perchè il carro del vincitore è ancora traballante.
La maggior parte, pur considerando che molte problematiche sollevate dai pentastelluti sono legittime (lo penso anche io, dopotutto), esprime i propri dubbi sulle soluzioni proposte e sulla mancanza di quella 'democrazia liquida', che per ora non è nemmeno solida. Paradossalmente, è più democratico il PDL, se Berlusconi volesse cacciare qualcuno dovrebbe almeno usare la foglia di fico dei probiviri.
Sono sempre troppi. Per ora coincidono grossomodo con le frattaglie e le rigaglie della c.d. sinistra radicale. Nel momento in cui il PD dovesse collassare, sarebbero molti di più. A proposito di rigaglie, consiglio la lettura di questa roba qui (e del thread dei commenti):
E comunque concordo con chi diceva che non sono tanto Grillo e i suoi a far paura (fanno cadere le palle, al massimo). E' quello che Grillo annuncia che mi spaventa.
E per non parlare di quanto siano fascisti quei 115 cardinali riuniti in conclave: a loro basterà una striminzita maggioranza di 77 maneggioni... Zagreo
13 marzo. Editoriale niente male di Alessandro Gilioli http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/03/13/chi-ha-creato-il-m5s/comment-page-1/#comment-561203 Anna Maria Bianchi.
Chiedo scusa per questa ulteriore intrusione,ma mi permetto di segnalare un altro interessante 'punto di vista': http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/13/ambasciatore-usa-a-giovani-agite-per-cambiamento-come-m5s/528692/
E' la solita storia. Dalla tragedia alla farsa, da Mussolini a Casaleggio. Non c'è gregge senza pastore.
RispondiEliminafrancamente malvino, mi aspettavo un'analisi del m5s un po' meno appiattita sul confronto con il fascismo degli inizi. sopratutto dopo 5 anni di sostanziale silenzio su un movimento che cresceva e sul quale, probabilmente, non ti sei mai soffermato prima di un paio di mesi fa.
RispondiEliminaChe mi consigli? Smetto di interessarmene perché non me ne sono interessato per tempo? Faccio un'analisi bislacca purché tu non mi dica che è scontata?
EliminaPreziosa ricerca (e conseguente offerta) di fonti, a prescindere.
EliminaIo la definirei così.
E' vero che oggi i paralleli con il fascismo riempiono pagine e ore, ma è anche vero che ciò accade non (o non necessariamente) come espressione di un improvviso e sospetto interesse verso un movimento prima ignorato, ma in concomitanza con l'alterettanto improvvisa offerta, da parte del M5S, di elementi analizzabili.
E' "il resto del mondo" che oggi corre a cucire addosso all'M5S similitudini con la fase nascente del fascismo, o è l'M5S che non avendo fino a oggi mai toccato le maniglie del palazzo non aveva ancora avuto modo di trovarsi nelle condizioni di esprimere così nettamente i propri contorni?
A giudicare dall'attualità, prendo ad esempio la corsa a studiare in conclave i meccanismi parlamentari e a reclutare velocemente assistenti competenti, verrebbe da dire che la novità sia stata tsunami per gli uni come per gli altri.
Leggere diversamente il bando di reclutamento attivato ieri per l'arruolamento di professionisti competenti disponibili ad accompagnare e predisporre la vita parlamentare, sarebbe possibile solo considerandoli consapevoli ma stolti e superficiali.
Ma ci si dice che anche questo sarebbe un errore di lettura e quindi resta l'altro: i numeri conseguiti hanno travolto e trovati impreparati anche loro, a partire dai due vertici le cui dichiarazioni all'indomani del voto tradiscono quotidianamente timore di non aver predisposto una proporzionale macchina organizzativa, gestionale e soprattutto contenitiva.
Allora così come il popolo M5S sta correndo a destra e sinistra per mettere in piedi in pochi giorni una "cosa" che funzioni, così anche lo sguardo critico intorno si trova oggi a dover costruire una critica che sappia essere adeguata e improvvisa nello stesso momento.
I documenti che sono offerti da Malvino ogni giorno da giorni non sono una tesi, sono uno strumento per permettere che questa critica prediliga l'adeguatezza e non scivoli preda dell'improvviso.
A ciascuno la libertà di farne ciò che vuole, fin'anche utilizzarli per mostrarli parte di un'enorme minestra critica il più delle volte grezza e amatoriale, al fine di replicare semplicemente "E dov'eravate ieri?"
