domenica 17 aprile 2016

Siamo onesti, via

Siamo onesti, via, quello che si è tenuto oggi era un referendum fallito in partenza. A gente come quella che intasa la canna fecale che da Aosta scende fino ad Enna non si pongono quesiti così astrusi, ma domande semplici e su questioni che tocchino davvero la viva realtà del suo quotidiano.  


20 commenti:

  1. Quindi tutti coloro che sono andati a votare invece erano informatissimi sul tema. Celentano per esempio, che ha tromboneggiato dall'alto della sua cultura, generale e particolare, spronando il colto e l'inclita a mobilitarsi per salvare il mare. Oppure i tanti dei quali ho potuto constatare la profonda consapevolezza della questione, gente che manco sapeva che offshore abbiamo gas e non petrolio e usava come argomento terroristico l'incidente del Golfo del Messico.

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    1. Sig. Anonimo invece di criticare le scelte degli altri dici cosa hai fatto, e il motivo possibilmente. Nessuna polemica semplice curiosità.

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  2. Chi è andato a votare, a torto o a ragione, pensava di saperne il necessario per poter esprimere un parere. Chi non è andato a votare, sapendone o non sapendone a sufficienza, ha ritenuto che la questione non gli interessasse oppure si trattava di chi ha calcolato che potesse farsi forte di questi ultimi per dare al proprio no la forza che non aveva. Lungi da me l'elogio di chi è andato a votare per il fatto stesso di essere andato a votare, peraltro negli ultimi anni ho espresso in più occasioni la mia critica allo strumento referendario. Lei però non venga a farmi l'elogio dello strafottente o del baro, il primo innocente della sua ignavia e il secondo formalmente legittimato dal diritto all'astensione.

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    1. C'è però anche la categoria 'me ne sto a casa perché se hanno degli scazzi interni se li risolvano al congresso, in parlamento o su un ring, ma non vengano a scassare le palle a me'.
      Detto questo, concordo che astenersi per dire no è una porcata, per quanto legittima. Lo dissi al tempo della legge 40 e lo ripeto oggi.
      Peggio ancora schierarsi - e questo è un mio personalissimo pensiero - in modo da saltare sul carro del vincitore annunciato (in questo caso l'astensione) per riprendersi dall'ennesimo ministro beccato con le dita sporche di marmellata. Probabilmente se avessero dato i sì vincenti col quorum al 70% avremmo visto Renzi sui manifesti con una mazzetta in mano mentre demoliva una piattaforma.

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    2. No Luigi, io non sono andato a votare e l'ho fatto bene informato, perché fosse passato il sì o fosse passato il no non sarebbe cambiato niente. Il fatto che tu abolisca una concessione fino ad esaurimento non vuol dire che tu abolisca le concessioni e considerato che una concessione dura, almeno quella di prima estrazione, per alcuni decenni, il risultato della vittoria dei sì sarebbe stato che le piattaforme marine avrebbero cessato le attività tra il 2020 e il 2035. Era e rimane un referendum deficiente, fatto dalle Regioni perché non si sono messe d'accordo con il Governo sulla quota da prendersi sulle royalties, su cui poi sono saltati molti altri per tanti diversi motivi.

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  3. anche questo totti vs spalletti è troppo localistico perché l'interesse possa andare oltre il raccordo anulare, se però ogni squadra avrà il suo specifico allora sarà affluenza massiccia e lotta sul filo di lana. se ne potrebbero indire perfino in agosto, ci sarebbe gente che torna dal mare per votare, con tafferugli ai caselli tra i pro e i contro, ecc.
    sorridiamo a denti stretti, che altro?

