«Ti vergogni se ti chiamo Pippo?»
Massimo Troisi
Per
avere un’idea plastica del degrado in cui versa la politica in Italia basta
pensare al fatto che il meno peggio sulla piazza è quello schifo del Pd nel
quale quello che fa meno schifo è Pippo Civati. Dico: Pippo Civati. Ecco,
dunque, che a voler chiacchierare di politica senza essere aggrediti dalla
nausea mi tocca parlare di lui.
A pelle mi è simpatico, Pippo, molto simpatico. Anzi, direi di più, ha quasi un che di familiare, sarà che mi rammenta quel fessacchione di Mimmo Miragliuolo al quale in prima media avevamo fatto credere che normalmente il cazzo avesse l’unghia, godendo come pazzi a vederlo seriamente preoccupato che il suo non l’avesse, ma a millantarne una bella grossa, quasi un artiglio. Bene, oggi su Sette c’era un’intervista a Pippo, e su quella mi intratterrò. Non per fargli le pulci, però, piuttosto per dargli dei consigli. Come a prenderlo in disparte per dirgli: «Stai tranquillo, Mimmo, si scherzava: normalmente il cazzo non ha l’unghia».
A pelle mi è simpatico, Pippo, molto simpatico. Anzi, direi di più, ha quasi un che di familiare, sarà che mi rammenta quel fessacchione di Mimmo Miragliuolo al quale in prima media avevamo fatto credere che normalmente il cazzo avesse l’unghia, godendo come pazzi a vederlo seriamente preoccupato che il suo non l’avesse, ma a millantarne una bella grossa, quasi un artiglio. Bene, oggi su Sette c’era un’intervista a Pippo, e su quella mi intratterrò. Non per fargli le pulci, però, piuttosto per dargli dei consigli. Come a prenderlo in disparte per dirgli: «Stai tranquillo, Mimmo, si scherzava: normalmente il cazzo non ha l’unghia».
In primis, dire sì a Vittorio Zincone: grosso
errore, Pippo, Zincone è cattivo come un ragazzino delle medie. E infatti, non
so se te ne sei accorto, l’intervista aveva il chiaro scopo di ridurti a
macchietta. C’è riuscito solo a metà, perché tu hai tirato fuori l’artiglio, ma
«i suoi miti giovanili?», «il film preferito?», «il libro?», «la canzone?» - non
ti sei accorto che ti trattava da adolescente al quale si chiede: «Mi fai
sfogliare la tua Smemoranda?». Mai più, Pippo, sennò ti veltronizzeranno per l’eternità.
In secondo luogo, la foto che corredava l’intervista. Cazzarola, Pippo, non sei
di primo pelo, dovresti sapere che, quando il fotografo si china per scattare
una foto dal basso verso l’alto, sorridere e incrociare le braccia fa salumiere
sulla soglia del negozio.
Il sorriso, poi. Non che un politico non debba
sorridere, per carità di Dio, ma c’è sorriso e sorriso. Hai labbro inferiore
carnoso e commissure labiali accentuate: stira di più quel cazzo di
orbicolare, quando sorridi, altrimenti sembri Winni the Pooh.
La frangetta, poi, vogliamo finalmente parlare di quella
stracazzo di frangetta? A parte il fatto che ti si confonde con la
Serracchiani, ma hai l’arcata sovraorbitaria molto accentuata e le sopracciglia chiare, non ti accorgi che il
tutto ti dà facies da microcefalo? Via la frangetta, Pippo, fronte libera,
taglio severo e basetta alta.
Per finire: le camicie a righini sono d’un triste…
Al PD mancava solo Pippo, Archimede lo abbiamo al governo e Topolino indaga su qualche reato del B. Un caro abbraccio a te a Michele.
RispondiEliminaGli unici consigli possibili da dare a Civati. :D
RispondiElimina6iorgio
Ma ti sei riletto il Netter o il Petrakopfmaier (tuttattaccato) prima di scrivere questo post? ;-)
RispondiEliminae con sprezzo del pericolo Il buon Brunetta invoca una Grande coalizione di teutonica ispirazione aspirando ad analoghi Grandi risultati dimenticando che i politicanti italiani sono sanno marciare all'unisono come nel passo dell'oca, al massimo sono campioni del Gioco dell'Oca in una sua contaminazione tutta nazionale con il Monopoli.
RispondiEliminaSì, ma quanto dobbiamo aspettare un commento sull'enciclica?
RispondiElimina"ti vergogni se ti chiamo pippo?" mi ha fatto molto ridere
RispondiEliminaheheh carino davvero!
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