L’ontogenesi
ricalca la filogenesi, si diceva ai tempi in cui si era convinti che
lo sviluppo di un embrione riproducesse lo sviluppo evolutivo della
specie cui appartiene, poi s’è visto che le cose non stavano
esattamente a questo modo. Per l’ingenuo, invece, la regola
funziona, eccome: la sua sorte personale ricalca quella di ingenuus,
che venne al mondo più di duemilacinquecento anni fa, a Roma, come
in-genitus,
cioè nato da gente del luogo, figlio di autoctoni, né schiavi,
dunque, né liberti, com’era invece per il grosso di quanti pure erano lì,
ma giunti d’altrove. Radiose aspettative, quindi, perché con
quella sua libertas
a un passo dalla nobilitas
poteva aspirare a un ruolo di prestigio, e oggi, chissà, avremmo
avuto un Ingenuo,
e ovviamente un Vice
Ingenuo,
ai vertici di questo o quell’organo istituzionale.
Perplessi?
Non ve n’è
ragione. Pensate a candidus:
d’umili
origini, un informe candens
ad arroventarsi nella fucina di un fabbro, al più poteva sperare di
finire nella réclame di un detersivo o di un dentifricio come bianco più del bianco, e invece
non ne è venuto fuori un candidato,
semmai anche ad altissima carica, e con la possibilità di essere
eletto? Non così ingenuus,
che prese
quasi subito la brutta via dell’accezione
estensiva,
diventando prima sinonimo di puro,
sincero,
innocente,
per ridursi infine a quel poco più d’un fesso
che
è oggi.
Se
questa è la filogenesi che da ingenuus
porta a fesso,
l’ontogenesi dell’appartenente
alla specie la riproduce in modo assai fedele.
[...]
Tanto
valga a cappello introduttivo della voce Luigi
Di Maio
nel tomo di aggiornamento all’Enciclopedia Quattrocani.
Come era già quella storia del possibile governo Fico?
RispondiElimina:-D
Stia bene, comunque la trovo in gran forma.
Ghino La Ganga