L’argomentazione
fallace si avvale talvolta di un metodo che potremmo definire dismaieutica. Se
la maieutica, infatti, è la tecnica che aiuta l’argomento a venire alla luce
assistendo chi deve partorirlo in modo che il travaglio sia agevole e il nascituro
non abbia a subire danni, la dismaieutica narcotizza chi ne è gravido, glielo
ammazza in pancia e al risveglio gli mette in braccio un bambolotto di plastica.
Prendiamo, per esempio, Ivan Scalfarotto: «Ieri – scrive – la Camera ha
approvato l’estensione integrale della legge Mancino all’omofobia e alla
transfobia. Come previsto, una cosa così nuova per il nostro paese non poteva
che suscitare molte domande, polemiche e dubbi. Ho pensato che la cosa migliore
fosse fare una lista di domande e risposte, in modo da chiarire a tutti cosa si
è approvato ieri sera» (ivanscalfarotto.it, 20.9.2013).
Sembra un fare socratico,
ma il dialoghetto che offre ai suoi lettori è dismaieutico. Narcosi: «Per la
prima volta un ramo del Parlamento approva una norma ad hoc che riconosce in
Italia l’esistenza, la dignità e il diritto di vivere pacificamente di una
comunità di persone (le persone LGBT) che fino a oggi non sono state
riconosciute in quanto tali, al contrario di altre minoranze. […] Hanno
ottenuto l’integrale applicazione della legge Mancino e il riconoscimento che
l’omofobia e la transfobia sono fenomeni da reprimere allo stesso modo del
razzismo, della xenofobia e dell’antisemitismo».
Sembra un’epidurale, ma è
evidente che l’intento vada più in là dell’analgesia: «La legge Mancino è stata
estesa nella sua interezza», scrive, ma poi: «Il titolo della legge risulta
modificato: la legge Mancino ora si chiama “Misure urgenti in materia di
discriminazione, odio o violenza per motivi razziali, etnici, nazionali,
religiosi o fondati sull’omofobia o sulla transfobia”». E che bisogno c’era di
modificarlo? In coda non ci poteva limitare ad aggiungere «sessuali»?
Non lo
spiega, e ve n’è ragione, basta andare al punto in cui afferma che il sub-emendamento
Gitti «in realtà è molto meno preoccupante di come sia stato descritto». Il sub-emendamento recita
che «non costituiscono atti di discriminazione le condotte delle organizzazioni
di natura politica, sindacale, culturale, sanitaria, di istruzione ovvero di
religione o di culto», e Scalfarotto tiene a precisare: «[Ma] a queste
condizioni: se sono conformi al diritto vigente – e grazie al cazzo – se si
riferiscono all’attuazione di principi e di valori di rilevanza costituzionale –
ringraziamolo di nuovo – e se sono assunte all’interno (non all’esterno)
dell’organizzazione».
Ora, sia chiaro, anche alla ostetrica onesta può capitare
di tanto in tanto di storpiare un nascituro e di provocare devastanti lesioni vaginali,
ma Scalfarotto dove vive? Qual è l’«interno», in Italia, delle organizzazioni
di natura politica, sindacale, culturale, sanitaria, di istruzione e soprattutto
quelle di religione e di culto? Si tratta di organizzazioni che, con varie aree
di sovrapposizione, coprono la quasi interezza dell’«esterno», lasciando
scoperti i quasi inesistenti spazi di individualità, di regola marginalizzati
nella devianza. Soprattutto quelle di religione e di culto hanno conquistato il
diritto d’ingerenza in ogni ambito: quale sarebbe l’«interno», e quale l’«esterno», in Italia, di un’idra come
la Chiesa cattolica? Quali sarebbero i contesti nei quali un cattolico, chierico
o laico, commetterebbe reato nel sostenere che i gay sono «malati» e i
transessuali «mostri»?
Ostetrica cretina, Scalfarotto, o disonesta. «Complimenti,
signora, guardi che bel bambino ha partorito!», strepita. Ci porge il
bambolotto e con un piede, intanto, allontana il cadaverino.
Divertente, e quadretto piuttosto riuscito!
RispondiElimina(mi scuso per la virgola)
"uali sarebbero i contesti nei quali un cattolico, chierico o laico, commetterebbe reato nel sostenere che i gay sono «malati» e i transessuali «mostri»?"
RispondiEliminaCredo e spero nessuno.
Bravo, allatta il bambolotto.
EliminaTi rendi conto vero che non è nemmeno ancora legge e probabilmente non lo diventerà mai?
EliminaGesù, e allora Scalfarotto di che va gaio?
EliminaNon credo che Scalfarotto voglia far arestare nessuno solo perchè dice che l'omosessualità è contro natura. A detta di tutti questa nuova legge è più blanda della Mancino, se la libertà di parola non è in pericolo ora non lo sarà nemmeno se questa legge dovesse venir approvata.
Eliminaincendiari (sedicenti) che poi diventano pompieri ce n'è a bisseffe oramai: una volta provata una carica e una poltrona difficile staccarsene e se il governo va a casa, che fa il povero Scalfarotto?
RispondiEliminaPio
Condivido Castaldi, ma sai cosa mi turba ancora di più? Scalfarotto che continua a ritenere gli omosessuali una "minoranza" da "tutelare e proteggere". Io da cittadino voglio leggi e protezione uguali per tutti, non "riserve" o "ghetti" di legge. Permettetemi di sposarmi, di adottare e di fare un po' quel che mi pare e sarò in diritto uguale e quindi, almeno in materia familiare, in diritto sarò libero.
RispondiEliminaPuoi già sposarti, come chiunque altro.
RispondiEliminaSciùr Castaldi, d'accordo che sta legge non serve a una minchia (a meno che non la migliorino in senato, e ne dubito), d'accordo che Scalfarotto deve rivendicare la paternità dello sgorbio che hanno partorito, ma le battaglie non si sono vinte un soldato alla volta?
RispondiEliminaE in quella che avrebbe vinto il generale Scalfarotto, di grazia, chi ha sparato a chi?
EliminaIl PD sui propri piedi, come sempre.
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