Sterile controcritica neutralizzabile con un'altrettanto sterile "Dov'eravate voi"
In quello spazio della memoria dove si pensava impossibile, dove ci si credeva protetti dalla storia e quindi autorizzati al lusso della sottovalutazione.
La rivelazione, lo tsunami, è che così non è.
E allora si fa urgente la riapertura di quegli archivi, la rilettura di quelle pagine e la costruzione di una critica che non sia ritardataria per la seconda volta nella storia.
Perché oggi il vantaggio è proprio che quegli archivi sono consultabili, nel 1929 questo vantaggio non ci fu.
A ciascuno la libertà di approcciarli come meglio crede, in base alle proprie urgenze ai propri strumenti e naturalmente alle proprie necessità e speranze.
Ai propri progetti di futuro, per sintetizzarle tutte.
Chiedo scusa a Malvino per la lunghezza.
(non so se l'account con cui pubblico è sufficiente per risolvere il problema dell'anonimato, ma se così non fosse da oggi mi firmerò direttamente qui dentro il campo commenti. Bozza Bruno)
L'autore non ha nominato il Movimento di Grillo, ha fatto lei l'associazione.
EliminaNon avrebbe potuto, era il 1919.
EliminaPer quello va considerata fonte e non tesi.
L'associazione successiva è, corretto, quella costruzione di una critica a cui mi riferivo e che, lapalissiano, non può che essere personale.
A lei infatti ogni libertà di associare, di cogliere in quei due scritti analisi più o meno chirurgiche dell'M5S di cent'anni dopo.
Nulla accade due volte nello stesso identico modo.
EliminaIntendevo l'autore del post, eh.
Eliminasemplicemente, copia incollare fonti del primo fasciste non aiuta alla comprensione. sul fatto che sia un movimento populista nato e cresciuto in opposizione al sistema partiti in crisi, nulla quaestio. che abbia un capo dispotico e praticamente alcuna democrazia interna, anche qui niente da dire. ma a mio avviso i parallelismi finiscono qua, d opo un secolo di storia mi paiono ben poca cosa. e che il m5s sia un pericolo per la nostra democrazia, lo ritengo avventato. godono di una fiducia a tempo. si squaglieranno, se è vero che non sono niente, tra qualche mese. se credono di poter mietere protesta oltre un ragionevole lasso di tempo, hanno fatto male i conti. nel loro programma non vedo nulla di eversivo, al massimo di inattuabile.
RispondiEliminaladdove amministrano, non vedo spunti di particolare rottura col passato. è quel 25% che ha fatto paura e che ha spinto molti a rispolverare i testi di storia.
x anonimo: suvvia
(poi prometto non intervengo più anche perché tendo a occupare molto spazio, ma ho avviato io questa risposta e mi sembra giusto chiudere replicando)
Elimina"[...]ma a mio avviso i parallelismi finiscono qua"
E tanto dovrebbe bastare, visti i parallelismi che riconosci prima di dirli esauriti.
Comunque se vuoi te ne suggerisco un altro, a te la valutazione del suo essere l'ennesima associazione forzata:
In quale altro periodo della storia chi non aveva la maggioranza ha visto il paese interrogarsi sull'opportunità di concedergli ugualmente ciò che da costituzione viene ottenuto solo a seguito di vittoria elettorale?
In quale altro periodo della storia il vox populi venne usato come cuneo per "suggerire" l'opportunità di concedere il governo prescindendo dal risultato elettorale?
In quale altro periodo della storia, all'istituzione massima che aveva il compito di legittimare e quindi accettare questa offerta, venne suggerito di scegliere non in base alle regole ma in base alla necessità di contenimento di un potenziale detonante?
Napolitano non è il Re e Grillo non è Mussolini, d'accordo.
Ma il governo lo prese esattamente come oggi si sta valutando di concederlo a Grillo: in base a null'altro se non il timore dalla possibilità di ciò che la piazza potrebbe fare altrimenti.
Il "lasciamoli lavorare" lascia il tempo che trova per questo motivo, perché non ha importanza (né nessuno potrebbe darlo per certo) se domani replicheranno anche "quel" domani.
Importa solo che per il momento il percorso è talmente sovrapponibile da rasentare la ricostruzione storica e il livello di contromisure interne è talmente assente da non poter esser letto che come implicita accettazione di ogni possibile proseguimento della ricostruzione.
O come ignoranza.
Quando riunisci % ragguardevoli di entrambe quelle categorie sotto un'unica bandiera, quella bandiera è il caso sia messa sotto una lente d'ingrandimento grande quanto la luna.
