Quante
ne ha dette, Silvio Berlusconi, e quante se ne
è rimangiate, ricordate? Un merito, però, bisogna riconoscerglielo: sapeva
che, a rimangiarsi quanto aveva detto, il rischio fosse quello di
ricavarne una figura di merda, e cercava di evitarla, anche se non
riusciva a farlo in altro modo che negando l’evidenza,
quindi rischiandone regolarmente una anche più grossa. Così, una
volta pretendeva di convincerci che gli fosse stata attribuita una
frase che in realtà, a suo dire, non aveva mai detto, anzi, che
nemmeno si fosse mai sognato di dire, e invece la frase era lì,
inoppugnabilmente documentata, e un’altra si affannava nel
tentativo di persuaderci che si fosse voluto forzare il senso delle
sue affermazioni, che fosse stato frainteso, anzi, si fosse voluto
fraintenderlo, e con intento malevolo, anche se quanto aveva
detto era inequivocabile.
Ma c’è di più: Silvio Berlusconi dava l’impressione di tenere molto a risultare convincente, e sembrava che per poter essere sicuro di riuscirci avesse bisogno di convincere innanzitutto se stesso. Non manteneva gli impegni presi, cambiava idea continuamente, non era mai disposto a riconoscere un errore, e tuttavia aveva enormemente a cuore che di lui si pensasse fosse un uomo di parola. Una faccia da schiaffi, senza dubbio, ma con un residuo senso dell’onore. Ma forse onore è parola grossa, limitiamoci a dire: un residuo senso della decenza.
Ma c’è di più: Silvio Berlusconi dava l’impressione di tenere molto a risultare convincente, e sembrava che per poter essere sicuro di riuscirci avesse bisogno di convincere innanzitutto se stesso. Non manteneva gli impegni presi, cambiava idea continuamente, non era mai disposto a riconoscere un errore, e tuttavia aveva enormemente a cuore che di lui si pensasse fosse un uomo di parola. Una faccia da schiaffi, senza dubbio, ma con un residuo senso dell’onore. Ma forse onore è parola grossa, limitiamoci a dire: un residuo senso della decenza.
Matteo
Renzi è tutta un’altra
cosa: rimangiarsi quel che ha detto non gli pone alcun problema, e
infatti quasi mai si sente in dovere di darne spiegazione, tanto meno
di negarlo. Quel che dice è in ragione solo dell’effetto
che ritiene abbia a sortirne entro il tempo che precede la smentita,
che per lui è del tutto irrilevante se dovrà trovare modo nel sostenere il contrario di quanto ha sostenuto in precedenza o col
venir meno di fatto al dargli conseguenza. Una faccia da schiaffi
pure lui, dunque, ma senza neppure un’ombra
di scrupolo. Direi si tratti di un vero e proprio orgoglio dell’indecenza, che è da considerare un significativo salto evolutivo per la specie dell’uomo di merda.
Si. Tutto giusto, in particolare uomo di merca.
RispondiEliminaDecenza? con le prostitute e tutto il resto?
RispondiEliminaE se la differenza fosse nel fatto che Berlusconi si doveva confrontare con un elettorato?
RispondiElimina@dmitri:
Eliminapossibile: ma un elettorato che forse coincide?
Stia bene.
Ghino La Ganga
@dmitri
EliminaCertamente si doveva confrontare con un elettorato reso consapevole da una stampa che riusciva ad essere non interamente cortigiana, ma capace anche, qualche volta, di smascherarlo e fargli domande scomode.
Con Renzi tutto questo non esiste.La stampa è, nella quasi totalità, cortigiana,asservita e complice.
Per questo Renzi può fare e poi non fare, dire e poi contraddire tutto quello che vuole: è irrilevante, perché quelli che scrivono, parlano, esprimono opinioni su di lui sono come lui, indistinguibili, hanno la sua stessa faccia.
In questo senso l'"orgoglio dell'indecenza" li accomuna tutti, e così pure il " significativo salto evolutivo per la specie dell’uomo di merda."
in inglese si direbbe che il primo é un liar, il secondo un bullshitter
RispondiElimina"Hey folks, I'm full of shit AND HOW DO YOU LIKE THAT?"