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    1. Sì, certo, "troppo localistico". Perché Totti è romano, gioca con la Roma e c'ha sempre giocato: bleah!! Ma sia chiaro: a me e a tutti i romanisti veraci va benissimo che le cose stiano così.
      In questa merda di paese i fatti di interesse "nazionale", se non di più, non sono un referendum (occasione ormai rarissima per far pesare l'opinione di ciascuno di noi e, per una volta, non quella della Boschi, di Gasparri, di Razzi, della Moretti e dell'altro ciarpame che si è eletto a nostra rappresentanza) o Totti (il miglior calciatore italiano da decenni). No, le cose cui star appresso sono cose tipo "Il salone del Mobile" o il Milan che, con un gol fasullo, ieri sera ha spezzato le reni alla Samp, monopolizzando ore di Domenica Sportiva e di altri consessi evaquatori. Oppure decidere se quella sega smollacciata, quasi trasparente di Balotelli debba andare o meno agli Europei (come se già non lo conoscessimo benissimo).
      Eh, questa sì che sarebbe una questione per niente "localistica" da sottoporre a referendum nazionale. Gli sfondamenti di quorum, da Ragusa a Bolzano, non si conterebbero.
      Anche per questo io - romano e romanista da quando ho l'uso della ragione - mi tengo stretto il mio Totti e non me ne frega un cazzo che rappresenti un fenomeno "troppo localistico" perché non è mai andato a Torino, Milano o Madrid. Anzi, noi romanisti gli siamo grati anche di questo e felici di averlo avuto in eslcusiva, tutto per noi, per 23 anni di Serie A. Ieri Totti ha segnato un gol in serie A, nientemeno che il 245°, all'età di quasi quarant'anni (sfido chiunque a trovare precedenti altrettanto significativi in Italia), ma di lui si parla solo perché avrebbe avuto uno screzio con l'allenatore negli spogliatoi, dopo una giornata balorda. E infine: lui sì che Balotelli capì subito come trattarlo e inquadrarlo, cioè con un bellissimo drop negli stinchi: https://www.youtube.com/watch?v=kPagS0A87Gc

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  4. Giusto! E di quel "formalmente" dobbiamo preoccuparci! Guarda caso la colpa primigenia è sempre di lui: Pannella!

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  5. Ma io 'na cosa nun capisco..
    Elezioni, referendum, parlamenti, consigli regionali, provinciali e comunali.
    Perchè spendono tutti 'sti soldi per "simulare la democrazia" ?
    Siate trasparenti.
    Fate' na bella dittatura de banche, imprese petrolieri e risparmiate,
    O NOOO ??

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  6. Caro dr. Malvino,
    Non la riconosco negli ultimi post. Saranno tutti gli insulti e l'aggressivita' di cui ha il buon gusto di non farci sapere.
    Sia "vuoto" a se stesso e vedra' che ritorna tutto indietro al mittente. Oppure potra' scegliere di essere compassionevole verso coloro che non la capiscono e mantenere la sua serenita'. Non c'e bisogno di postare questo mio messaggio.
    Io la seguo tutti i giorni da tanti anni.
    Silvana ( from rewalsar in india)

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    1. Sì, sarà quello, ma in fondo non sono mai stato un tipetto olimpico.

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    2. Sì, sarà quello, ma in fondo non sono mai stato un tipetto olimpico.

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  7. Io so'd'a Lazio e nun me importa niente der pupone, ha rotto li co***** ,io sto co' Luciano anche se nun me piace .Olimpia for ever, la nostra aquila.

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  8. Ad ogni evento politico, un pizzico in più, io invece mi vado convincendo che noi, compreso me stesso, ci ritroviamo questa teppa di classe polico-dirigenziale-intellettuale perché noi siamo anche peggio.

    P.S.
    A Malvì, mo però nun esaggeramo: 'n'omo, e ppure bbravo, 'n laziale??? Ar massimo, te concedo 'n dabbenomo.

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    1. @Top Ganz:
      condivido, ne sono convinto da tempo.
      Stia bene.
      Ghino La Ganga

      p.s. i Cartaginesi erano tutti Laziali ( Corrado Guzzanti)

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  9. ... e secernevano.

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  10. Ao', non offendiamo, avemo perso perché Annibale c'aveva n'occhio solo, n'avesse avuti 2 era tutta un'altra storia......

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  11. La domanda del referendum popolare è posta in modo poco chiaro: se si è favorevoli al Capitano bisogna “votare” Spalletti. Non sono mai stato un complottista, ma stavolta è difficile negare la cospirazione dei Poteri Forti.

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