"In quale altro periodo della storia chi non aveva la maggioranza ha visto il paese interrogarsi sull'opportunità di concedergli ugualmente ciò che da costituzione viene ottenuto solo a seguito di vittoria elettorale?
EliminaIn quale altro periodo della storia il vox populi venne usato come cuneo per "suggerire" l'opportunità di concedere il governo prescindendo dal risultato elettorale?"
Perfetto, lei ha centrato il punto:il Pd ha vinto le elezioni,il risultato elettorale parla chiarissimo, e allora che problema c'è? Sicuramente a breve Napolitano,come da Costituzione,convocherà Bersani e gli affiderà l'incarico di formare il nuovo governo.
Bersani,forte del risultato elettorale conseguito,accetterà di buon grado e non incontrerà difficoltà alcuna,talchè a breve avremo il necessario,nuovo governo che otterrà agevolmente la fiducia in Parlamento.
p.s.Per inciso:nei Parlamenti dei Paesi democratici-compreso quello italiano-esistono "anche" forze di opposizione,con funzioni di controllo e stimolo oltremodo importanti:lei pensa che nel nostro Paese sia consentito fare opposizione,ad una forza di opposizione?
Se sì-e non ho motivo di dubitarne-non comprendo il perchè del suo argomentare lungo e macchinoso.
Bersani faccia il governo,prego,possibilmente senza rompere troppo le scatole,e lasci libere le opposizioni di opporsi. O NO?
Anna Maria Bianchi
Ma il problema non è se il m5s sia un pericolo per la democrazia adesso. Ma piuttosto la possibilità che la sua incapacità di gestire il successo provochi lo scatenarsi incontrollato della rabbia che quel movimento ha incoraggiato e amorosamente coltivato.
RispondiEliminaGiusto per mettere altra carne al fuoco:
RispondiEliminahttp://lopo.it/2013/03/10/le-masse-e-i-movimenti-totalitari/
Ma cosa importa la democrazia interna se il parlamentare NON ha vincoli di mandato?
RispondiEliminaGiampiero Venerato, Lodi
Bravo Castaldi, i testi parlano da sé.
RispondiEliminaInutile alzare il ciglio di fronte a paralleli di questo tipo. Se proprio non volete sentir parlare di Mussolini e della panza delle folle, pensate a certi intellò de sinistra: la sbandata che tanti radical-chic stanno prendendo per Grillo - al netto di ogni squallido e ridicolo opportunismo - ricorda un po' quella presa da tanti socialisti per Sorel, un secolo fa. Sapete chi c'era tra quei socialisti, vero?
mah, io ne vedo molto pochi invece. Me ne aspettavo di più, forse perchè il carro del vincitore è ancora traballante.
EliminaLa maggior parte, pur considerando che molte problematiche sollevate dai pentastelluti sono legittime (lo penso anche io, dopotutto), esprime i propri dubbi sulle soluzioni proposte e sulla mancanza di quella 'democrazia liquida', che per ora non è nemmeno solida.
Paradossalmente, è più democratico il PDL, se Berlusconi volesse cacciare qualcuno dovrebbe almeno usare la foglia di fico dei probiviri.
Sono sempre troppi. Per ora coincidono grossomodo con le frattaglie e le rigaglie della c.d. sinistra radicale. Nel momento in cui il PD dovesse collassare, sarebbero molti di più. A proposito di rigaglie, consiglio la lettura di questa roba qui (e del thread dei commenti):
Eliminahttp://www.nazioneindiana.com/2013/02/27/qualcosa-di-rivoluzionario/
E comunque concordo con chi diceva che non sono tanto Grillo e i suoi a far paura (fanno cadere le palle, al massimo). E' quello che Grillo annuncia che mi spaventa.
E per non parlare di quanto siano fascisti quei 115 cardinali riuniti in conclave: a loro basterà una striminzita maggioranza di 77 maneggioni... Zagreo
RispondiElimina13 marzo. Editoriale niente male di Alessandro Gilioli
RispondiEliminahttp://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/03/13/chi-ha-creato-il-m5s/comment-page-1/#comment-561203
Anna Maria Bianchi.
Chiedo scusa per questa ulteriore intrusione,ma mi permetto di segnalare un altro interessante 'punto di vista':
RispondiEliminahttp://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/13/ambasciatore-usa-a-giovani-agite-per-cambiamento-come-m5s/528692/