venerdì 28 ottobre 2016

La Pala Radolovich / 2


Fate finta di dover riprodurre un quadro di Caravaggio, un quadro che Caravaggio potrebbe aver dipinto, ma di cui si è persa ogni traccia, o che non ha mai dipinto, ma di cui abbiate dalla specifica di una commessa qualche indicazione riguardo ai soggetti che in esso avrebbero dovuto figurare e alla disposizione che il gruppo avrebbe dovuto assumere nel dipinto: come procedereste?
Se avete appena un minimo di serietà, probabilmente comincereste col campionare i volti dei personaggi raffigurati nei quadri che sono con certezza attribuiti al Caravaggio. Con un programmino in grado di ridarveli in 3D, probabilmente provvedereste a sceglierne le pose e le espressioni che possano esservi utili a riprodurli nella scena che dovete costruire. Se volete ottenere un risultato brillante, probabilmente toglierete o aggiungerete qualche barba, in modo da ricreare personaggi apparentemente nuovi, o addirittura costruire degli ibridi (per esempio, fronte e occhi dal Bacchino malato, naso e bocca dal Ragazzo con cesta di frutta, ecc.). Costruiti o, per meglio dire, ricostruiti a questo modo i volti dei personaggi che poi riporterete sul dipinto, probabilmente procedereste a fare altrettanto coi vestiti, facendo in modo che i panneggi siano congrui alle posture, che quasi certamente saranno a forte impronta drammatica, con vividi effetti di torsione o sospensione. Probabilmente, poi, passereste a rifinire lassieme, ovviamente dando massima attenzione alla luce: ruotereste di qualche grado quella testa, inclinereste un po a destra quel busto...
Ora immaginate che alluzzolo di mettervi a caraveggiare sia disponibile pure un certo budget. Niente di spropositato, sia chiaro, diciamo un 10-20.000 euro, giusto il necessario per la supervisione da parte di uno storico dellarte e di un grafico. Bene, procedendo a questo modo, pensate di poter sperare in un risultato decente? Mi spiego meglio. Non dico che il vostro Caravaggio debba far piangere di commozione Vittorio Sgarbi, e nemmeno che non debba sollevare perplessità in chi abbia una pur superficiale conoscenza dellopera del Caravaggio, ma, ancorché vogliate proporlo come mero divertissement intellettuale, per poi annunciare che il tal giorno, in tal luogo, «grazie alle moderne tecnologie» presenterete al pubblico un inedito del Caravaggio «o almeno come avrebbe dovuto essere il dipinto», quanto si è fin qui detto non sarebbe il minimo? E dunque cosa cera da aspettarsi dall’annuncio dato dal Museo del Banco di Napoli di cui vi ho parlato pochi giorni fa? E in realtà che cosa è stato presentato al pubblico?
È presto detto: un giovinotto dallo scilinguagnolo giulivo a far da cicerone nelle stanze dell’archivio del museo; due scale appoggiate a una scaffalata; tre tizie biancovestite con un paio d’ali a tracolla lì sopra appollaiate in posa instabile; una qualcerta addobbata presuntivamente a Madonna a qualche piolo più in basso; e, sotto, quattro sacripanti coperti di pezze che un anticipo di simpatia sollecitava a credere secentesche. Una patetica pantomima da far rivalutare il presepe vivente di Roccaravindola come performance teatrale di altissimo livello. Questa sarebbe la Pala Radolovich, a detta di chi ha organizzato – sonora pernacchia – l’evento.
Non c’ero, ho preso orrore della cosa da un video di Mattino Tv. E ogni altro commento è superfluo.

3 commenti:

  1. La Fondazione Banco di Napoli spande denari per queste pagliacciate, il giornale locale fa da grancassa e avanti di questo passo. E tutto ciò per un dipinto che con ogni probabilità non è mai stato realizzato. E come se non bastasse ecco altre decine di scarafaggi:
    http://www.corriere.it/cultura/16_ottobre_28/scoperta-trovati-69-nuovi-caravaggio-c2419938-9d04-11e6-bc69-95c00ca68f96.shtml

    RispondiElimina
  2. Lungi da me l'idea di farmi pubblicità, ma almeno di rivendicare parte del compenso per aver avuto un'idea simile anni fa:
    https://anskijeghino.wordpress.com/?s=in+bella+mostra
    Eh.
    Stia bene, utilissimo passar di qua.
    Ghino La Ganga

    RispondiElimina
  3. Hahahahahahahahahahahahahahahahahaha...

    6iorgio

    RispondiElimina