Qualche
settimana fa, commentando un articolo di Luigi Manconi (Il Foglio, 11.12.2012),
ho messo in discussione la più comune
accezione di carisma che anch’egli dava segno di intendere come una sorta di
grazia di cui può essere dotato un leader: ho scritto che più correttamente deve essere inteso come una sorta di disgrazia nella quale incorrono quanti si fanno seguaci di un leader dalla personalità
severamente disturbata, suggerendo che l’attenzione deve essere spostata dal
«convesso» del leader al «concavo» del gruppo che lo accetta come tale
(Malvino, 13.12.2012). In pratica, rigettavo la definizione del carisma data da Max Weber in Wirtschaft und Gesellschaft («qualità della personalità di un individuo, in virtù della quale egli si eleva sugli uomini comuni ed è trattato come uno dotato di qualità soprannaturali, sovrumane, o quanto meno specificamente eccezionali, non accessibili alle persone normali, considerate di origine divina, basate su poteri magici»), per accogliere quella di Otto Kernberg in Ideology, Conflict and Leadership (per il quale il carisma è tra gli «effetti paranoiagenetici» di una psicopatologia di gruppo).
Bene, oggi posso produrre un esempio che credo abbia forza
di argomento. Si tratta di un passaggio tratto dall’intervento di Angiolo
Bandinelli all’ultima Direzione nazionale di Radicali italiani (radioradicale.it, 29.1.2013). Non aspettatevi un’illustrazione teorica dell’assunto, si tratta più che altro di uno spaccato clinico.
Se un giorno dovessi argomentare come il Bandinelli sopra argomenta, quale che sia il leader (da Ataualpa a Zoroastro), chiedo di essere ricoverato.
RispondiEliminaAnche se il paragone è improponibile (e mi scuso per aver accostato le situazioni), per indagare la questione del "carisma", colgo l'occasione per consigliare la lettura del libro della compianta Gitta Sereny su Albert Speer, "In lotta con la verità".
RispondiEliminaBeh,la patologia c'è tutta,ed è anche severa.
RispondiEliminaE'chiaro che in un contesto così malsano è impossibile qualunque confronto basato sulla logica e anche solo sul semplice buon senso.
Ai tempi della scissione dell'autunno 1982(consumatasi all'interno del congresso del PR e nata dal rifiuto del tema unico 'sterminio per fame'perseguito ossessivamente,proprio come oggi accade per il tema unico 'amnistia')ricordo che l'avvocato Franco De Cataldo parlò apertamente di disturbo della personalità di Pannella:allora pensavo che De Cataldo avesse torto,oggi penso che forse aveva ragione..
dopo la morte questi discepoli rimarranno senza un idolo. in corea del nord ci pensano prima, costruiscono un mito sostitutivo. ma i radicali, ci hanno pensato? che fanno, mettono la salma in frigo e poi lo venerano?
RispondiEliminaOhggesù!
RispondiElimina'' dopo la morte questi discepoli rimarranno senza un idolo. in corea del nord ci pensano prima, costruiscono un mito sostitutivo. ma i radicali, ci hanno pensato? che fanno, mettono la salma in frigo e poi lo venerano? '' (umanesimo 31/01/2013)
RispondiEliminaPannella sta rimodulando da tempo il dogma dell'immacolata concezione .... gli servono solo ancora un paio d'anni ed affronterà anche il tema della ''resurrezione''.
Poi il gioco sarà fatto... e per sempre.
Segnalo una sintesi anche più efficace: http://www.popolino.org/2013/02/01/rottamazione-nonviolenta/
RispondiEliminaDalla mozione generale approvata dal Comitato Nazionale di Radicali Italiani:
RispondiElimina«Il Comitato, infine [...] ritiene utile che Radicali italiani, come fatto in passato, possa e debba continuare a rappresentare sede di dibattito, confronto e decisione per tale lotta di resistenza, ferma restando l'autonomia di ciascuno dei soggetti dell'area radicale.
(emendamento) Il Comitato riconosce la valenza politica del dibattito responsabilmente avviato sulle modalità e tempistiche con cui il Movimento è stato partecipe delle scelte elettorali relative alla presentazione della lista Amnistia Giustizia Libertà; ritiene quindi necessaria la prosecuzione di tale confronto successivamente alle scadenze elettorali, affinché il Movimento possa farsi forze dell’esperienza acquisita. »
http://www.radicali.it/comunicati/20130203/comitato-nazionale-radicali-italiani-mozione-generale-approvata
Ecchecazzo, almeno i sottotitoli potevi metterli!
RispondiEliminaVolpi La campagna elettorale è pessima ; il tempo dedicato a discutere le future alleanze o le "proposte" di Berlusconi è vicino alla totalità.
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