giovedì 2 febbraio 2017

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Citarsi è inelegante, ma si può far di peggio con l’autocitazione di un’autocitazione, di cui do un saggio riproponendo un post di sei anni fa: «Una volta ho scritto: “D’Alema non è mi particolarmente simpatico, ma lo diventa ogni volta che penso a Veltroni”. Coi loro succedanei direi il contrario: non sopporto Civati, ma Renzi me lo rende amabilissimo. Peggio di Renzi, nel Pd, nessuno. Renzi è la larva che il berlusconismo ha deposto in una delle tante piaghe del Pd».
Di solito rileggo quel che ho scritto solo quando un alert mi avvisa che qualcuno lha allegato a un link, e così è accaduto col post qui riproposto, che non rammentavo di aver scritto, ripreso qualche settimana fa da un tweet di @Birnbaumchen. Anche se non ne ho mai avuto riscontro in una pubblica confessione, suppongo capiti a ogni blogger di vecchio pelo – e a marzo Malvino compirà tredici anni – che un link a quel che si è scritto istilli tanta più inquietudine quanto più il post è datato, e questo indipendentemente dal motivo per cui è stato ripreso, perché il tempo passa, e noi cambiamo, al punto che può pungerci più dolorosamente il plauso a ciò oggi non scriveremmo più che lo sberleffo su ciò che abbiamo appena scritto.
Nel caso qui portato a esempio, deo gratias, mi è andata abbastanza bene – continuo a preferire D’Alema a Veltroni e ovviamente Civati a Renzi, sul quale il giudizio si è fatto ancora più severo – e tuttavia ho ricavato un certo imbarazzo dalla forzatura cui ho ceduto nel paragonare Civati a Veltroni per assicurare solidità strutturale al testo su un parallelismo incrociato, nel quale è manifesta la debolezza che uno dei due assi mostra rispetto all’altro. Mi pare evidente, infatti, che le analogie tra Civati e Veltroni si esauriscano tutte sul piano dei salienti tratti del carattere (qui nell’accezione teatrale piuttosto che in quella psicologica), mentre quelle tra D’Alema e Renzi vanno ben oltre, come acutamente rilevato da Bechis in una sua recente scheda. Di più, direi che in Renzi ci sia il peggio di D’Alema e il peggio di Veltroni, e in micidiale sincretismo.

[Questo post è stato inavvertitamente pubblicato ieri prima di essere concluso. Me ne scuso col lettore.]

2 commenti:

  1. Credo che abbia pubblicato un post incompleto... L'ultima frase è incompiuta.

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    1. Sì, pensavo di averlo salvato riservandomi di chiuderlo nella serata di ieri, ma devo aver digitato "pubblica" invece di "salva".

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