venerdì 12 agosto 2016

Coda (Bè, Mantelli’, ...)

DallIstat arrivano numeri che non hanno bisogno di commento, perché parlano da soli: da due anni e mezzo siamo nelle mani di un pericolosissimo cretino, uno buono solo a picchiettare col ditino sulla tastiera del suo telefonino cazzate del tipo #cambiaverso, #lavoltabuona, #italiariparte, mentre il paese affonda nella merda, e chi lo fa notare si becca limputazione di disfattismo, lepiteto di gufo, il sospetto che le critiche siano mosse da unantipatia tutta epidermica, un pregiudizio tutto umorale, chissà, forse anche un pochino malato.
Non è del tutto chiaro cosa abbia consentito a questo miserabile buffone di potersi spacciare per Uomo della Provvidenza, ma è evidente il concorso di quanti hanno deciso di dargli fiducia, fosse pure con riserva, fosse pure col solo limitarsi a criticare chi lo criticasse, sempre pronti a ravvisare qualche difetto nella forma, indizio di chissà quale oscura visceralità, mai disposti a scendere nel merito, se non per limitarsi a liquidarlo come un futile pretesto.
Ovviamente è inutile aspettarsi che qualcuno paghi per lo scempio che in questi ultimi due anni e mezzo si è consumato col dargli questa fiducia, perché non pagherà neppure lui, né Boschi, né Lotti, né Sensi, tuttal più resterà fregato qualcuno fra i più stupidi della sua banda, il meno lesto a metter freno allabbrivio dellarroganza per rifugiarsi in qualche tragicomica resipiscenza. È un paese, questo, che non chiede mai il conto, che si limita a mugugnare o a piagnucolare, che i bagni di sangue riparatori si limita a sognarli ad occhi aperti. 

Nessuno pagherà, tanto meno – riporto in virgolettato un commento di Massimo Mantellini al post qui sotto – chi «fra Renzi ed il mondo intorno h[a] scelto Renzi, magari sbagliando, magari pronto a cambiare idea quando la misura sarà per [lui] colma, e ad incazzar[s]i, se [gl]i pare il caso».
Bè, Mantelli, fattelo parere in fretta, il caso. Leggi i numeri dellIstat e cerca di cambiare idea, ché la misura direi sia stracolma, e strabocca. Anche da tempo, direi, ma non pretendo troppo, mi basta che tu riconosca sia colma adesso, oggi. Non cè bisogno che tu cambi idea incazzandoti, sarebbe pretender troppo da chi è nato coi modi fini e lanimo pien di garbo (e tu lo nacquesti), basterebbe un commentino dei tuoi ai numeri dell’Istat, a quello che significano per milioni di disgraziati intontiti dalla propaganda di regime (oh, regime morbidissimo, sia chiaro, non appigliarti al termine, lo sai che ho il vizio dell’iperbole), e tra rigo e rigo metterci unincrespatura di labbra, qualcosa che rilevi almeno a me che, se non colma, la misura ti paia – come dire – colmetta.
Fai con calma ovviamente, avrai sicuramente per le mani un post sull’ultimo modello di smartphone che sta per esser messo sul mercato e non vorrei scombinarti le priorità. Però da qui a fine anno cerca di trovare un minutino. 

15 commenti:

  1. Gli lasci almeno il tempo di vedere i risultati del referendum costituzionale...

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  2. ahi ahi ahi, tempi duri per la specie sempre più numerosa degli equidistanti rosicanti.
    Da quelli tanto eleganti, soavi, equilibrati alla Serra-Mantellini (l'ultima, beccata ieri sera, una penosa Dacia Maraini) alle più modeste e ruspanti loro copie, presenti anche da queste parti, che preferiscono argomentare in termini di 'concreto realismo'.

    No, perché i numeri dell'Istat sono assai concreti e realistici, come pure lo sfascio e la devastazione del Paese.

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    1. Che ha scritto, Dacia Maraini?

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    2. Ha parlato a In Onda, la7, schierandosi per il SI e quindi mostrando di credere, malgrado tutto, al futuro che Renzi e Sensi imbastiscono all'impronta.

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  3. Sarà ma per me la maggior parte di quelli che "parteggiano" in realtà sono solo dei tifosi, pronti a dare del cornuto all'arbitro per lo stesso fallo di cinque minuti prima, quando l'hanno applaudito a maglie invertite.
    Meglio rischiare di apparire troppo pavido e pieno di garbo o di essere confuso con la massa di tori che caricano appena vedono il mantello del torero? Bella domanda.

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  4. Dove sta la forza di Renzi? Nel fare il lavoro che fu di Monti con la presenza del Gabibbo. Ci avevano provato con la faccia da zio giovane di Letta, ma il pubblico non aveva abboccato. Con Renzi hanno ingoiato amo, lenza, canna e pontile.