EliminaBill Clinton
L'orgoglio dell'indecenza è la naturale evoluzione del postmoderno, andrà sempre più di moda
RispondiEliminaIl discorso riprende quello di qualche post fa. Lui non ha scrupoli neanche a mettere in gioco la parola data (si parlava della promessa di sparire in caso di vittoria del NO) e poi di sputtanarla. Lui non ha il minimo senso dell'onore, quand'anche volessimo intenderlo solo come amor proprio, quasi non abbia assolutamete alcun onore da salvaguardare.
RispondiEliminaVien quasi da rimpiangere i tempi in cui di certe giravolte si rispondeva in punta di fioretto o di pistola: nella pletora di gente che avrebbe sfidato lo stronzetto avremmo sicuramente trovato più di uno spadaccino in grado di infilzarlo come una porchetta. Ma forse in quei tempi mezze calzette senza arte né parte e soprattutto senza onore, come lui, Berlusconi e tanti altri inetti sfacciati di oggi, più semplicemente, non avrebbero mai avuto l'opportunità (che oggi dà loro la mafia) di volare così in alto, e nessuno o al massimo qualche umile cornuto avrebbe voluto o dovuto cacarseli.
Gigi.
Si è come se fossero dei reagenti chimici: l'orgoglio in sé nel senso comune rimane una virtù, ma se l'orgoglio reagisce con l'ignoranza, la menzogna e l'arroganza allora diventa esplosivo
RispondiEliminaquando quella specie d'uomo, che è solita agitare il bastone del potere (a fin di bene s'intende per un'esigenza di chiarezza politica e governabilità) si trova in difficoltà allora comincia a diventare comprensiva e dolce, quasi verosimile e credibile. O solamente un verme più grosso su un amo più piccolo
Oppure della merda di uomo
RispondiEliminaNon ha un senso e basta, non dovrebbe esistere uno così, eppure c'è, purtroppo!
RispondiEliminaBerlusconi, veniva sbugiardato perché c'era un gioco delle parti in cui alcune pedine come giornalisti, intellettuali, anche comici eletti maestri del pensiero dalla parte antagonista, potevano sbugiardarlo e lo potevano fare con un megafono.
RispondiEliminaRenzi ha rotto questo gioco delle parti o meglio lo ha disvelato e quelle stesse pedine si sono adeguate per opportunità o sono state declassate e derise. Solo il leader può smentire sé stesso e questo rafforza la sua leadership. Guardate Repubblica e il Corriere, per tacere del Sole 24 ore come si abbeverano dei dati Istat direttamente dalle mani unite a coppa del premier. E dieci anni fa chi mai si sarebbe permesso di sbertucciare Gustavo Zagrebelsky?
Renzi non ha antagonisti, ha un codazzo di gregari senza onore ma abili a fiutare l'aria che tira, l'onore e la coerenza sono superflue quando si ha a che fare con questa gente.
Alberto Garbato
La spiegazione è più semplice: Renzi, giustamente, si rende conto che se uno come lui è riuscito a diventare presidente del consiglio, allora gli italiano possono ingoiare davvero qualsiasi cosa. Per bocca o per altro orifizio.
RispondiEliminaEsattamente
EliminaC'è anche da dire che probabilmente, fino a che non è arrivato al redde rationem, Berlusconi si è presunto eterno. Mentre Renzi non può non essere consapevole di essere effimero. Renzi cavalca la tigre; Berlusconi era convinto di essere la tigre.
RispondiEliminaSecondo me confonde il residuo d'onore, o di decenza, con la patologica vocazione di dover piacere a tutti.
RispondiEliminatirate le somme, fatto tutti i cazzo di ragionamenti, analizzato tutto l'analizzabile.... Renzi è perfetto per questa Italia, per questi italiani, come lo era Berlusconi
RispondiEliminaNoi un premier serio e affidabile non lo avremo MAI
Ecco
Stritolarsi le meningi sulle presunte capacità o incapacità di uno come Renzi è operazione del tutto inutile.
RispondiEliminaMeglio seguire i gossip su Belen e leggere "Chi"....meglio forse no, o fare due chiacchere dal parrucchiere in attesa di uno Shampoo rilassante, mentre si leggono le previsioni del tempo sul Sole 24 ore e si leggono gli articoli di maghi e fattucchiere di noti e meno noti economisti.
Mi sta colando la società sulle mani come il gelato d'estate.
caino