lunedì 20 febbraio 2017

Barzelletta


Chi pretendesse di spiegarci la piattaforma politica di Donald Trump con quella brutta opposizione Sole-Luna che funesta il suo tema natale, cercando di convincerci che le ragioni del consenso tributatogli da un ceto medio americano pesantemente strapazzato dallo scoppio della bolla immobiliare del 2007 siano tutte in quel suo Marte congiunto all’Ascendente in XII Casa che cattura l’empatia di chi ha bisogno di dar sfogo alla propria rabbia repressa, non sarebbe a corto di armi (almeno potenzialmente) persuasive: orario, data e luogo di nascita di Donald Trump sono noti, le effemeridi sono precise al decimo di grado, tutto si sa sulla natura dei Segni, dei Pianeti e delle Case, come negare che anche nel suo caso l’analisi astrologica risponde in modo sorprendente a quanto ci è dato constatare in tutto ciò che fa e che dice, rivelando peraltro significative concordanze tra aspetti zodiacali e modelli comportamentali anche abbastanza complessi? L’opposizione Sole-Luna, per esempio: dice niente che nel tema natale ce l’abbia pure un altro populista come Beppe Grillo (Sole in Cancro, Luna in Capricorno)?
Pseudoargomenti, come è evidente, ma provate a dire a chi nell’astrologia ci crede che quella non è una scienza: vi mostrerà i suoi fogli pieni di cifre e simboli, vi dirà che dietro ogni sua affermazione ci sono una montagna di calcoli e una tradizione ultramillenaria. Provate a dirgli, allora, con Theodor Adorno, che «si può pure ammettere che gli elementi dell’astrologia presi isolatamente siano razionali», ma che «da una parte ci sono le stelle [e] dall’altra c’è la vita empirica dell’uomo», e che «nell’astrologia non c’è nulla di irrazionale tranne il suo assunto decisivo che queste due sfere di conoscenza razionale siano connesse fra loro» (Soziologische Scriften, II): scuoterà il capo e vi rimanderà ai Psychologische Typen e alla Synchronizität als Prinzip akausaler Zusammenhänge di Gustav Jung.
Lì potreste obiettare che quella di Jung non è psicoanalisi, ma filosofia e, forse peggio, teologia; che, a differenza di Freud, sempre attento al substrato biologico, dunque convinto materialista, Jung era uno spiritualista eclettico e per giunta pasticcione; che, insomma, quella freudiana è scienza medica, quella junghiana no; che dunque pensare di poter dire qualcosa su Trump a partire dal suo tema natale è da ubriachi: Trump è un caso clinico, e come tale va trattato.
«Ubriaco sarà lei», potreste allora sentirvi dire alle spalle, visto che la discussione con l’astrologo si è tenuta – dimenticavo di dirlo – in una barzelletta, una di quelle che attaccano col classico «c’erano un tedesco, un francese, un inglese e un italiano...», qui nella variante «c’erano un astrologo, un freudiano, un marxista...». A darvi dell’ubriaco, infatti, è un marxista, ma di quelli seri e preparati.
«Troppo facile dargli del matto», attacca. «Troppo comoda la scorciatoia della psichiatria per spiegare i fatti storici. [...] Non voglio negare il ruolo delle singole personalità, e delle loro patologie, nella storia, tuttavia queste personalità, con le loro variegate mende psicotiche, sono esse stesse un prodotto di una particolare situazione storico-sociale. Che poi ad occuparsene siano i psicoanalisti è, dal mio punto di vista, davvero paradossale. La psicoanalisi può essere di tutto, ma alla sua base non c’è nulla, assolutamente nulla, di scientifico. È una dottrina borghese che per decenni ha fatto comodo per spiegare i fenomeni umani (sociali) nella chiave delle forme ancestrali del desiderio sessuale (biologico) e per spiegare il prodotto dell’attività culturale dalle condizioni e dalle esperienze psichiche dell’uomo contro ogni specificità della dialettica apportata dalla presenza umana nel mondo. La coscienza ha invece un contenuto per eccellenza sociale e una forma storicamente determinata. Il che non significa ancora che tra la forma della coscienza individuale e le forme cristallizzate della coscienza sociale – cioè i sistemi ideologici – vi sia equivalenza. E tuttavia le forme della coscienza individuale hanno necessariamente un’accentuazione ideologica – in ciascun caso – secondo “costellazioni” e gradi diversi» (*).
Qui, a sentir parlare di costellazioni, l’astrologo ha un guizzo: «Visto che le stelle...?», ma è subito zittito: «Zitto, lei, cretino». E rivolto al freudiano: «È evidente che lei non abbia letto Vološinov, dico bene?». Il freudiano si risente e fa per dire: «A leggerlo, l’ho letto, ma...». «Bene – lo interrompe il marxista – allora dovrebbe esserle chiaro che non è la psiche che spiega i comportamenti, ma è proprio essa a dover essere spiegata attraverso i comportamenti. I processi che fondamentalmente definiscono il contenuto della psiche, infatti, avvengono non dentro ma fuori dell’organismo individuale, pur comportando la sua partecipazione attiva: sono cioè processi sociali interiorizzati mediati dalla parola, dalle forme ideologiche con cui si è entrati in rapporto nel corso dell’attività pratica di produzione della vita...».
«Siamo alle solite», dice un quarto personaggio entrando nella barzelletta per unirsi agli altri tre: a occhio si direbbe un nerd, ma la giacca di velluto rivela in lui il ricercatore nel campo delle neuroscienze. «Siamo allo stramaledetto riduzionismo di scuola sovietica: tutto è sociale, non c’è substrato biologico, è questo che intende dire? E questo me lo chiama materialismo? Dica un po’, compagno: ha intenzione di suggerirci pure la lettura di Lysenko?». E qui partono schiaffi, sputi e pugni, vola perfino qualche sedia. Il freudiano cerca di mediare, ma finisce in mezzo, beccandosi pure qualche calcio in bocca, che, come tutti sanno, è trauma di non semplice rimozione.
Mentre i tre si pestano di santa ragione, l’astrologo sgaiattola via, lasciandosi andare a una mesta riflessione: «Senza dubbio avranno tutti e tre un Marte leso in I Casa, non c’è altra spiegazione».

