venerdì 8 aprile 2016

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Arrivato alla 246ª delle 1294 pagine de La scuola cattolica di Edoardo Albinati (Rizzoli, 2016), sento lirresistibile bisogno di espiare la colpa di averlo acquistato.

Non devo più farmi fottere dagli unanimi elogi della critica.
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14 commenti:

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    1. Lapsus da monomaniacale, grazie per la segnalazione.

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  3. Presumo quindi che la lettura sia terminata, oppure ha intenzione di arrivare stoicamente in fondo? :)

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    1. Ma no, in subordine al pentirmi di averlo acquistato, mi pento di essere arrivato a pag. 246.

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  4. Col copia e incolla è troppo facile, non vale come punizione.
    Scriva su un foglio e ne posti una foto.

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  5. 1294 pagine...perchè ? Ma che cazzo aveva da dire questo ?

    Nota
    Anche D'Arrigo con le 1125 di Horcynus Orca non scherza

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  6. Maxima poena leggere Amoris laetitia......può bastare per secoli a venire, basta anche solo l'incipit, non tutto.

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  7. Quindi D'Arrigo lo hai letto? Scusa l'oT, è lì nella biblioteca che mi guarda da un paio d'anni. Lo consigli? Davvero vale la pena di regalargli tre, quattro mesi della mia vita (di neo padre, tra l'altro, dunque con un tempo militarizzato) ?

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    1. In queste condizioni, no. Fallo stagionare per quando avrai a disposizione il tempo per gustarlo.

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    2. Non sono d'accordo. Mi pare invece adattissimo a essere letto a rate. Tutti d'un fiato, invece, Baricco e De Carlo (così mi dicono, perché io ne conosco solo il nome).
      Concordo, invece, sulla bellezza. Nel gran deserto della letteratura italiana degli ultimi cinquant'anni.

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  8. Volpi Consiglio a tutti Testamento Disney di Zanotti e La stiva e l'abisso di Mari. Lessi Tuttalpiù muoio di Albinati-Timi: l'interesse nasceva dall'ambientazione perugina.

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