Anni fa, per gioco, spacciai per carte inedite di Karol Wojtyla (Giovanni Paolo II) alcuni brani tratti dal manifesto ideologico di Theodor Kaczinsky (Unabomber). Era un espediente per mettere in risalto molti dei punti in comune tra le opinioni dei due su modernità, progresso scientifico, multiculturalismo, ecc. Oggi, facendo un gioco analogo, potrei proporvi stralci del manifesto ideologico di Anders Behrin Breivik insieme a scritti di Oriana Fallaci, di Carlo Panella o di Magdi Allam, a brani tratti da una lectio di Marcello Pera, da un libro di Massimo Introvigne o da un paginone di Giulio Meotti, a frasi prese da certi blog cristianisti: sono certo che trovereste enorme difficoltà nella corretta attribuzione.
È che in Breivik si trova il distillato di tutta l’isteria di chi sente l’occidente sotto assedio, con l’islam che preme all’esterno e lentamente penetra, e un sacco di nemici interni: il liberalismo, il multiculturalismo, il relativismo etico, il politicamente corretto, l’Onu, Bruxelles, i froci, le femministe, il preservativo e il cardinale Tettamanzi.
Sono solo a pag. 363 delle 1.518 lasciate on line da Breivik un’ora e mezza prima di andare in missione per conto di Dio, in difesa dell’occidente cristiano. So bene che, andando avanti, arriverò al punto in cui, messa da parte la sua analisi, Breivik passerà alle istruzioni su come si confeziona un’autobomba: sarà interessante vedere cosa lo trasforma, da penna degna della Fondazione Magna Carta o del Cesnur o de Il Foglio, in fanatico sanguinario...
Non resisto, mi fermo a pag. 392 di An European Declaration of Independence e vado in fondo, risalendo a ritroso. A pag. 1.324 e segg. (Christian justification of the struggle) trovo tutta la santabarbara del cristianesimo: Antico Testamento, Luca, Matteo, gli Atti degli Apostoli, perfino il Catechismo della Chiesa Cattolica...
Ma “would Pope Benedict XVI take the initiative for launching a new crusade? Not likely. [...] Pope Benedict, as his most recent predecessors, have failed to identify multiculturalism as an anti-European hate ideology championed as an instrument for unilaterally dismantling European Christendom. As of now, no Pope have even attempted to reach out to all European military leaders and demand action against the cultural marxist/multiculturalist élites who have implemented given ideology. Pope Benedict has a responsibility to act against the deliberate and systematical annihilation of European Christendom. Yet he has not even tried to do anything of significance. When we, the cultural conservatives of Europe seize power in approximately 5-7 decades, we will take the necessary steps to eradicate the corruption which is continuing to plague the Church” (pagg. 1.326-1.327). A suo modo, più coerente di Marcello Pera.
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Copyranter pone a Matt una domanda retorica.