giovedì 20 settembre 2012

Cadfael

Arrivo a Cadfael da sentiero tortuoso. Nei giorni scorsi m’imbatto nell’ennesimo strafalcione grammaticale di uno che si reputa un novatore della lingua italiana, e che stavolta ha messo per titolo a un suo post Essere sempre stupidi, diventa noioso (soggetto-virgola-verbo), roba che ai miei tempi stavi dietro la lavagna, faccia al muro, per tre anni. Oggi è trendy, o forse è un trabocchetto per incastrare un nazigrammar.
Meglio lasciar perdere, meglio trarne spunto per riflettere su un argomento poco dibattuto anche se di notevole importanza, almeno a mio parere: la scelta del titolo a un post. Ci sarebbe da scriverne per pagine e pagine. La cosa rimanda, più in generale, alla scelta del titolo per un qualsiasi altro componimento e questo mi porta alle Postille a Il nome della rosa di Umberto Eco. Doveva avere un altro titolo, all’inizio: I misteri dell’abbazia. D’un passo, così, sono a Cadfael, una serie tv che ha proprio I misteri dell’abbazia per sottotitolo e che attualmente è in programmazione su Tv2000 (già Sat2000), la tv del Papa. Ieri sera andava in onda una puntata alle 21.20, sono andato a curiosare.
Arrivo nel bel mezzo d’una scena madre. Un tizio abbigliato da crociato racconta a un sempronio abbigliato da priore benedettino la sua triste infanzia. In breve, come in una telenovela brasileira, s’intuisce che il babbo, mai conosciuto, è – mi scuso del bisticcio – proprio il priore.
Stacco brutale, spot che annuncia un ciclo de L’ispettore Derrick, che sappiamo essere sempre stato (insieme a Il commissario Rex) nelle grazie di Benedetto XVI fin da quando era cardinale. Figlio di sbirro, comprensibile. L’immaginazione mi correva al suo vecchio appartamentuccio nel Rione Pio IX: il faldone recante la scritta Leonardo Boff sulla scrivania, il gatto addormentato su uno spartito di Mozart e lui in poltrona, alla fine di una dura giornata d’Inquisizione, a guardare Horst Tappert e Fritz Wepper che incastrano l’assassino. Ah, i vantaggi d’essere Papa: invece di comprarti i dvd di Derrick, metti Dino Boffo alla direzione della tua tv e quello ti fa un palinsesto con la cura che un sarto mette nel cucirti il cavallo.
Si torna in abbazia, la stanza del cardinale svapora. Una telenovela, è proprio una telenovela. D’un tratto, serio serio, padre Cadfael fa: «Voi – pausa – siete un bravo giovane». Vorrà mica dire che in quella pausa ci va una virgola?

12 commenti:

  1. Soggetto-virgola-verbo è comunissimo nei blog ospitati dal "Fatto Quotidiano", anche da parte di professori e in generale di gente che dovrebbe conoscere bene l'italiano. E se lo fai notare ti spernacchiano.

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    1. I blog ospitati dal "Fatto Quotidiano" hanno una sola cosa in comune alla crusca, non quella di far testo in grammatica.

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  2. Credo che tu abbia perso un pezzo per strada ("corrLeonardo"). ;-)

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  3. Lei non riesce a mantenere le promesse. (http://malvinodue.blogspot.it/2012/07/corrispondenze.html)

    Flx

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  4. La accendiamo?

    http://www.flickr.com/photos/firehawx/4984148620/

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  5. "Il commissario Rex". Saluti affettuosi.

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