10 commenti:

  1. Grande Malvino! Era ora che arrivasse l'ora di ricreazione.

    RispondiElimina
  2. vado fuori tema e me ne scuso, ma passo di qui ogni giorno speranzoso in qualche riga sui radicali ... avrò mai soddisfazione?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Parlare dei radicali - non importa se bene o male - li tiene in vita. Credo non lo meritino, di qui la scelta di ignorarli. Lei ha presente il XX Congresso del Pcus, quello in cui Kruscev istruì il processo a Stalin, mettendo sotto accusa i suoi metodi, il culto della personalità, ecc.? Questo è mancato, questo toglie loro ogni diritto di sopravvivere a Pannella. E non faccio differenza tra gli uni e gli altri, anzi direi che gli "sfrattati" siano peggio.

      Elimina
    2. A completare il quadro, davvero desolante, c'è pure il redivivo Giovanni Negri, rientrato nei giochi non si sa bene a quale titolo e con quali intenzioni.

      Non sopravviveranno. Non hanno diritto di sopravvivere perché politicamente non sono mai esistiti.
      Così come il 'cosiddetto' partito radicale non esisteva più da tempo: al suo posto un involucro svuotato di tutto, un simulacro di partito: e dentro il simulacro un uomo travestito da partito.
      Finito l'uomo esplode il nulla che fa finalmente giustizia della realtà: e la realtà è che non c'era nulla, non c'era proprio nulla, e nulla sono le figurine trasparenti e penose rimaste ad agitarsi intorno a brandelli di roba.
      La roba, unica eredità lasciata da qualcuno che non era molto più di quelle figurine.

      Elimina
  3. L'astrologo "fuggito"(speriamo non di senno), si è recato ovviamente a fare un corso accelerato di "incunaboli" e interpretazione delle pitture rupestri.
    Di lì sicuramente prenderà lo spunto per fornirci a chiare lettere la psicologia o la patologia di un marxista serio, oltreché del futuro dei ralicali (liberi?),mentre ovviamente saprà fornirci lumi interpretativi tra il rapporto che intercorre tra Lysenko ,Volosinov e Vygotoskij,nonchè ..di sfuggita ci rammenterà di aver nel passato, sempre a chiare lettere aver interpretato la psicologia della cagnetta Laika !

    caino

    RispondiElimina
  4. Ancora un piccolo contributo di Astrologia..

    Tratto dal Blog Kesspopinga (non si trova nella Treccani) :

    Nel caso in cui x e y sono dei numeri interi, deduce, con un ragionamento aritmetico elementare, che la condizione perché l’esponente e sia razionale è che la scomposizione in fattori primi di x e y contenga gli stessi numeri. Ne conclude che se x e y sono scelti a caso, è più probabile che l’esponente sia irrazionale piuttosto che razionale. Ciò lo porta a pensare che quando un numero incognito interviene nella legge che regola un fenomeno naturale, ci sono grandi probabilità che esso sia irrazionale.