    Quale è il lavoro? Sia chiaro: si tratta del parere di un osservatore distratto e pure poco interessato e, quindi, vale quel che vale (tendenzialmente poco, ma a volte quando tiri un po' a casaccio vai a segno meglio che se ti ci metti con il massimo impegno). Il programma di governo sembra proprio essere salvare il salvabile delle rendite di posizione politiche e privatizzare tutto il resto (modello Russia post-Gorbacev). Altro che "rottamatore della casta", mi sa che sia piuttosto il "curatore fallimentare (preferenziale) della casta" (o perlomeno il volto pubblico della funzione).

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    1. Sarà anche un osservatore distratto, ma a me pare che la sua analisi sia molto lucida e condivisibile.

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    2. Ha usato il termine esatto. "Curatore fallimentare". Quando si nomina un curatore fallimentare è perchè pure i tentativi di ristrutturazione e vendita sono falliti.
      Mentana ieri o l'altro commentava che le politiche di Renzi sono state una merda (ovviamente con toni molto "terzisti"), ma faceva pure notare che le alternative sull'economia delle opposizioni sono inesistenti.
      In parte di sbaglia: mentre il centrodestra non ha nessuna idea, il M5S ne ha eccome, peccato che sarebbero un disastro per il rilancio economico. Così come la trickle down economy è una stronzata certificata dalla storia, anche dare i soldi alle persone per non fare una minchia lo è (prendetela come opinione: non voglio entrare nel merito perchè un discorso simile meriterebbe lenzuolate di righe).
      Ok, Renzi non ne ha azzeccata una. Caduto il governo dopo la sconfitta al referendum, rifacciamo le elezioni, vince una delle due attuali opposizioni. E poi? Magari sarebbe utile avere un'alternativa al prossimo curatore fallimentare, sia esso sobrio come Monti o giullare come Renzi.

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    3. sì, condivido pure io. Per questo attaccare Renzi sull'economia lascia il tempo che trova: ad un curatore fallimentare non si chiede di risollevare l'azienda. Renzi viene appoggiato da tutti coloro che nel quadro di un fallimento nazionale dato per inevitabile mirano a salvaguardare le proprie posizioni di rendita, siano esse politiche economiche o culturali.

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    4. Beh oddio qualcosa poteva pure fare. Vero che la barra del timone nel 2016 non la puoi inclinare più come ti pare, ma almeno non puntare agli scogli.

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  5. Ammazza, dottor Castaldi, ma lei l'ironia non sa neanche dove stia di casa, eh? Tignoso come un cane da pagliaio, non c'è polpaccio che lasci perdere. Non può mirare a un quartista un po' più degno dei suoi latrati? Mantellini ha scritto l'orrido post dopo l'introduzione al quartismo: non poteva avere in mente lui.

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  6. "Curatore fallimentare" lo diceva Pannella di sé stesso pensando che il Paese lo avesse da chiamare per scongiurare il baratro.

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    1. Sicché Renzi continuerebbe il lavoro di Monti? Con tutti i difetti di Monti, magari! In realtà sta provando a smontarlo tutto, quel lavoro. E le privatizzazioni dove le vede lei anonimo, mi scusi? Nei sempiterni protocolli dei Savi del Bilderberg? Di nuovo, magari. Vada pure via il pericoloso cretino, a calci, ché oltre che dannoso è pure insopportabile come persona, e il combinato disposto è devastante. Speriamo però sia chiaro che dopo, come ormai da decenni in Italia, arriverà qualcuno peggio. E non può essere diversamente, in un paese in cui si scambia l'economia per opinione, e infatti i programmi di tutti i partiti oscillano tra il lisergico e il demenziale

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  7. No, invece è proprio il paragone con il "curatore fallimentare" ad essere del tutto a sproposito. Il curatore è in genere un professionista che sa il fatto suo e che mette pezze a situazioni precipitate da un pezzo e che non promette nulla a nessuno, caratteristica questa che s'attaglia a Renzi come il tanga di Sharon Stone a un'ippopotama. Perché lui è un Berlusconi 2.0, il pupazzo di turno della mafia/casta, solo un po' più adeguato ai tempi (nel frattempo la gente ha finito di rincoglionirsi a puntino), messo lì - come Berlusconi 1.0 nel '94 - a promettere lo sfacelo della mafia/casta per poi, nei fatti, perseguirne la perpetuazione, su ogni fronte, alla facciaccia del'ISTAT, nostra e della nostra economia.

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  8. Colpisce certamente il tono sobrio, informato e scientificamente ineccepibile dei suoi commentatori, nel solco di quanto tracciato da antesignani quali "Byoblu" o "Piovono Rane", ma dalla lettura combinata dei suoi post direi che si ricava principalmente una certa idiosincrasia verso quella che viene chiamata, in gergo, "propaganda politica".

    L.

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