Immaginate che vi ficchino un “tubo nel gozzo”. Brutto, eh? Ecco, dunque, il lodevole paginone de il Giornale contro la barbarie della “nutrizione forzata”. Cambio di linea dopo l’appoggio al ddl Calabrò? Macché, mica si tratta della violenza fatta agli italiani, ai quali una legge di schietto stampo clericofascista scippa la libertà di scegliere se essere tenuti artificialmente vegetanti o essere lasciati naturalmente morire. No, si tratta dello sdegno per la “nutrizione forzata” che si impone alle oche, in Francia, in Spagna e in Ungheria, per gonfiarne il fegato e incrementare la produzione di paté. Il “tubo nel gozzo” che muove allo sdegno il Giornale è quello che sono costrette a subire le povere pennute. Tutto pathos da paté.
giovedì 21 luglio 2011
Pathos
Immaginate che vi ficchino un “tubo nel gozzo”. Brutto, eh? Ecco, dunque, il lodevole paginone de il Giornale contro la barbarie della “nutrizione forzata”. Cambio di linea dopo l’appoggio al ddl Calabrò? Macché, mica si tratta della violenza fatta agli italiani, ai quali una legge di schietto stampo clericofascista scippa la libertà di scegliere se essere tenuti artificialmente vegetanti o essere lasciati naturalmente morire. No, si tratta dello sdegno per la “nutrizione forzata” che si impone alle oche, in Francia, in Spagna e in Ungheria, per gonfiarne il fegato e incrementare la produzione di paté. Il “tubo nel gozzo” che muove allo sdegno il Giornale è quello che sono costrette a subire le povere pennute. Tutto pathos da paté.
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Ökofaschismus si chiama.
RispondiElimina"Beh, Castaldi, noi abbiamo una dignità di uomini, mica siamo oche. Il tubo in gola a noi umani è solo un atto di profondo amore"
RispondiEliminaHannibal Lechter all'idea patè de fois gras d'homme.
sono mostruosi, e neppure se ne rendono conto (che è ancora peggio: ho più paura di chi non si rende conto di ciò che fa, e meno paura di chi fa del male per scelta consapevole. Da questi ultimi è possibile difendersi)
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