Un altro lettore mi rimprovera di trascurare troppo la città in cui vivo, sarà il quinto o il sesto, e questo qui pensa che il colmo sia il mio mancato endorsement alla vigilia delle elezioni: in pratica, mi spettava dichiarare se il mio voto andasse a Lettieri, Morcone, De Magistris, Pasquino o a uno degli altri candidati a Palazzo San Giacomo.
Mi spettava? Non penso, soprattutto tenuto conto del fatto che fino a pochi giorni prima del voto propendevo all’astensione. Ora c’è da dire che per indole ed educazione faccio fatica a ritenere che astenersi sia un diritto e, insomma, ritengo che sia un diritto ma che usufruirne non sia bello, figurarsi il farne mostra. (Sì, ho detto proprio “bello”. A casa mia, quand’ero bambino, per dire “questo è moralmente reprensibile” si diceva “questo non è bello”. Uno cresce, ma certe impronte restano.)
Mi spettava dichiarare: “Non vado a votare”? Non mi sembrava bello. Poi, sì, sono andato a votare. Due o tre giorni prima, mi pare giovedì 12, Silvio Berlusconi ha promesso una moratoria sugli immobili abusivi destinati all’abbattimento e questo mi ha fatto cadere in una spirale che in breve mi ha inghiottito nel vicolo cieco del votare il meno peggio. Sì, ma chi era il menopeggio? Pur trovandolo antipaticissimo – è questione di pelle – ho votato De Magistris.
Mi spettava dichiarare: “Non vado a votare”? Non mi sembrava bello. Poi, sì, sono andato a votare. Due o tre giorni prima, mi pare giovedì 12, Silvio Berlusconi ha promesso una moratoria sugli immobili abusivi destinati all’abbattimento e questo mi ha fatto cadere in una spirale che in breve mi ha inghiottito nel vicolo cieco del votare il meno peggio. Sì, ma chi era il menopeggio? Pur trovandolo antipaticissimo – è questione di pelle – ho votato De Magistris.
Ora c’è da dire pure che io non credo sia possibile fare di Napoli una città vivibile senza raderla al suolo e ricostruirla daccapo, però facendola abitare da norvegesi. Nessun sindaco potrà far molto, anche volendo, poverino. Questa città ha la borghesia più vile e pusillanime d’Italia, che ha quella più vile e pusillanime d’Europa, e ha popolo che è fiero d’essere plebe, e non si salva niente, sicché il nuovo ha sempre il peso di un movimento di viscere. Chi o cosa può cambiare una città così? E però astenersi non è bello, brutta era la faccia di Lettieri mentre Berlusconi prometteva la moratoria sugli immobili abusivi da abbattere, votare il partito che ha partorito Bassolino & Iervolino mi pareva bruttissimo, e ho votato Idv. (Vi ho spiegato come ci sono arrivato, adesso non buggeratemi troppo.)
A questo punto, già che mi trovo, potrei fare l’endorsement per il ballottaggio, ma non so se andrò votare e mi trovo nella stessa condizione della scorsa settimana. Mi astengo, dunque, dal dichiarare che propendo all’astensione, tanto poi è probabile che andrò a votare De Magistris, che non riesco a nominare senza dire: antipaticissimo.
A questo punto, già che mi trovo, potrei fare l’endorsement per il ballottaggio, ma non so se andrò votare e mi trovo nella stessa condizione della scorsa settimana. Mi astengo, dunque, dal dichiarare che propendo all’astensione, tanto poi è probabile che andrò a votare De Magistris, che non riesco a nominare senza dire: antipaticissimo.