Sconsigliandone la lettura a chi non tolleri il macabro, riporto qui sotto la lettera che uno studente di medicina invia a Giuliano Ferrara (Il Foglio, 18.5.2011).
Un racconto tragico, ma qualche commento è necessario.
Cominciamo col dire che un feto di circa dieci centimetri corrisponde pressappoco ad una 13ª settimana gestazionale e a quell’epoca ha una cavità addominale che a stento può accogliere un mignolo: impossibile “affondarvi le dita alla ricerca delle ovaie”, che peraltro a quell’epoca hanno dimensioni tali da non poter essere identificate con certezza ad occhio nudo. Per il torace vale più o meno lo stesso discorso, ma precisando che nella cassa toracica di un feto di 13 settimane gestazionali sarà praticamente impossibile trovare ancora polmoni laddove sia già stata effettuata un’autopsia.
Ma può darsi che ad Ancona si pratichi una anatonopatologia tutta speciale e allora su tutto questo converrà sospendere il giudizio. Però anche ad Ancona dovrebbe essere vigente la stessa legge che norma per il resto d’Italia la sepoltura dei feti espulsi ad epoca inferiore alla 20ª settimana gestazionale, laddove i genitori ne abbiano fatto richiesta, e questa non fa cenno all’impiego del feto morto a fini didattici, neanche dietro liberatoria. Se il racconto è interamente veritiero, c’è pensare che il professore abbia commesso quanto meno una leggerezza nel cedere, senza neppure troppa resistenza, alle richieste del signor Chelli e della sua amica.
Ma è interamente veritiero, questo racconto? C’è da sospettare non lo sia, almeno in un punto: o si è voluto ridurre le dimensioni del feto (e dunque la sua età gestazionale) per dare dignità di persona a qualcosa che può altrimenti vedersela riconosciuta anche a 7-8 settimane, ma con adeguato mezzo di ingrandimento; o si è voluto spacciare per feto con richiesta di seppellimento un aborto di quelli che Il Foglio definirebbe eugenetico, motivato dall’assenza dell’encefalo, non già “asportato perché causa dell’aborto”, ma perché mai formatosi (e qui, in un caso che sarebbe di anencefalia, a dimostrare la persona non basterebbe il mezzuccio splatter).