Ignoro chi sia il pianista che sta suonando Bach in quest’istante a L’Infedele, e non voglio sapere chi sia. So solo che non ho mai sentito storpiare Bach a questo modo, sembra una polka di Chopin.
Il pianista iraniano Ramin Bahrami sarà in studio ad accompagnare, con il suo pianoforte, il dibattito in corso: già ospite in studio dell’Infedele – è figlio di un oppositore al regime degli ayatollah in Iran che fu ucciso in carcere –, quest’anno dà il via ad un ciclo, Bach infedele, rivisitando il compositore con variazioni contemporanee, insieme ad altri pianisti: Sonig Tchakerian, Avi Avital, Pietro De Maria, Edoardo Catemari.
Per quanto mi riguarda, il problema non è se sia riconoscibile o meno. Lo trovo semplicemente brutto, suonato a quel modo. Anche Gould forzò le sue Variazioni molto al di là delle intenzioni di Bach, ma il risultato è bello: secco, brillante, dinamico, vitaminico.
Ho un CD con i concerti di Bach suonato da Bahrami e devo dire che, al di là della forse eccessiva velocità nell'esecuzione, ne avevo apprezzato la precisione e la purezza della voce. Sono rimasto spiacevolmente stupefatto dall'esecuzione fatta all'Infedele. E' come se fosse sotto anestetico o gli avessero fatto troppa fretta. Insomma, mi sa che gli avevano detto di comprimere in certi tempi l'esecuzione e che abbia mandato a puttane gli a capo. Peccato perché, ovviamente il ragazzo non si avvicina al dito medio di Gould, ma normalmente non è così male.
dissento le sue golberg nell'incisione ufficiale in studio (non so se le uniche) sono le più clavicembalistiche di tutte quelle eseguite al pianoforte anche se io, e sono gusti, amo quelle di perahia Pio
Pensa che il tipo di cui non vogliamo ricordare il nome sta cercando di accreditarsi come massimo interprete bachiano.
RispondiEliminanon ho capito bene il nome quando il rabbino l'ha presentato
RispondiEliminaIl pianista iraniano Ramin Bahrami sarà in studio ad accompagnare, con il suo pianoforte, il dibattito in corso: già ospite in studio dell’Infedele – è figlio di un oppositore al regime degli ayatollah in Iran che fu ucciso in carcere –, quest’anno dà il via ad un ciclo, Bach infedele, rivisitando il compositore con variazioni contemporanee, insieme ad altri pianisti: Sonig Tchakerian, Avi Avital, Pietro De Maria, Edoardo Catemari.
RispondiElimina[TVBlog]
D'accordo con Malvino:Bach irriconoscibile.
Eliminaostia, e io che stavo guardando le paraolimpiadi ... mi sa che mi son perso qualcosa ...
RispondiEliminasentivo che solo qui avrei potuto trovare quel che ho pensato uguale uguale, da brivido
RispondiEliminascs
Per quanto mi riguarda, il problema non è se sia riconoscibile o meno. Lo trovo semplicemente brutto, suonato a quel modo. Anche Gould forzò le sue Variazioni molto al di là delle intenzioni di Bach, ma il risultato è bello: secco, brillante, dinamico, vitaminico.
RispondiEliminaHo un CD con i concerti di Bach suonato da Bahrami e devo dire che, al di là della forse eccessiva velocità nell'esecuzione, ne avevo apprezzato la precisione e la purezza della voce. Sono rimasto spiacevolmente stupefatto dall'esecuzione fatta all'Infedele. E' come se fosse sotto anestetico o gli avessero fatto troppa fretta. Insomma, mi sa che gli avevano detto di comprimere in certi tempi l'esecuzione e che abbia mandato a puttane gli a capo. Peccato perché, ovviamente il ragazzo non si avvicina al dito medio di Gould, ma normalmente non è così male.
RispondiEliminadissento
RispondiEliminale sue golberg nell'incisione ufficiale in studio (non so se le uniche) sono le più clavicembalistiche di tutte quelle eseguite al pianoforte
anche se io, e sono gusti, amo quelle di perahia
Pio