mercoledì 27 giugno 2012

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Ci pensavo ieri sera, Roberto Benigni non mi ha mai fatto ridere. Dovrei indagare, ma non ho tempo.

10 commenti:

  1. Anche a me non ha mai fatto ridere.
    Ma non indago mai sulla fortuna.

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  2. Beh, siamo in due, se può interessarLe.
    (Nè trovo particolarmente coinvolgente la sua lettura sbiascicata e onomatopeica della Divina Commedia. Preferivo di molte lunghezze il tono stentoreo e le frasi perfettamente scandite di Vittorio Gassman).

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  3. nemmeno a me.
    poi, in genere, non mi piacciono quelli che se la ridono da soli.

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  4. A me invece ha sempre fatto ridere di gusto.

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  5. Per quanto mi riguarda, potrei dire lo stesso di Crozza.

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  6. E' confortante ... credevo di essere solo al mondo a dovermi subire sproloqui sul più grande genio comico dopo Totò ...
    C'ho provato, tante volte, a ridere alle sue battute. Niente, mi fa c****e ...
    Mi sa che la colpa di tutto è di Vincenzo Mollica.
    Crozza non è un granché, ma almeno nessuno dice che è un genio.

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  7. Nell'aver pensato la stessa cosa vedendolo l'altra sera, ho rilevato anche un'altra curiosità: ironizzava sul futuro della politica in mano ai comici e sul conseguente loro essere i prossimi ospiti dei talk chiamati a parlare di politica, presentando lo scenario come il suo dipinto dissacrante di una società futura priva di senso.
    Il tutto nelle vesti di comico ospite a Ballarò introdotto da Floris con le parole (a spanne): "Al rientro (dalla pubb) Benigni ci parla di politica".
    Ecco questa cosa mi ha fatto ridere.

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  8. "Crozza non è un granché, ma almeno nessuno dice che è un genio"
    Sottoscrivo.

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  9. nemmeno a me. e mi becco sempre un sacco di insulti e occhiate condiscendenti gratuite se mi azzardo a dichiararlo. boh. io mi ritengo fortunata (in realtà non credo esista attualmente in Italia un comico che mi faccia ridere... sarò io o il periodo?)

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  10. suppongo che Benigni non abbia mai fatto ridere nessuno,

    giusto i soliti ''gerarchi di partito'' , che si crogiolano per la rievocazione storica ''buoni e saggi contro cattivi e cafoni''

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