    Questa osservazione è alla base della sua argomentazione contro le predizioni astrologiche. Oresme considera il semplice caso di due pianeti che percorrono orbite circolari e concentriche con velocità uniformi. Se il rapporto delle velocità di rotazione dei pianeti è razionale, le congiunzioni di questi due pianeti si produrranno periodicamente secondo un numero finito di raggi (esattamente come succede per le due lancette di un orologio, in cui la più grande ricopre la piccola ogni undicesimo di ora). Ma, se, come è più probabile secondo l’osservazione precedente, il rapporto delle velocità di rotazione dei due pianeti è irrazionale, le posizioni future delle congiunzioni, delle opposizioni, delle quadrature, dipendono allora dai decimali di questo rapporto sconosciuto. Ciò significa che è impossibile prevedere a lungo termine le posizioni reciproche dei due pianeti, svuotando di ogni credibilità le affermazioni degli astrologi.

    Dopodiché pare che l'astrologo in oggetto abbia preso un taxi a Roma insieme alla Raggi per andare a visitare l'area di costruzione del nuovo Stadio (famo lo stadio)da cui si potranno ammirare le congiunzioni dei pianeti.

    caino

    RispondiElimina
  5. "Raga, e che direste di un bell'inceneritore?"

    [..]
    Harry C. Boyte, che si definisce un populista, e che fu, seppur bianco, segretario della Southern Christian Leadership Conference e attivista per i diritti civili, descrive un episodio che secondo lui lascia trapelare alcune delle influenze politiche che avevano colpito maggiormente King:

    Il mio primo incontro con il significato profondo del populismo avvenne nel 1964, all'età di diciannove anni, mentre lavoravo come segretario di campo per la SCLC a St. Augustine. Un giorno fui catturato da cinque uomini e una donna che erano membri del Ku Klux Klan. Mi accusarono di essere "comunista e Yankee"; io replicai: "Non sono uno Yankee – la mia famiglia risiede nel Sud [degli USA] fin dalla Rivoluzione. E non sono un comunista. Sono un populista. Credo che i neri e i bianchi poveri dovrebbero unirsi per fare qualcosa per colmare le nostre divisioni". Parlammo qualche minuto su come un movimento del genere dovesse apparire. Poi mi lasciarono andare. Quando venne a sapere dell'incidente, Martin Luther King, a capo della SCLC, mi disse che egli si identificava con la tradizione populista e mi assegnò all'organizzazione dei poveri di pelle bianca.[196]

    RispondiElimina
  6. Comunque secondo me no Luigi dedurre un caso clinico da dichiarazioni pubbliche non è possibile, non dico che sia astrologia e non l'ho detto, ma non è nemmeno scientifico. Si possono fare delle supposizioni, si può intuire la personalità reale, si può affermare che le dichiarazioni rientrano pienamente in quel caso clinico DSM alla mano, ma non sappiamo nemmeno se quelle parole son sue, se son mediate da qualcuno, insomma il metodo non è rigoroso perdinci.

    Anche il mio pensiero è astrologico quanto il tuo: uno scaltro imprenditore, ho scritto, solo perchè ho visto qualche scambio da Letterman (capirai..) che lo accusava di confezionare le camicie in Cina togliendo lavoro alla nazione (surreale: in pratica sono tutti protezionisti e nazionalisti anche quelli che da noi vengono presentati come progressisti, ma è un altro discorso, a proposito di piattaforme politiche)
    Però un conto è legger delle dichiarazioni e un altro è osservare l'interazione con altri individui, e sapendo che Letterman è animale da palcoscenico quindi l'ego di Trump avrebbe dovuto avere una certa reazione, come in chimica

    Però è possibile avere, se non un'anamnesi e un riscontro diretto, almeno una serie di osservazioni su cui basare una tesi, ancora tutta da dimostrare. Ma questo lo dobiamo affermare sulla base di un metodo cercando di non farsi influenzare dal pensiero politico.

    Il che è impossibile, quindi hai ragione: è proprio un pazzo. : - D (anche se la mia prima reazione è stata: "questo è un pagliaccio!")

    RispondiElimina
  7. INTANTO "L'Ometto "...

    Intanto l'ometto dagli USA , gioca la carta dell'antipolitica ,del Leader che pensa al futuro, disinteressandosi delle sorti e delle polemiche di un partito che dovrebbe ridirigere.
    Ci annuncia di aver avuti colloqui con TESLA ,di viaggi su Marte, di treni iper-veloci , insomma il Futuro .
    Mentre gli altri discutono di miserie, Lui, pensa da vero statista al domani.
    Mossa mediatica intelligente ,non c'è che dire, per il presente.
    Chissà se " tesla" non gli proponga un viaggio sperimentale su Marte, al fine di collaudare nuove strumentazioni ? In questo caso sì, che si qualificherebbe anche ai miei occhi, purché la cosa avvenga presto.

    caino

    RispondiElimina
  8. Volpi Bisogna cercare impronte digitali e somiglianze morfologiche. Sono sufficienti per le proprie scelte di privato cittadino e di studioso ma stentano quando si deve scegliere i governanti con il voto. Candidarsi è poi opzione quasi impossibile per persone che ragionano.

    RispondiElimina