lunedì 22 dicembre 2014

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Ormai sono passati più di venti mesi da quando Bergoglio è stato fatto papa e qualche resoconto, anche solo alla buona, penso sia lecito farlo. Non già sul suo pontificato, però, perché è presto ancora, ma sulle reazioni che ha prodotto nel popolo dei tiepidi o degli indifferenti o addirittura dei sedicenti anticlericali, sì, ci è lecito. E allora occorre segnalare che, a fronte delle tante autorevoli teste di cazzo che al povero Ratzinger rinfacciavano un giorno sì e l’altro pure di grattarci quattro miliardi all’anno tra ottopermille, finanziamenti alle scuole gestite dai preti, riparazioni al campanile, sconti fiscali, eccetera, non c’è neppure una vocina, fioca quanto si voglia, che a Bergoglio chieda conto di come si concili tutta la sua retorica da poverello che si batte a mani nude contro Mammona e il continuare a intascare la sfaccimma della sfaccimma della sfaccimma di milioni e milioni di euro attraverso i canali di sempre. Vanno a intervistarlo, gli chiedono di tutto, ma a nessuno salta l’uzzolo di dirgli: «Santità, che fa, molla la presa sul pacco di soldi che continua a scorrere dalle tasche degli italiani verso la Cei e il Vaticano? E quando?». Né glielo chiede uno dei tanti che chiama al telefono, sarà che sono troppo coglioni per affrontare una questione tanto sgradevole o forse già sanno che di botto mancherebbe campo e la linea cadrebbe, e poi di che cazzo potrebbero vantarsi il giorno dopo? Ve lo immaginate Benigni? «Oh, Santità, la ringrazio, quanto onore ricevere i suoi complimenti per la mia catechesi laica. Già che ci troviamo, però, mi toglie una curiosità? Cosa le costa un motu proprio di due righe nel quale si legga: “dal giorno tot accettiamo soldi solo dal singolo fedele”?». Macché. 

7 commenti:

  1. in realtà di mesi ne sono passati 20 (che sono più di dieci, in effetti...)

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  2. Forse, se qualcuno al telefono avesse l'ardire di domandare, il Papa risponderebbe che in fondo i 4 miliardi gli servono soltanto per le spese correnti e che dunque non sono “peccato”, o “malattia” (la tredicesima)

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  3. uffa era un blog serio, e ora si mette a parlare di fantascienza?

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  4. Senza pensare ad una malevola integrazione della truppa anticlericale, si potrebbe aggiungere un ulteriore elemento di riflessione ai metodi di finanziamento della Chiesa e mi riferisco al tema di una doppia morale; nello specifico ricordo l'episodio del cardinale Giordano - arcivescovo di Napoli - che potremmo unire agli ormai classici di economia 'traviata' Marcinkus e Ambrosiano-Sindona-Calvi che ottennero
    un'ampia solidarietà della Santa Sede e quella della Chiesa italiana.
    Non seguendo da vicino le vicende vaticane, non so se e come Papa Francesco si sia espresso su questi temi e le eventuali azioni concrete. Cose pratiche, per l'esegetica teologica in contraddittorio lasciamo spazio al dott.Castaldi.

    lr

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  5. Sapendo che lei è napoletano Bergoglio con simpatia le risponderebbe, con un vago accento ispanofono "accà nisciuno è fesso!"

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  6. Che fosse il serioso Ratzinger o il ridanciano Bergoglio, la vocina dell'Uaar è sempre stata sul pezzo. Vedere ad es. la mini-campagna "il tenero Bergoglio":
    https://www.facebook.com/UAAR.it/photos/pb.95169492091.-2207520000.1419588520./10151853109202092/

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