Ho
smesso di seguire Pierluigi Battista su Twitter, ho cominciato ad evitare i suoi articoli, cambio
canale quando è ospite di un talk show. Sennò divento grillino, e chi mi conosce sa cosa io pensi di Grillo. Non che fosse ’sto tabernacolo di intelligenza e simpatia, prima, ma da quando gli è morta la moglie, sarà mera coincidenza, sarà che il lutto gli ha tolto la scorza, pare si compiaccia a fare lo stronzo. L’impressione è che il suo referente sia il cinismo della residua classe media che non è stata ancora sensibilmente toccata dalla crisi economica e coltiva la certezza che
possa farla franca
appiattendosi sugli interessi di chi ne ha tratto vantaggio. Più lo guardo, più lo sento, più lo leggo, e più mi pare stia tra Roberto
D’Agostino e Giuliano Ferrara, terza posizione tra due modi uguali e diversi di parassitare il marcio. Ovviamente è probabile ch’io sia in errore, e chissà che personcina deliziosa sia. Ma il fastidio che mi ha cominciato a dare è diventato enorme.
E pensare che ieri sera il Battista ha iniziato a leggere il Dottor Zivago annunciandolo su Twitter, come se tale lettura aumentasse i galloni al valor intellettuale - mentre invece lo precipita ancor più nel “cinismo della residua classe media” sopra descritta, dacché - come ebbe a scriverne un implacabile oppositore del comunismo sovietico come Vladimir Nabokov ("Intransigenze, Adelphi, pag. 252 e seguenti), il romanzo di Pasternak «è un libro filobolsevico e storicamente falso» e, letterariamente, un libro misero, goffo, trito e melodrammatico, con situazioni scontate, avvocati lussuriosi, ragazze inverosimili e viete coincidenze».
RispondiEliminaLe ricordo che chi parassita il marcio campa millenni.... Zagreo
RispondiEliminaAnche io, spesso, spessissimo, mi sono chiesto cosa ci faccia tra i suoi followers. E anche io, spesso, spessissimo, ho avuto la tentazione di defollowarlo. Mi mancava giusto quel piccolo, ultimo input; che ora è arrivato. Ciao, Pigi :P
RispondiEliminaal diavolo Nabokov, il Dottor Zivago è un libro bellissimo. Come se essere bolscevichi, poi, fosse di per sé sinonimo di cattiva qualità artistica.
RispondiEliminaChiedo scusa per l'off topic.
Ho sempre trovato gli editoriali di Pigi sul Corriere di un qualunquismo incredibile e disarmante: non riuscivo a credere che siffatti argomenti potessero comparire in prima pagina.
RispondiEliminaCi ho messo una croce sopra quando ad AnnoZero, anni fa, ha sostenuto che l'archivio Genchi potesse stare nelle chiavette usb.